È bello vedere come la Signora Sabrina presenta alla stampa i propri progetti: sembra una clarissa francescana; mette tutto sotto la luce del risparmio.
Infatti la Giunta SS(G) è la giunta del risparmio:
- risparmio energetico, con l’Assessore Mauro che fa il portabandiera della filosofia del ritorno al passato (buio, piede, bicicletta – ovviamente su piste ciclabili da milioni di euro – luci spente, ma non alla Màgia, appena 30mila euro di impegni di bilancio per le politiche sociali);
- risparmio in nome della crisi, con la soppressione – lo scorso settembre – dei fuochi di artificio che, fra l’altro non pagava neppure il Comune;
- risparmio sui conti delle spese correnti del personale, ma stavolta con la creazione di altri due dirigenti in aggiunta a quelli che c’erano (più Battaglieri e Cagnetta), perché, nell’ottica della peggio Sindaca di Quarrata, queste nuove e cospicue spese ci faranno risparmiare in coordinamenti (ma non si sa di cosa, precisamente);
- risparmio sulle strade da riasfaltare, che non verranno rifatte;
- risparmio sui servizi soppressi o ridimensionati;
- risparmio sulle fognature, che non ci saranno, ma su cui Publiambiente riscuoterà prelievi forzati dicendo che in futuro ci saranno più fogne (anche a cielo aperto, aggiungiamo noi);
Ora si torna alla carica con il Settembre in tono minore. La Sabrina restringe i giorni delle feste alle prime due settimane del settembre prossimo. Ma di certo in prima linea, nella corsa all’oro, come lo scorso anno – che era anno di nera crisi – qualcuno avrà la fortuna di essere toccato dalla provvidenza comunale e otterrà contributi da far girare la testa.
E anche se siamo monotoni, ripetiamolo, caso mai qualcuno non lo sapesse: ve li ricordate i 72mila euro al Cipresso? Non sono male 140 milioni delle vecchie lire come contributo per feste dell’uva e poco altro. Non c’è male proprio in relazione ai tempi di crisi che si vivevano lo scorso anno.
Lo stesso accadrà anche quest’anno, non c’è dubbio. E si ha voglia di chiamare la Sabrina e la sinistra (PD più Musumeci & C.) a rispondere su queste scelte così – come dicono i padroni di Quarrata – oculate e popolari, ragionate e finalizzate a scopi sociali: nessuno risponderà mai e, anzi, in consiglio, Gaggioli potrà magari anche chiedere che ci leviamo dai coglioni!
Ma c’è anche un’altra amenità da rammentare ai nostri lettori e anche ai sostenitori della Giunta attuale.
Dato che si danno in adozione i verdi pubblici di Quarrata (tra poco daremo in adozione, magari, anche il verde delle nostre tasche, causato da Piuss indecenti, da Màgie e da Querciole inutili), perché la Sabrina non dà in adozione anche il manto dello stadio a qualche suo caro amico ortovivaista, piuttosto che pagare 7mila euro l’anno a un perito agrario che, quanto a tempo dedicato al suo compito, non può dire certo di invecchiare osservando i fili d’erba del campo sportivo Raciti?
La smetta, SS(G), di organizzare marce e meeting sulla legalità e sulla giustizia. E queste legalità e giustizia le viva – e la faccia vivere ai suoi concittadini – in prima persona: iniziando a non scappare dalla sala consiliare quando si parla dell’acqua come bene pubblico e comune, o quando l’Usl, con la presenza di due suoi dirigenti, viene a parlare della società della salute e lei, medico, se ne va, fa mancare il numero dei consiglieri di sua proprietà, preavvisa che, alla successiva riunione sul tema, non sarà presente perché già impegnata altrove.
Impegnata sì: a fare come le pare a dispetto di tutto, di tutti e dell’interesse comune dei Quarratini.
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