domenica 25 aprile 2010
IL PUNTO
17. POLONIA IN LUTTO SOTTO LA NUBE VULCANICA – I GOVERNI TEMONO LA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE IDEE – MARRAZZO VITTIMA? LO CREDE SOLO LA CASSAZIONE – TASSE, SAREMO SCHIAVI DI CIÒ CHE NON ABBIAMO CHIESTO – 25 APRILE, UN MONITO PER LA GIUNTA SS(G)
Domenica 25 aprile 2010.
Polonia decapitata e in lutto per la cancellazione del proprio governo. Una sorta di fibrillazione anche perché il futuro si presenta un po’ incerto soprattutto per il timore che riprendano certe idee di comunismo non particolarmente gradite; idee che, peraltro, si stanno facendo avanti anche in Ungheria, dove le prossime elezioni si annunziano piuttosto giocate sull’onda retro. Ma se i comunisti hanno fatto ciò che i sessantenni hanno potuto vedere, meglio sperare in Dio e che Dio ce la mandi buona!
I governi temono Google. Temono la libera circolazione delle idee, temono di essere messi a nudo e di non poter fare ciò che vogliono come e quando lo vogliono. La storia dell’umanità è sempre la stessa e ai mali non c’è soluzione, nonostante tutto quello che dicano anche Bersani e Di Pietro, Fini e Berlusconi. Alle soglie dei 10 miliardi di abitanti sulla terra, ci si preoccupa ancora – invece di fare una seria politica demografica – di tappare la bocca a chi parla, sia pure a sproloquio, sul web. Davvero è la fiera delle vanità.
Marrazzo viene scagionato dalla Cassazione. Questo nido di toghe rosse, apparentemente sacrario della legittimità, dove tutto si dice e il contrario di tutto, e che – stante così la situazione – non serve praticamente a nulla se non a generare una istituzionale confusione del diritto e dello stato di diritto, è capace di dire e di contraddirsi nel giro di un mese: a danno, è ovvio, del popolo lavoratore. Al di là di questo, ecco che quel bravo signore che guidava la Regione Lazio si rifà avanti (nel frattempo si è pentito e ha chiesto scusa perfino al Papa…) e vuole tornare al lavoro. Forse sarebbe meglio che quelli che abusano dei soldi pubblici fossero messi non al lavoro, ma alla gogna: con una bella interdizione perpetua dai pubblici uffici, perché imparino. A prescindere dai giudizi della Cassazione, dei pentimenti e delle belle frasi come quelle di Marrazzo: «Ho una famiglia fantastica».
L’editoria è in crisi. E allora cosa si pensa? Il progetto è quello di mettere una tassa su Internet. Gli editori dicono che lo vorrebbero per trarre qualche beneficio dalle notizie che loro mettono sul web. Ma la domanda è semplice: chi glielo ha ordinato di farlo? Chi glielo ha imposto? I cittadini no. E allora perché dovrebbero essere tassati per il semplice fatto che gli editori mettono spontaneamente notizie su Internet? Una volta il cittadino pagava solo ciò che chiedeva: oggi anche quello che non ha (vedi le fognature inesistenti a Publiacqua, per esempio). E un altro bell’esempio è il fatto che, d’ora in poi, su qualsiasi supporto magnetico o ottico che acquisteremo per il computer, dovremo pagare un esproprio a vantaggio della SIAE. Dischi rigidi, floppy, pennine, cd e dvd saranno tartassati perché la gente non compra gli originali dei cantanti e dei film. E fa bene, visto il prezzo a cui sono assoggettati sul mercato. E per chi fotocopia libri d’autore (e sono migliaia di migliaia gli studenti che lo fanno) che pena c’è? Solo una norma di legge per lo più inapplicata sulle fotocopie? Via, siamo proprio ridicoli e penosi; italiani pizza e mandolino.
25 aprile incerto e discusso fra partiti e Presidente della Repubblica. Appelli e contrappelli. Tanto fumo e tanto rumore per nulla. Spettacolo indecoroso. La Liberazione non è mai stata più attuale di oggi, come concetto. Basta avere una Giunta come quella di Quarrata per dover pensare alla Liberazione. Una Giunta che non risponde mai, che si chiama sempre fuori da ogni responsabilità e che rovina le tasche della gente spendendo in opere inutili. Una Giunta che richiederebbe davvero di nuovo le brigate partigiane per essere spazzata via come le discariche, gli abusi, le discriminazioni che essa tollera ogni giorno sul suo territorio; problemi dei quali noi stiamo dando la prova da oltre un anno.
E allora: buona domenica, Quarrata! E pensa a liberarti da questa Giunta di... resistenti!
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