Non aspettavamo altro. Eccoci finalmente a un nuovo, strepitoso miracolo della Giunta SS(G): da qualche giorno tutta Quarrata – un’idea fortemente sociale, dunque: tutta, non solo quei reazionari dei sostenitori del Cavaliere… – può viaggiare speditamente sui doppini consunti della nostra scassatissima rete-Telecom, quella grande azienda di telecomunicazioni che, prima o fra le prime al mondo, fu sbranata dal Governo Prodi e svenduta a tutto e a tutti; come del resto le altre mega-aziende pubbliche privatizzate con la frenesia dello squalo quando vuole addentare la coscia di un nuotatore.
In provincia di Pistoia saranno rimasti, sì e no, tre dipendenti della Telecom a sorvegliare i fasci di cavi che corrono da un estremo all’altro del territorio. E questi “vigilatori” sono disperati perché, nella logica del profitto, da Tronchetti Provera in giù, nessuno ha mai più pensato a fare seria manutenzione. Pochi sanno che i fasci dei fili corrono in gusci nei quali deve essere soffiata aria forzata per asciugare ogni umidità e condensa; molti meno ancora sanno che le pompe spesso funzionano male o non funzionano affatto. In altri termini: la rete delle telecomunicazioni italiane è marcia, obsoleta e prossima a collassare, specie nelle campagne e al di fuori dei centri urbani, dove i fili aerei sono cotti dal gelo e dal sole.
Eppure tutto corre su Internet e tutto è telematico: anche la Signora Sabrina, che ha un grande piacere di permettere ai social network di funzionare e al suo adorato Facebook di consentirle di farsi una immagine con i suoi “amici”, magari parlando di un paese delle cicogne, di un posto dove si vive bene e in cui strade, piazze e stadi sono dedicati – per intitolazione – al sostegno della legalità (ovviamente quella degli altri, perché lei è legale, trasparente e irreprensibile in radice per essere nata, seconda sulla terra, senza la macchia del peccato originale).
E così lo stesso ufficio di facciata, la Pravda Quarratina, si preoccupa non di annunziare ai cittadini che
- la via di Montemagno sarà riasfaltata come promesso da anni;
- finalmente la gente di qualche frazione smetterà di pagare Publiacqua per gli espropri di quattrini in bolletta sotto la voce fognature anche quando non ha le fogne;
- la gente della piana non sarà costretta da Publiacqua non diciamo a bere, ma a cuocere gli spaghetti con acqua più sudicia e puzzolente di quella di altre aree del centro, magari del famoso Chilometroquadro Comune-Piazze-Chiesa-Viamontalbano;
- i depuratori (a partire di quello di Valenzatico) non scaricano merda nei fossi a cielo aperto;
- dietro all’istituto Petrocchi le fogne e i tombini a cielo aperto sono stati opportunamente chiusi e le transenne tolte;
- Manetti e il Comitato di Olmi possono tirare un respiro di sollievo senza paura di morire un anno prima per le polveri sottili;
- chi ha bisogno del metano lo potrà avere con una spesa contenuta e non come è accaduto per gli abitanti di Tizzana (rileggete Il Tirreno di ieri 20 aprile);
E intanto ecco cosa scrive la gente reale sul blog di Andrea Balli:
- Anonimo ha detto... Interessante... io abito a Valenzatico, ed ho più volte richiesto l’attivazione di una linea adsl. Sul sito della Telecom (e di altri operatori) la mia zona risulta coperta. Peccato che, al momento della installazione... sorpresa! La linea non si può installare! Il tecnico della Telecom mi ha infatti spiegato che i dati si “perdono” a causa dell’eccessiva distanza dalla centralina di partenza. Insomma, ed in parole povere, la copertura ci sarebbe, ma a causa di questa dispersione, io non riesco ad avere neppure quel minimo di copertura sufficiente a rendere possibile la stessa attivazione. Attendo anche io di poter colmare il digital divide tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione e chi ne è escluso, in modo parziale o totale. – Domenico Alferi – 20 aprile 2010 – 18.45.
- Anonimo ha detto... Guarda Domenico che è un “patire”. A noi l’hanno attivato il servizio ma ci dobbiamo accontentare.... come viene quando c’è... il canone invece è certo e puntuale. – Renata Fabbri. – 20 aprile 2010 –21.29.
Ah, già, però… “Certi” cittadini non contano… E poi due noci in un sacco non fanno rumore, vero Sabrina?
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