venerdì 30 aprile 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: INSULTI E GHIGLIOTTINE




Di recente – sul nostro post del 28 aprile scorso dal tiolo Una foto al giorno… leva il medico di torno: sogni nel cassetto o bugie come palazzi? – sono comparsi due commenti che sembra utile commentare.
Il primo dice:
Anonimo ha detto... – Salve, leggo molto spesso il Vs. blog e devo essere sincero mi ritrovo molto spesso... o quasi sempre d’accordo con ciò che viene scritto!!! Anche se qualche volta forse viene esagerato nel criticare tutto e tutti ed affibbiare certi sopranomi un po’ esagerati... il rispetto dobbiamo averlo se lo vogliamo in cambio!!! Mi viene però da chiedermi, ma l’opposizione cosa sta facendo di concreto?? Perché da comune cittadino di questo comune non riesco materialmente a vedere nulla che mi faccia pensare che esistete!! Mi scuso x il mio linguaggio non proprio al Vs. livello e attendo da voi un segnale. Grazie. –28 aprile 2010 –15.38.
Il secondo commento sottolinea:
Anonimo ha detto... – sono d’accordo con quello che ha scritto l’altro anonimo... io sono dalla vostra parte, ma oltre a giustamente far sapere certe cose ai cittadini tramite il blog, non sarebbe meglio trovare un altro mezzo, più diretto, anche per chi non naviga in internet?!?!?... l’opposizione dovrebbe a mio avviso OPPORSI concretamente, cercando firme magari anche in piazza... anch’io attendo un segnale. grazie. – 28 aprile 2010 – 21.19.

Sull’appunto del primo commentatore anonimo, che ci richiama a un uso più moderato dei termini, vorremmo chiarire sùbito che la Suprema Corte di Cassazione è stata estremamente chiara in questi ultimi anni. Ha emesso sentenze univoche sulla libertà di espressione e di critica nei confronti dei politici e degli amministratori pubblici: chi fa politica, insomma, deve aspettarsi di essere criticato anche in maniera molto vivace e con espressioni che possono sembrare anche al di là della continenza, ma che in realtà non lo sono per la carica che svolgono e che implica – nell’ottica degli interessi generali – una cura nel promettere e nel fare che deve improntarsi a una serietà cento volte superiore a quella di un semplice cittadino.
È per questo motivo che non dobbiamo essere noi dell’opposizione ad avere rispetto – come pensa il nostro commentatore – per ottenerlo dalla cosiddetta maggioranza che governa, ma piuttosto è la maggioranza che governa, che deve comportarsi in maniera così chiara, limpida, lineare e rispettosa tanto da ottenere da noi, anziché una critica dura anche in termini di epiteti e soprannomi, un vero e proprio rispetto per l’onestà del comportamento.
Per questo basterà che si leggano alcune delle sentenze della Cassazione.
41767/2009 – Chi fa politica può essere liberamente criticato in caso di trasgressione. La Corte di Cassazione ritiene lecito denunciare gli ‘eccessi’ di chi detiene il potere. «La critica – spiega la Corte (sentenza 41767/2009) – non perde il suo carattere di esercizio del diritto di manifestare liberamente il pensiero nei confronti del potere politico, se diretta contro trasgressioni, contingenti o abitudinarie, da parte di detentori di tale potere, qualunque sia il campo della trasgressione».
9084/2008 – Ci sono situazioni in cui i politici gli insulti li meritano davvero ed in tal caso, secondo la Cassazione, certi appellativi diventano leciti. La Suprema Corte ha stilato una sorta di elenco di «epiteti» che in certi casi è possibile rivolgere agli uomini di governo. Per esempio, dare del ‘Giuda’ è legittimo se un politico si macchia di ‘alto tradimento’; ma anche definirlo ‘buffone’ può rappresentare una “legittima critica”. Quando poi chi governa solleva una vera e propria “indignazione” popolare ci si potrebbe spingere persino a dargli dell’“idiota”.
4129/08 – Se un politico non mantiene le promesse fatte ai propri elettori, non attuando ciò che si era proposto di fare durante il suo mandato, non è reato additarlo come un ‘buffone’. Non si tratta, infatti, di critiche alla persona ma al suo operato politico-amministrativo: «Il limite di continenza può ritenersi per sé superato, solo se il contesto si dimostra adottato dall’autore del fatto come pretesto per l’offesa alla persona».
Dopo tutto questo, è bene chiarire che i soprannomi che noi diamo agli amministratori sono la conseguenza diretta dei loro comportamenti di politici: promesse fatte e mai mantenute; sparate smargiasse e sproloqui a supporto di scelte che sono – come direbbe De Sica in un noto film dei suoi – «’na cacatiell’ ’e mosc»; sperperi di milioni di euro che più che essere destinati agli interessi e ai bisogni comuni, servono a glorificare l’operato di una faraonica Giunta della peggio Sindaca di Quarrata (ripetiamoli, questi insulti all’elettorato: balene & cessi in bocca, Màgie e Querciole, piste ciclabili per 25 passionisti e basta e mille altre stupidaggini ancora).
Quanto al secondo commento: sì; dovremmo davvero scendere in piazza e raccogliere firme contro questa amministrazione di buffoneschi cialtroni, che è una sciagura assoluta per Quarrata, sotto ogni profilo. E forse dovremmo anche scendere – come in Francia nel 1789 – per le vie con i forconi, le vanghe e le zappe. E dovremmo cacciare la Sabrina e i suoi sette nani senza farla tanto lunga… Ma sulle firme abbiamo qualcosa da ridire: chi avrà, infatti, il coraggio di metterle, visto che già chi le richiede finisce con il non firmarsi sul blog?

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giovedì 29 aprile 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA ‘FANTASIA’ DI BUTTARE I SOLDI DALLA FINESTRA

Basta leggere Il Tirreno di oggi (29 aprile) per inorridire.
Basta dare un’occhiata alle spese per la cultura effettuate nel 2009, per sentirsi offesi da una Giunta che dei suoi amministrati si serve solo come dello zerbino per pulirsi i piedi.
Se l’impegno sociale – di cui vanno orgogliosi Musumeci & Mauro e con cui si sciacqua la bocca il Romitino – è questo, sarebbe meglio non contare su una amministrazione democratica ma che di fatto è un regime alla Nerone: corse di bighe e spettacoli da citaredi e da gladiatori della sottopolitica da basso impero e di micro-cabotaggio.

Un milione di euro per la cultura corrispondono a quasi due miliardi delle vecchie lire, non illudiamoci. Ed è già una spesa enorme, cancerosa per un Comune di 25mila abitanti divisi in oltre 10 frazioni che soffrono della mancanza di tutto.

In consiglio qualcuno della maggioranza (ma quale maggioranza quando tutti sono scontenti, a cominciare degli elettori stessi della sinistra?) ha detto che bisogna pure portare la fantasia nell’amministrazione; che non ci si può limitare al conto della serva e alle semplici manutenzioni.
Bel discorso, ma criticabile sotto due precisi profili politici:
  • uno, questa espressione è stata riassunta dai modi di esprimersi di Craxi e Andreotti ed è ripassata in mano al Cavaliere, che la sinistra odia, come si sa, ma che – la Ferilli ce lo dice – lo fa solo per invidia;
  • due, si può fare anche fantasia, balene, cessi, Querciòle e Màgie, ma solo quando si è dato da mangiare ai propri figli e solo quando non si hanno dinanzi anni di crisi nera come quella che abbiamo attraversato e in cui siamo ancora immersi fino al collo.
Eppure questi fantasiosi cialtroni dell’amministrazione, questi cabrones della politica di provincia, guidati da un sacco di veterochiacchiere ex-ideologiche, cresciuti spontaneamente come erbacce nell’orto della distruzione della prima repubblica, incapaci di progettare perché troppo intenti a realizzare le loro personali fantasie a prescindere dai bisogni della gente, hanno il coraggio di dire che pensano alla popolazione. Infatti si vede da come la peggio Sindaca di Quarrata si rapporta con le persone; come è pronta a riceverle e a dare risposte concrete che non siano le promesse e i sorrisetti di Hello Kitty.
Sì, si interessano della gente; ma facendola morire dei bisogni elementari non soddisfatti: strade indecenti, fogne sfunzionanti, pessima qualità dell’aria e dell’acqua, s-pregio dell’ambiente, non-gas, s-parcheggi e soprattutto una mancanza di rispetto umano che gli amministratori attuali mostrano nei confronti di chi, purtroppo, è costretto a subire angherie da parte loro ogni santo giorno che Dio mette in terra.

Un milione per la cultura? Sì: quella delle favelas!


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mercoledì 28 aprile 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: SOGNI NEL CASSETTO O BUGIE COME PALAZZI?
























Dopo quanto scrive stamattina, 28 aprile, Marta Quilici sul Tirreno, è questa la domanda che dobbiamo porci: sogni nel cassetto o bugie come palazzi?
La storia di questa peggio Giunta di Quarrata, capitanata dalla peggio Sindaca, è costellata da flop di questo genere: promesse reiterate e normalmente accantonate o – come dice la Quilici – riinfilate fra i sogni nel cassetto. Ma non perché – come è stato detto in consiglio lunedì scorso – questa Giunta ha portato la fantasia nell’amministrazione: ma solo perché essa ha portato a Quarrata la stupida vuotaggine di chi vive di megalomanie senza poggiare saldamente i piedi per terra, specie in momenti di crisi come questi.
E qui torniamo al refrain di sempre: mentre alla gente manca tutto (ora anche il ponte di Valenzatico, che viene ad aggiungersi ai mille altri bisogni inascoltati da questa Giunta pronta a rispondere con un’area di sgambatura cani…), questi 7 nano-samurai più la loro imperatrice-mikada hanno deciso di impegnare oltre 20 milioni di euro (10 della Regione e altrettanti dalle tasche dirette dei Quarratini) per realizzare l’inutile o per favorire la speculazione e gli interessi di chi vuole realizzare 80 appartamenti più una piscina da 5 milioni di euro a Vignole, ma con un parcheggio da 150 posti auto a disposizione.
E mentre questi banzai dell’amministrazione hanno perso tempo e denaro a pensare a come spendere di più e peggio, anche la scuola media di Vignole è andata a marcire e ora si dovrà correre per non aver mai fatto attenzione alla manutenzione ordinaria – del che dovrebbero pagare le conseguenze tutti quei solerti funzionari degli uffici tecnici che non hanno mai fatto attenzione a questi aspetti di primaria importanza, dati gli obblighi di legge sotto il profilo della sicurezza delle persone.
E allora ripetiamolo a chiare lettere: questa Giunta è penosamente nana, sia sotto il profilo morale che sotto quello dell’efficienza e della chiarezza delle idee.
E se ha dei sogni, questa Giunta non li ha certo nel cassetto: li tiene, più propriamente, nel cassonetto dell’immondizia.

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martedì 27 aprile 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: PRÍNCIPI CON LE TOPPE AL CULO
























Grandi risultati, impegni milionari, tanto fumo negli occhi e tanta miseria, prima che in tasca, nei cervelli: così si presenta la Giunta SS(G) a chi sa leggere gli eventi in controluce.
È di stamattina – 27 aprile – la notizia delle famiglie che chiedono i sussidi per poter pagare gli affitti di casa. 287 non sono affatto poche. Evidentemente la crisi si fa sentire.
Eppure, a fronte di tutto questo, con la stessa disinvoltura con cui l’Assessore Mauro annuncia i disagi della gente e vanta il suo impegno in tal senso, ci parla anche di aree (inutili) di sgambature di cani, di piste ciclabili da 3 milioni di euro; mentre la Sabrina ci annuncia balene & cessi in centro, e mentre la gente non ha neppure i servizi essenziali: una strada, il diritto alla salute e a non respirare polveri leggere e a farsi spaccare i timpani dai rumori della Statale 66, un buco dove lasciare una macchina in sosta o dove aspettare i propri figli che escono da scuola. E intanto il Mazzanti ripete, come un disco rotto, «non c’è soldi».
È davvero, quella della Signora Sabrina, la Giunta dei prìncipi con le toppe al culo. Ma prima che al culo, le toppe, questi quattro maschietti e queste quattro femminucce delle pari opportunità, se le sono messe agli occhi e al cervello.
È una Giunta patchwork, questa; una Giunta che dovrebbe essere messa al filo della stesa dei panni – dato che finalmente è arrivato un po’ di primavera – e suonata di santa ragione con il battipanni per farle perdere tutta la polvere della retorica inutile e vieta (vedi la sua assurda iscrizione all’ANPI) che si ammassa nella sua cassa cranica al posto della materia grigia.
Se anche gli elettori di sinistra la smettessero di essere faziosamente partigiani e cercassero di insegnare ai loro scarcassati campioni che la gente vuole risposte concrete e non semplici stronzate di parole.

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lunedì 26 aprile 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: ‘ART NOUVEAU’ COI PIEDI A MOLLO
























Ed ecco un altro splendido esempio dell’interesse che la peggio Sindaca di Quarrata nutre per le sacre istituzioni locali.
È venerdì 23 aprile. Dal mattino sta piovendo e noi siamo – è poco più di mezzogiorno – sul piazzale del Liceo artistico.
Guardate le foto, sono particolarmente interessanti. Il piazzale è una sorta di laguna: mancano solo le anguille di Comacchio.
E guardate anche la pozza con i copertoni abbandonati: non è una semplice discarica abusiva, è anche una fogna a cielo aperto. E quello che vedete è il classico bottino, con il suo classico puzzo di bottino. Una vera gioia ambientale.
Eppure Sabrina la megalomane – come la definisce Andrea Bagattini in un post del blog si Andrea Balli (venerdì 23 aprile 2010 – Elezioni Comunali 2012: CittàPerTe di nuovo in corsa. Lista Di Pietro pronta a “scendere” in campo anche a Quarrata) si appresta a discutere il bilancio ambientale di cui, ovviamente, si pavoneggerà come al solito.
A fronte di questo degrado in cui si trovano inseriti i ragazzi della scuola superiore – per la quale, oltretutto, non sono stati ancora risolti i problemi di intesa fra Comune e Provincia di Pistoia nonostante i nostri interventi con il consigliere provinciale La Pietra – l’amministrazione si vanta di aver creato un’area di sgambatura per cani, nella zona dei Martiri, alla modica spesa di 9mila euro.
Ma i ragazzi possono attendere e vivere nel sudicio, no? Loro non devono mica sgambare.

Grazie, Sabrina!

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domenica 25 aprile 2010

IL PUNTO
























17. POLONIA IN LUTTO SOTTO LA NUBE VULCANICA – I GOVERNI TEMONO LA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE IDEE – MARRAZZO VITTIMA? LO CREDE SOLO LA CASSAZIONE – TASSE, SAREMO SCHIAVI DI CIÒ CHE NON ABBIAMO CHIESTO – 25 APRILE, UN MONITO PER LA GIUNTA SS(G)
Domenica 25 aprile 2010.

Polonia decapitata e in lutto per la cancellazione del proprio governo. Una sorta di fibrillazione anche perché il futuro si presenta un po’ incerto soprattutto per il timore che riprendano certe idee di comunismo non particolarmente gradite; idee che, peraltro, si stanno facendo avanti anche in Ungheria, dove le prossime elezioni si annunziano piuttosto giocate sull’onda retro. Ma se i comunisti hanno fatto ciò che i sessantenni hanno potuto vedere, meglio sperare in Dio e che Dio ce la mandi buona!
I governi temono Google. Temono la libera circolazione delle idee, temono di essere messi a nudo e di non poter fare ciò che vogliono come e quando lo vogliono. La storia dell’umanità è sempre la stessa e ai mali non c’è soluzione, nonostante tutto quello che dicano anche Bersani e Di Pietro, Fini e Berlusconi. Alle soglie dei 10 miliardi di abitanti sulla terra, ci si preoccupa ancora – invece di fare una seria politica demografica – di tappare la bocca a chi parla, sia pure a sproloquio, sul web. Davvero è la fiera delle vanità.
Marrazzo viene scagionato dalla Cassazione. Questo nido di toghe rosse, apparentemente sacrario della legittimità, dove tutto si dice e il contrario di tutto, e che – stante così la situazione – non serve praticamente a nulla se non a generare una istituzionale confusione del diritto e dello stato di diritto, è capace di dire e di contraddirsi nel giro di un mese: a danno, è ovvio, del popolo lavoratore. Al di là di questo, ecco che quel bravo signore che guidava la Regione Lazio si rifà avanti (nel frattempo si è pentito e ha chiesto scusa perfino al Papa…) e vuole tornare al lavoro. Forse sarebbe meglio che quelli che abusano dei soldi pubblici fossero messi non al lavoro, ma alla gogna: con una bella interdizione perpetua dai pubblici uffici, perché imparino. A prescindere dai giudizi della Cassazione, dei pentimenti e delle belle frasi come quelle di Marrazzo: «Ho una famiglia fantastica».
L’editoria è in crisi. E allora cosa si pensa? Il progetto è quello di mettere una tassa su Internet. Gli editori dicono che lo vorrebbero per trarre qualche beneficio dalle notizie che loro mettono sul web. Ma la domanda è semplice: chi glielo ha ordinato di farlo? Chi glielo ha imposto? I cittadini no. E allora perché dovrebbero essere tassati per il semplice fatto che gli editori mettono spontaneamente notizie su Internet? Una volta il cittadino pagava solo ciò che chiedeva: oggi anche quello che non ha (vedi le fognature inesistenti a Publiacqua, per esempio). E un altro bell’esempio è il fatto che, d’ora in poi, su qualsiasi supporto magnetico o ottico che acquisteremo per il computer, dovremo pagare un esproprio a vantaggio della SIAE. Dischi rigidi, floppy, pennine, cd e dvd saranno tartassati perché la gente non compra gli originali dei cantanti e dei film. E fa bene, visto il prezzo a cui sono assoggettati sul mercato. E per chi fotocopia libri d’autore (e sono migliaia di migliaia gli studenti che lo fanno) che pena c’è? Solo una norma di legge per lo più inapplicata sulle fotocopie? Via, siamo proprio ridicoli e penosi; italiani pizza e mandolino.
25 aprile incerto e discusso fra partiti e Presidente della Repubblica. Appelli e contrappelli. Tanto fumo e tanto rumore per nulla. Spettacolo indecoroso. La Liberazione non è mai stata più attuale di oggi, come concetto. Basta avere una Giunta come quella di Quarrata per dover pensare alla Liberazione. Una Giunta che non risponde mai, che si chiama sempre fuori da ogni responsabilità e che rovina le tasche della gente spendendo in opere inutili. Una Giunta che richiederebbe davvero di nuovo le brigate partigiane per essere spazzata via come le discariche, gli abusi, le discriminazioni che essa tollera ogni giorno sul suo territorio; problemi dei quali noi stiamo dando la prova da oltre un anno.

E allora: buona domenica, Quarrata! E pensa a liberarti da questa Giunta di... resistenti!

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sabato 24 aprile 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: POVERI CANI E POVERI CRISTIANI!
























Una vecchia barzelletta all’inglese diceva così: su una autostrada italiana una Ferrari rossa sfreccia a tutto fuoco e sorpassa strombazzando una Mini guidata da un distinto e composto signore di mezza età.
Il guidatore della Ferrari alza la mano e fa le corna al maturo signore. Il signore tira fuori un fazzoletto candido e lo sventola educatamente al maleducato sorpassatore.
Al casello di fine-autostrada ambedue i guidatori si ritrovano sulla piazzuola di sosta e il bullo delle corna chiede al maturo e composto signore perché, quando si è visto fare le corna, ha risposto, senza arrabbiarsi, sventolando semplicemente un candido fazzoletto.
A quel punto il distinto signore, mantenendo ancora la sua flemma inglese: «Vede, mio caro – risponde –… Ognuno alla fine mostra solo quello che ha».
La stessa cosa fa, in qualche modo, anche la Giunta di Quarrata, un’amministrazione di cui ci chiedevano, nei giorni scorsi, se fosse da cani o da cristiani.
Questa Giunta non cura i veri problemi di questa città delle cicogne o posto dove si vive bene. Si limita a intervenire su quelle che – in gergo – si definiscono puttanate.
A Quarrata nessuno vedrà mai macroscopici abusi edilizi; nessuno individuerà case e capanne che sorgono sugli argini dei fiumi, anche perché Gaggioli vuole fare concorrenza a Santa Lucia quanto ad occhi cavati; nessuno darà mai una risposta di giustizia e non di sputo in faccia al cittadino che avanza una istanza al Sindaco, al Segretario, a un dirigente o a un Difensore civico.
E soprattutto nessuno farà nulla se a fare qualcosa di riprovevole sono, magari, un gruppo di cittadini importanti che impèstano le vie cittadine di manifestini non autorizzati: mentre il comandante geometra Billi grida che «non la passeranno liscia» e la peggio Sindaca della Legalità dirà subito «non sarò io a prendere provvedimenti contro queste persone»…
Ma se un povero quadrupede di cane si azzarderà a fare una merda per strada – nonostante tutti i sudiciumi che caratterizzano la Pubblica Amministrazione – e se questo povero essere innocente appartiene, magari, a un pensionato della pensione minima dell’Inps, state tranquilli: il berretto del vigile spunterà fuori anche da dietro il primo filo d’erba per staccare inflessibilmente una multa, anche se quei 50 euro costringeranno il nostro ipotetico pensionato a non mangiare per un paio di giorni. L’idea di giustizia e di legalità della Giunta è condensata in questo paradossale esempio.

Quarratini, altro che posto dove si vive bene! La gestione Sabrina Sergio Gori è questa: arrogante, discriminante, favorevole a chi può e tristamente severa contro la gente comune. E provate a dire che non è vero anche voi, elettori del PD!

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venerdì 23 aprile 2010

UN GRANDE PDL.. LIBERO, PLURALE E DEMOCRATICO














È sbagliata la rappresentazione di un Popolo della Libertà dilaniato al proprio interno. Tutti i mass-media e in particolare i giornali “amici” insistono su “scissioni”, “spaccature”, “guerre”. Nulla di tutto ciò. Ieri il Pdl è divenuto finalmente un partito in carne ed ossa. Serviva uno scossone, per far nascere veramente il Partito del popolo della libertà. E ieri Fini ha dato quello scossone. Tutto qui.
Una novità per alcuni. La normalità per tutti i grandi partiti politici europei.Gianfranco Fini ha posto delle questioni politiche. Nel merito: dall’unità nazionale al federalismo, dalle tasse alle pensioni dalle liberalizzazioni dei servizi pubblici locali all’abolizione delle Province. E nel metodo: Fini ha affermato il diritto di stare nel Pdl da persone leali ma con la libertà di pensarla in maniera diversa. L’unanimismo a tutti i costi è stato superato da un confronto franco, libero, sincero.Siamo in minoranza, è vero. Non abbiamo il diritto di sabotare. Lo diciamo noi. Ma vogliamo il diritto di discutere sull’attuazione del “nostro” programma elettorale. E vogliamo farlo nelle sedi di partito, a partire dalla Direzione nazionale e dai gruppi parlamentari. Negare alla minoranza il diritto di esistere non è possibile. Non è democratico e contrasta con un dato oggettivo: una minoranza nel Pdl c’è. Così come esiste una minoranza nel Pp spagnolo, nella CDU, nell’UMP, nei Tories. Non vediamo lo scandalo.Ieri Silvio Berlusconi ha fatto degli errori. Prima ha cercato di minimizzare Gianfranco Fini, facendolo parlare dopo i colonnelli di partito. Poi l’ha confuso nel lungo elenco dei fondatori del Pdl. Il tentativo di “annacquare” Fini è però naufragato, quando Berlusconi ha deciso di rispondere al Presidente della Camera. Una replica immediata, non prevista e stizzita. Berlusconi ha – contro la sua volontà – fatto emergere Gianfranco Fini non come uno dei tanti leader del Pdl ma come l’unico altro leader del partito.Poi c’è il documento approvato dalla Direzione. Soprassediamo sulla “profonda gratitudine” al Presidente del partito, inusuale in documenti del genere. Si tratta di un testo pieno di leggerezze politiche, che dovrebbe far riflettere esponenti politici di lungo corso come – ad esempio – gli ex colonnelli di AN. La teorizzazione di un partito che si affida unicamente al rapporto tra il popolo e una persona è un errore politologico. Dobbiamo tutti tantissimo al Presidente Berlusconi, ma il Pdl è un partito composto da uomini e donne, giovani, amministratori locali, militanti, iscritti, simpatizzanti. Ridurre tutto “ad unum” significa sminuire il partito stesso e non prendere nemmeno in considerazione l’idea di un partito libero e democratico. Il contrario di quanto accade in tutti i partiti europei che si rifanno al PPE.Noi siamo una minoranza. Interna al Pdl. Rispetteremo le decisioni della maggioranza. Ma la stessa maggioranza deve dirci quali sono i diritti dell’opposizione interna. Serve uno Statuto dell’opposizione interna al Pdl. Così si costruisce un grande partito.

Italo Bocchino

GIANFRANCO FINI

Migliorare la qualità del partito

(Formato Windows Media Player)

giovedì 22 aprile 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: RESPIRAR DIOSSINE


È inquietante la notizia che Andrea Balli riporta da ieri sul suo blog. La Signora Sabrina e la Signora Eleanna – e probabilmente, a breve, anche il Sindaco di Montale – resisteranno in giudizio, fiancheggiando i presunti responsabili degli sforamenti delle emissioni di diossine da parte dell’impianto inceneritore targato CIS.
Dalle poche parole di Balli non si capisce bene la situazione, ma, leggendo fra le righe, sembra di intendere che la faccenda si riferisca al pasticcio del 2007; quello che si verificò pochi giorni prima del ballottaggio dei candidati Sindaci di Quarrata: SS(G) e Mario Nicolai.
Quel pasticcio, come ricorderete – e lo abbiamo anche scritto da qualche parte nei nostri post – fu tenuto opportunamente nascosto: e l’impianto fu fermato solo dopo che la Sabrina, Nôtre Dame de la Legalité, era stata eletta prima peggio cittadina di Quarrata grazie al rastrellamento di 169 voti posticci, operato da Stefano Marini & C., che peraltro, oggi, si pente amaramente (ma tardi) di aver favorito una nazi-sindaca che già di primo acchito, al primo mandato, aveva freddato Renata Fabbri e Andrea Bagattini con una sorta di notte dei temperini (i lunghi coltelli non sono adatti a personaggi di così modesta statura…): una enfante térrible sorretta da un Consiglio di “agnelli” stile Romiti-Magazzini e di filosofi semi-cinici alla Musumeci & Mauro, specializzati – a detta loro – in un forte impegno social-socialista.
Che culo, elettori, a trovarsi in seggio un Sindaco come questo!
Per non correre rischi – se sarà provato il capo di imputazione di cui parla Balli – ci dovremo, domani, pagare anche i danni di chi, per la smania di essere eletto, pur essendo medico non alzò un dito e preferì che respirassimo diossine/disossine piuttosto che l’aria limpida e pura della legalità con cui la Sabrina si sposa in un’estasi simile a quella di Santa Teresa.
Che culo, perché ci troveremo a spendere – oltre i 10 milioni di euro che SS(G) sta per sperperare a suon di piste ciclabili, case della Misericordia, balene-cesso, Màgie e Querciole – anche per i danni dovuti alla sua sfrenata ambizione di comando.
E che culo, infine, trovarci difesi da Musumeci & Mauro che ci vorrebbero vendere buio a gratis d’estate e d’inverno, acqua minerale da rubinetti, piste ciclabili per irrobustire i nostri polmoni e rendere più guizzante il nostro cuore, ma merda pura dal tubo dell’inceneritore del CIS.
Che culo!

Ma dobbiamo credere che davvero questo nostro sia un popolo di dementi?

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mercoledì 21 aprile 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: CAMMINARE SULLE ACQUE


Non aspettavamo altro. Eccoci finalmente a un nuovo, strepitoso miracolo della Giunta SS(G): da qualche giorno tutta Quarrata – un’idea fortemente sociale, dunque: tutta, non solo quei reazionari dei sostenitori del Cavaliere… – può viaggiare speditamente sui doppini consunti della nostra scassatissima rete-Telecom, quella grande azienda di telecomunicazioni che, prima o fra le prime al mondo, fu sbranata dal Governo Prodi e svenduta a tutto e a tutti; come del resto le altre mega-aziende pubbliche privatizzate con la frenesia dello squalo quando vuole addentare la coscia di un nuotatore.
In provincia di Pistoia saranno rimasti, sì e no, tre dipendenti della Telecom a sorvegliare i fasci di cavi che corrono da un estremo all’altro del territorio. E questi “vigilatori” sono disperati perché, nella logica del profitto, da Tronchetti Provera in giù, nessuno ha mai più pensato a fare seria manutenzione. Pochi sanno che i fasci dei fili corrono in gusci nei quali deve essere soffiata aria forzata per asciugare ogni umidità e condensa; molti meno ancora sanno che le pompe spesso funzionano male o non funzionano affatto. In altri termini: la rete delle telecomunicazioni italiane è marcia, obsoleta e prossima a collassare, specie nelle campagne e al di fuori dei centri urbani, dove i fili aerei sono cotti dal gelo e dal sole.
Eppure tutto corre su Internet e tutto è telematico: anche la Signora Sabrina, che ha un grande piacere di permettere ai social network di funzionare e al suo adorato Facebook di consentirle di farsi una immagine con i suoi “amici”, magari parlando di un paese delle cicogne, di un posto dove si vive bene e in cui strade, piazze e stadi sono dedicati – per intitolazione – al sostegno della legalità (ovviamente quella degli altri, perché lei è legale, trasparente e irreprensibile in radice per essere nata, seconda sulla terra, senza la macchia del peccato originale).
E così lo stesso ufficio di facciata, la Pravda Quarratina, si preoccupa non di annunziare ai cittadini che
  • la via di Montemagno sarà riasfaltata come promesso da anni;
  • finalmente la gente di qualche frazione smetterà di pagare Publiacqua per gli espropri di quattrini in bolletta sotto la voce fognature anche quando non ha le fogne;
  • la gente della piana non sarà costretta da Publiacqua non diciamo a bere, ma a cuocere gli spaghetti con acqua più sudicia e puzzolente di quella di altre aree del centro, magari del famoso Chilometroquadro Comune-Piazze-Chiesa-Viamontalbano;
  • i depuratori (a partire di quello di Valenzatico) non scaricano merda nei fossi a cielo aperto;
  • dietro all’istituto Petrocchi le fogne e i tombini a cielo aperto sono stati opportunamente chiusi e le transenne tolte;
  • Manetti e il Comitato di Olmi possono tirare un respiro di sollievo senza paura di morire un anno prima per le polveri sottili;
  • chi ha bisogno del metano lo potrà avere con una spesa contenuta e non come è accaduto per gli abitanti di Tizzana (rileggete Il Tirreno di ieri 20 aprile);
no, tutto questo no. Il comunicato stampa annuncia – sempre col solito tamburino di latta della Illuminata – che anche a Caserana è arrivato il Dottor Dulcamara che, per chi sa un po’ di opera lirica, pur ignorante come noi, porta l’elisir d’amore a tutti, la soluzione ad ogni pena internettiana.
E intanto ecco cosa scrive la gente reale sul blog di Andrea Balli:
  • Anonimo ha detto... Interessante... io abito a Valenzatico, ed ho più volte richiesto l’attivazione di una linea adsl. Sul sito della Telecom (e di altri operatori) la mia zona risulta coperta. Peccato che, al momento della installazione... sorpresa! La linea non si può installare! Il tecnico della Telecom mi ha infatti spiegato che i dati si “perdono” a causa dell’eccessiva distanza dalla centralina di partenza. Insomma, ed in parole povere, la copertura ci sarebbe, ma a causa di questa dispersione, io non riesco ad avere neppure quel minimo di copertura sufficiente a rendere possibile la stessa attivazione. Attendo anche io di poter colmare il digital divide tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione e chi ne è escluso, in modo parziale o totale. – Domenico Alferi – 20 aprile 2010 – 18.45.
  • Anonimo ha detto... Guarda Domenico che è un “patire”. A noi l’hanno attivato il servizio ma ci dobbiamo accontentare.... come viene quando c’è... il canone invece è certo e puntuale. – Renata Fabbri. – 20 aprile 2010 –21.29.
Bella conquista politico-civile questo nuovo camminare sulle acque della peggio Sindaca di Quarrata.
Ah, già, però… “Certi” cittadini non contano… E poi due noci in un sacco non fanno rumore, vero Sabrina?

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martedì 20 aprile 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: TIZZANA (E NON SOLO)


Stamattina (20 aprile) Marta Quilici, sul Tirreno, esce con un servizio incentrato sulle doglianze dei cittadini di Tizzana per il disinteresse con cui la Giunta SS(G) tratta la frazione.
La giornalista cita esplicitamente anche il nostro post di ieri: «ieri anche il blog di Mario Niccolai ha parlato di Tizzana e delle sue strade che salgono dalla Catena verso Tizzana e Colle rimaste ai classici 2 metri e mezzo delle vie di epoca romana e delle pendici assediate da costruzioni che nascono in un modo e finiscono in ville».
E quando scrivevamo di costruzioni che nascono in un modo e finiscono in un altro, abbiamo detto anche qualcosa di più: che né amministrazione né uffici tecnici vedono l’abusivismo estensivo che, giorno dopo giorno, finisce per strozzare le colline e impiccare, in quel reticolo di budelli di strade medievali, la gente che ha scelto – come sottolineava qualche tempo fa Renata Fabbri – la difficile vita dei collinari, ai quali il progetto di vita ecosostenibile di Mauro & Musumeci S.a.S. intende riservare il riscaldamento a legna, i trasferimenti a piedi, le notti a lume di candela e le strade senza un punto luce, ma in compenso una bella pista ciclabile che parte da Folonica e arriva, piano piano, fino a Tavola di Prato. E questa sì che è civiltà, anche se Mauro risponde che noi siamo capaci solo di sparargli addosso bloggate di fango!
Sarà anche vero, ma ditecelo chiaramente: questa Giunta non se le merita forse?
Col suo disinteresse per i problemi reali, con la sua faccia di bronzo, con i suoi sorrisetti bonari e molto sociali, con i quali si presenta a imbonire gli elettori, questo manipolo di sette nani è capace di progettare solo non per chi ha bisogni vitali, ma per chi ha da speculare nella logica del profitto.
Un esempio? Mentre a Tizzana (oggi), a Olmi, a Casini, a Catena (negli ultimi tempi) la gente si lamenta, sulla stampa, che non sa dove lasciare un cavolo-di-macchina, il signor Gaggioli, il padre della lingua italiana che invita le opposizioni a levarsi dai coglioni, d’accordo con i suoi colleghi maschi e femmine, progetta un parcheggio da 150 posti-auto per favorire la futura urbanizzanda area retrostante la BCC di Vignole, sulla quale sorgeranno 80 appartamenti (una caserma, a dir poco) e la gloriosa piscina da 5 milioni di euro (UISP-Bartoloni S.p.A.) che porterà guai a non finire per l’insufficienza delle infrastrutture locali, anch’esse strozzate da un traffico insostenibile, del tutto insufficienti ma rese prioritarie da scelte socialissime. E le spese non si fermeranno lì, perché i Quarratini dovranno pagare il futuro dei prossimi 20 anni.
Fra le voci di Tizzana, sul Tirreno di oggi, si legge anche quella di Cinzia Innocenti che dice: «Per anni il paese è stato abbandonato. Da due o tre anni, però, l’amministrazione è più attenta alle nostre esigenze: abbiamo richiesto e ottenuto, ad esempio, la sistemazione di alcuni cassonetti e della segnaletica stradale su alcune curve pericolose». In altri termini, dal tempo di Marini – anni 90 – a due o tre anni fa, Tizzana è stata del tutto ignorata. Poi, se Dio vuole, è arrivata la Sabrina: e Tizzana ha preso il volo…
Che ha ottenuto? Ha avuto alcuni cassonetti e della segnaletica stradale su alcune curve pericolose. Non c’è male, gente. Come impegno è stato davvero uno sforzo notevole, mentre a Quarrata-Centro-Chilometroquadro si prevedono spese per oltre 20 milioni di euro.
Se questo impegno PD-Sinistra redime la Giunta degli inutili e della peggio Sindaca di Quarrata dalle proprie colpe e responsabilità, è giusto che certi Quarratini abbiano il governo che, per 169 voti ottenuti con il rastrellamento degli elettori (un giorno vi spiegheremo bene cosa significa questa espressione), dà risposte ai bisogni del popolo con 4 cassonetti della spazzatura e tre segnali stradali, magari di divieto di (ac)cesso

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lunedì 19 aprile 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: VERDE PUBBLICO, COLLINE A RISCHIO E GIUNTA DELL’IMMAGINE


Il Comune mette a concorso la manutenzione delle aree verdi di proprietà pubblica.
Lo fa con la sua solita aria da piccolo saggio risparmiatore – o potremmo dire con la prosopopea di chi si sente salvatore del mondo e degli interessi pubblici.
Mentre si lamenta della cartapesta mediatica e inveisce contro la civiltà dell’apparire più che dell’essere, ecco che si comporta né più né meno come tutti: la peggio Sindaca di Quarrata, che ormai evidentemente se ne frega della gente perché sa di non poter più sedere sulla sua solita poltrona, va dritta verso il traguardo pensando alle stupidaggini più che alle sostanze, anche se qualcuno del suo partito sta cercando di stimolarla perché non dia lo spettacolo pietoso del disinteresse che ha sin qui dato con una faccia davvero degna di miglior causa.
Abbiamo sempre detto che SS(G) non ha una profonda intelligenza delle cose. E lo ribadiamo in questa sede.
Attaccata alla sua immagine, autoreferenziale, lanciata a sostenere solo le spese più scriteriate per una villa medicea di cui ha dichiarato su Repubblica di essere padrona, lei e la sua masnada, la Sabrina si dimentica in assoluto dei veri patrimoni da tutelare. Nella sua cecità fa pena.
Fate una bella girata – ah, ma già… Gaggioli non ama camminare né sugli argini dei fiumi né sulle belle pendici del Montalbano dove la Sabrina colloca il regno di Biancaneve sognante… –, fate una bella girata per le strade che salgono dalla Catena verso Tizzana e Colle, strade rimaste ai classici 2 metri e mezzo delle vie di epoca romana, e ne vedrete delle belle.
Le pendici sono assediate da costruzioni che nascono in un modo e finiscono in ville. E nessuno che veda quello che accade, né dei politici né dei dipendenti degli uffici tecnici.
E allora come non dire che questa non è una Giunta, ma una congrega di ciechi?
Appena eletti si serrano nelle loro stanze del centro – il classico chilometro quadrato di cui abbiamo tanto parlato – e si occupano solo dei sassetti sconnessi di piazza Risorgimento. Sassetti che però costano una sassata…

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domenica 18 aprile 2010

IL PUNTO


16. DA “LA MUSICA È PECCATO” ALL’INTESA SUL NUCLEARE – PD E PDL IN CRISI MENTRE DI PIETRO SI FREGA LE MANI – NUBE VULCANICA E CENERE ANCHE NEI CERVELLI – PUBLIACQUA SCENDERÀ IN TERRA, MA LA SABRINA È SORDA OLTRE CHE MUTA.
Domenica 18 aprile 2010.

La Fallaci aveva ragione a temere l’Islam. Ovviamente temeva quello talebano. Fu chiara nelle sue ultime posizioni. E l’errore fondamentale è stato quello di attendere ad agire dei mesi, dopo l’11 settembre. Machiavelli insegnava che il principe non può avere incertezze: i nemici deve farli fuori, o faranno fuori lui. È spietata la legge della sopravvivenza fisico-politica. Dall’Afghanistan non si caverà un ragno dal buco, se non l’esportazione di terroristi che bastoneranno la gente anche se ascolta musica – vedi la Somalia.
Ecco perché Obama ha compiuto un passo avanti con il suo accordo tra i 47. Certo, sùbito le sanzioni all’Iran di Ahmadinejad. Ma questo – ne siamo convinti – non basterà. Non basta mai con chi scambia il fanatismo per la propria via di ascesa e mantenimento del potere. Anche in questo caso le misure semplicemente sanzionatorie non possono essere sufficienti a smontare il cervello di chi pensa che l’unica regola del mondo sia la repressione, specie se in nome di una divinità.
L’Italia è in tempesta – e con il cervello offuscato dalle nubi che vengono dai vulcani del freddo. Bersani ha le sue gatte da pelare e ce le ha anche il Cavaliere. Che, nonostante i successi, vede Fini fare le bizze e scalpitare perché Bossi sta prendendo troppo terreno e, forse, anche la mano al più grande partito d’Italia. È strano che proprio nel momento di massima espansione si debba entrare nella logica del tanto peggio tanto meglio. Gli italiani non vogliono questo, ma un paese che marci e che vada verso le riforme. C’erano perfino arrivati i PD a chiederle, a cominciare dalla Rosy Bindi.
Da questo polveraio politico istituzionale chi guadagna è solo il pastore abruzzese che, con la sua solita faccia feroce e aggressiva, si è già mosso contro la legge sul legittimo impedimento e vuole chiamare gli italiani alle urne per abbattere questo impedimento che sta sulla sua strada. Non ha mai perdonato a Silvio – anche questa potrebbe essere una spiegazione per tanto accanimento – di essere un po’ troppo ricco o, forse, di non avergli dato quello che il mastino gli aveva chiesto in quell’incontro antico che si svolse ad Arcore e che lo vide venire via dalla villa di Berlusconi per finire poi senatore del Mugello – dove peraltro non si fece mai vedere, anche se questo fu il suo trampolino di lancio in politica grazie ai suoi compagni.
Ma Quarrata resta sempre il paese delle cicogne, il posto dove si vive bene e dove, per essere ecologisti e capaci di andare incontro a uno sviluppo sostenibile alla Mauro & Musumeci S.a.S, si spendono 3milioni di euro per una pista ciclabile da consegnare alla buona volontà di 25 manzoniani ciclisti.
Dato che tutti – contro il pensiero della Sabrina – hanno votato il documento sull’acqua, sia il PD che le opposizioni, ecco che i vertici di Publiacqua si preparano a venire in consiglio comunale per rispondere al popolo. E c’è qualcuno che già dà segni di soddisfazione: Manetti, infatti, aspetta risposte da una vita, almeno da almeno 9 anni.
Ma non si preoccupi troppo; e lo diciamo senza voler essere delle Cassandre: nemmeno stavolta ci saranno risposte chiare, definitive, esaurienti. Per nessuno.
È una regola fissa che nei paesi in cui non c’è democrazia altro che nelle parole, qualsiasi richiesta cada a vuoto. E Quarrata non si sottrae a questa regola, con la sua peggio Sindaca che è scappata durante la votazione unanime e che tutti sospettano che all’incontro con Publiacqua non ci sarà.
Lei o fa quello che vuole o è… impegnata altrove.

Buona domenica, Quarrata!

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sabato 17 aprile 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: SETTEMBRE, INIZIA LA CORSA ALL’ORO?


È bello vedere come la Signora Sabrina presenta alla stampa i propri progetti: sembra una clarissa francescana; mette tutto sotto la luce del risparmio.
Infatti la Giunta SS(G) è la giunta del risparmio:
  • risparmio energetico, con l’Assessore Mauro che fa il portabandiera della filosofia del ritorno al passato (buio, piede, bicicletta – ovviamente su piste ciclabili da milioni di euro – luci spente, ma non alla Màgia, appena 30mila euro di impegni di bilancio per le politiche sociali);
  • risparmio in nome della crisi, con la soppressione – lo scorso settembre – dei fuochi di artificio che, fra l’altro non pagava neppure il Comune;
  • risparmio sui conti delle spese correnti del personale, ma stavolta con la creazione di altri due dirigenti in aggiunta a quelli che c’erano (più Battaglieri e Cagnetta), perché, nell’ottica della peggio Sindaca di Quarrata, queste nuove e cospicue spese ci faranno risparmiare in coordinamenti (ma non si sa di cosa, precisamente);
  • risparmio sulle strade da riasfaltare, che non verranno rifatte;
  • risparmio sui servizi soppressi o ridimensionati;
  • risparmio sulle fognature, che non ci saranno, ma su cui Publiambiente riscuoterà prelievi forzati dicendo che in futuro ci saranno più fogne (anche a cielo aperto, aggiungiamo noi);
e via dicendo; tanto ormai i nostri lettori (ma anche la sinistra) sa bene come e cosa pensiamo noi della destra reassionaria e fassista alla Peppone.
Ora si torna alla carica con il Settembre in tono minore. La Sabrina restringe i giorni delle feste alle prime due settimane del settembre prossimo. Ma di certo in prima linea, nella corsa all’oro, come lo scorso anno – che era anno di nera crisi – qualcuno avrà la fortuna di essere toccato dalla provvidenza comunale e otterrà contributi da far girare la testa.
E anche se siamo monotoni, ripetiamolo, caso mai qualcuno non lo sapesse: ve li ricordate i 72mila euro al Cipresso? Non sono male 140 milioni delle vecchie lire come contributo per feste dell’uva e poco altro. Non c’è male proprio in relazione ai tempi di crisi che si vivevano lo scorso anno.
Lo stesso accadrà anche quest’anno, non c’è dubbio. E si ha voglia di chiamare la Sabrina e la sinistra (PD più Musumeci & C.) a rispondere su queste scelte così – come dicono i padroni di Quarrata – oculate e popolari, ragionate e finalizzate a scopi sociali: nessuno risponderà mai e, anzi, in consiglio, Gaggioli potrà magari anche chiedere che ci leviamo dai coglioni!
Ma c’è anche un’altra amenità da rammentare ai nostri lettori e anche ai sostenitori della Giunta attuale.
Dato che si danno in adozione i verdi pubblici di Quarrata (tra poco daremo in adozione, magari, anche il verde delle nostre tasche, causato da Piuss indecenti, da Màgie e da Querciole inutili), perché la Sabrina non dà in adozione anche il manto dello stadio a qualche suo caro amico ortovivaista, piuttosto che pagare 7mila euro l’anno a un perito agrario che, quanto a tempo dedicato al suo compito, non può dire certo di invecchiare osservando i fili d’erba del campo sportivo Raciti?
La smetta, SS(G), di organizzare marce e meeting sulla legalità e sulla giustizia. E queste legalità e giustizia le viva – e la faccia vivere ai suoi concittadini – in prima persona: iniziando a non scappare dalla sala consiliare quando si parla dell’acqua come bene pubblico e comune, o quando l’Usl, con la presenza di due suoi dirigenti, viene a parlare della società della salute e lei, medico, se ne va, fa mancare il numero dei consiglieri di sua proprietà, preavvisa che, alla successiva riunione sul tema, non sarà presente perché già impegnata altrove.

Impegnata sì: a fare come le pare a dispetto di tutto, di tutti e dell’interesse comune dei Quarratini.

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venerdì 16 aprile 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: GIUNTA DI NEANDERTHAL O DELLE CONTRADDIZIONI


Si diceva, una volta, che non si inizia a costruire una casa dal tetto. Si diceva che bisogna iniziare dalle fondamenta, altrimenti la cosa non ha senso; è una idiozia.
E invece eccoli qua: tutti in fila. Belli, tranquilli, sorridenti e felici. Di che? Di prendere i Quarratini per i fondelli. Ed ecco perché.
Con la solita mielata filosofia delle soap opera, dei reality, delle telenovelas di bassa lega, stamattina – 16 aprile – i giornali di cronaca aprono la scampanata per il raddoppio dell’asilo di via Lippi, un’opera che valorizza il paese dove nascono i bambini, il posto dove si vive bene.
E l’amministrazione, che vuole darsi un contegno quasi serio e una credibilità agli occhi di chi ha finora tradito, è lì, con il suo tamburino di latta, a fare bella esibizione di sé nella persona della peggio Sindaca di Quarrata, ritratta accanto ad uno dei suoi funzionari dell’ufficio tecnico.
Applausi. Sinceri. Perché un asilo raddoppiato non è una cosa da poco: è un impegno serio e lo riconosciamo senza mezzi termini. Ma accanto a questo servizio necessario, utile, indispensabile, ci sentiamo in dovere di richiamare l’attenzione degli elettori anche sul resto del non-progetto amministrativo della Giunta.
I Quarratini riflettano anche su questi altri elementi probatorii:

  • l’Assessore Mauro è contrario – nelle sua ponderata filosofia di vita, di cui sembra essere maestro – a fare installare qualsiasi punto luce su qualsiasi strada comunale, sia pure la più contorta e pericolosa nelle notti d’inverno buie e nere come l’inferno e la sua barba: ma la Villa La Màgia, di cui la Sabrina dice che noi siamo padroni, brilla di notte della luce delle stelle di mille galassie, ininterrottamente estate e inverno, con uno spreco di energia da fare schifo;
  • l’acqua è un bene comune e perciò non va privatizzato e affidato alle mani delle compartecipate perché altrimenti finiremo con il pagare un metrocubo di acqua da 10 euro in su: ma quando tutti votano su questa verità lampante e lapalissiana, ecco che la peggio Sindaca di Quarrata se ne va dall’aula perché – con solare evidenza – è contraria e preferisce, secondo la sua ottica affaristica della cosa pubblica, che a profittare siano proprio le aziende privare;
  • l’Assessore Mauro è favorevole al ritorno alle origini e magari anche al riscaldamento biologico con i ramicci raccolti nei boschi, ma quando si sposta da casa non va francescanamente al lavoro a piedi: adopera l’auto pure lui (come fanno, crediamo, quelli della sua Sinistra, Musumeci in prima linea);
  • l’Assessore Mauro è favorevole alla bicicletta, ma non crediamo che venga in bicicletta al Consiglio comunale, anche se si è fortemente impegnato a far spendere ai Quarratini 3 milioni di euro per le piste ciclabili che serviranno a non più di 25 appassionati su 25mila residenti.

Eccola la filosofia della contraddizione della giunta SS(G).

Nel frattempo, secondo la ben nota esclamazione del Senato romano in La pazza storia del mondo di Mel Brooks (1981), se il popolo non ha neppure l’aria per respirare (vedi Olmi, Legambiente e Manetti), fanculo il popolo!
E Fortini non ce ne voglia se siamo sboccati: è solo per citazione. Ci perdoni in nome di Raiperunanotte, Luttazzi e Grillo – tutta gente della sua fine risma…

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giovedì 15 aprile 2010

UNA FOTO AL GIORNO...LEVA IL MEDICO DI TORNO: DA CANI O... DA CRISTIANI ?



Stamattina – 15 aprile – i due giornali di cronaca si soffermano sulla cura che la Giunta SS(G) dedica ai cani.
In bilancio, per quest’anno, ci sono 53mila euro per i cani randagi. Un’altra somma importante (come direbbe Mazzanti) è stata spesa anche per l’area di sgambatura dei cani alla zona dei Martiri, che si inaugura a breve, anche se la gente c’è già andata con il suo quattrozampe. L’area di sgambatura è stata chiesta da più di 100 cittadini.
Si sa che siamo polemici, ma questo è anche bello in democrazia.
E allora ci viene una battuta, al vetriolo: se per i cani si spendono di queste cifre e per la gente di Montemagno non ci sono i soldi (60mila euro) per l’asfaltatura della strada, non sarà che questa è…
una Giunta da cani?

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mercoledì 14 aprile 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: QUANDO IL BUE DÀ DI CORNUTO ALL’ASINO


Anche stamattina, 14 aprile, La Nazione mette in evidenza la grande coerenza della Signora Sabrina: commenta un comunicato stampa – di qualche giorno fa, per la verità –, congiunto Sabrina-Milaneschi, in cui le due amazzoni corrono in difesa del popolo sacrificato dalla rivoluzione-trasporti del Copit ad opera di Del Santo, il gran manager – come ricorderemo – che è passato da tutte le partecipate di Pistoia e che, infine, ha avuto la fortuna di poter prendere la guida rivoluzionaria del consorzio-trasporti perché due impiegati del protocollo del Comune di Pistoia sembra che abbiano manomesso la data di deposito della sua domanda di autocandidatura – altro mistero di un capoluogo di provincia che è il regno dei misteri stessi, definendosi giustamente una città a misura d’uomo, in quanto perlopiù piena di vizi e priva di virtù.
Ma se leggiamo un articolo della Nazione di ieri (dedicato alla frazione di Casini) e uno di oggi (dedicato a via Folonica, ma, in coda, anche al viale Europa) e tiriamo qualche proiezione ortogonale, ci rendiamo sùbito conto di quanta incoerenza, ipocrisia, pressappochismo, cialtroneria, insomma vergognosa gigioneria picaresca, caratterizzino questo medico volontario della Misericordia che 8 anni fa, eletto Sindaco di Quarrata, fu salutato come un vero e proprio salvatore della repubblica e padre della patria, ed oggi, a distanza di tempo, sta mostrando il suo vero volto caratterizzato da segni inequivocabili di autoritarismo affaristico e interesse solo per il fronzolo delle opere faraoniche inutili, e non per i servizi, più che essenziali, fondamentali e necessari ovvero indispensabili al vivere della gente comune.
Via Folonica? Una strada rischiosa per anziani e mamme con la carrozzina, scrive Giancarlo Zampini. Ma accanto, sull’argine della Fermulla, ci sarà una delle piste ciclabili da milioni di euro.
Viale Europa? Un tratto di un chilometro che non ha un lampione né un attraversamento pedonale: dove peraltro le auto sfrecciano tanto velocemente che la Polizia Municipale ci raccatta diverse migliaia di euro di multe per eccesso di velocità. Immaginatevela, questa strada, di notte, d’inverno, con l’asfalto bagnato e riflettente come uno specchio. E pensate di camminare al suo bordo: e vi renderete conto di cosa sia realmente.
E ora facciamo un passo indietro.
Ai Casini la gente chiede parcheggi pubblici per i negozi. Ma chiedono questo anche gli abitanti di Olmi e poi di Catena e poi chissà quanti altri cittadini di altre zone non ancora oggetto di interviste da parte dei cronisti locali.
Eppure questo Sindaco, il peggio Sindaco di Quarrata, interpellato da noi su questo blog su decine di problemi; interpellato dalle opposizioni in Consiglio su decine di problemi; chiamato a rispondere dal Comitato di Olmi su fogne, gas, smog e polveri sottili: questo Sindaco osa, con la sua fida Milaneschi, bacchettare il Copit perché, nella rivoluzione attuata nei trasporti, non è stato trasparente e non ha informato la gente come era suo dovere.
È proprio vero che il bue non si vergogna a dare di cornuto all’asino! E sono sempre i più peccatori, i farisei, ad alzare il dito contro gli altri. Sotto questo profilo la Sabrina può dire di essere davvero evangelica – ovviamente nel senso più negativo del termine.

Perché i Quarratini non riflettono anche su questo?

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martedì 13 aprile 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: QUARRATA, UN TERRITORIO BEN DIFESO


Dall’Oasi della Querciola, che non è affatto un’oasi protetta e che serve solo a spendere soldi in nome e gloria dell’amministrazione SS(G) e del Signor Meoni ex-Vicesindaco ed ex-Assessore all’ambiente, fino alla cura del territorio comunale, come può essere documentata e letta in questa serie di foto commentate.
In questi giorni è uscito anche il cosiddetto Bilancio ambientale consuntivo. Anno 2009, un bel fascicolino di 92 pagine con alcune rasserenanti immaginine della Màgia e di Silvione. E con tutti i successi (molti) e gli insuccessi (pochi) di questa Giunta dei miracoli.
Ecco: con le immagini che proponiamo noi, siamo in zona-Catena.
Non diciamo il nome di questa strada comunale, che risulta sulla cartografia ufficiale, ma che, di fatto non c’è più, prima inghiottita da un vigneto, poi ricomparsa sotto forma di terra più o meno arata e motaio di prim’ordine a ogni pioggerellina di marzo e, alla fine, interrotta in mezzo ai campi, sotto le pendìci della rocca di Tizzana.
Il piacere di scoprire di che strada comunale si tratti e che cosa è davvero successo a questa proprietà del Comune, lo lasciamo al Servizio Lavori Pubblici, una sorveglianza che, a quanto pare, non riesce a controllare molto bene.
Ma lo lasciamo anche alla polizia municipale che, pur con le sue ronde attente, sembra più cieca di un gattino appena nato.
E al Sindaco che non risponde, al Sindaco muto, al Sindaco che si muove solo per le cose inutili e per la legalità che è il primo a non rispettare, insomma alla peggio Sindaca di Quarrata, un elogio per come, in questi 8 anni, ha seguìto e curato gli interessi della collettività. Applausi, vero Musumeci?

Perché i Quarratini non riflettono anche su questo?

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lunedì 12 aprile 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: UN’OASI PROTETTA DA COSA?


Un’oasi protetta da cosa? Non si sa bene. Alla Querciola abbiamo speso più di un milione di euro – in realtà quanto ce ne siano andati, di soldi, non si sa bene –, ma la fauna che dovrebbe essere protetta, di fatto non lo è.
Guardate bene l’immagine: nella proprietà del Comune c’è assoluto divieto di caccia, ma lo stesso non vale per la proprietà confinante, perché, se La Laghina è off limits, il lago della Querciola è un lago di caccia.
Dunque tutto è come se, nella stessa casa, in una stanza si allevassero piccioni e nell’altra ci fosse il tiro al piccione.
Questo è quello che accade quando un Comune programma e progetta scriteriatamente.
Per contentare l’amministrazione Marini e il signor Meoni, Vicesindaco e Assessore all’ambiente, e soprattutto per dare molto fumo negli occhi alla gente, ecco creata una anomalia distruttiva.
Regalarono al Comune la Casa di Zela e il Comune ottenne dalla Regione il vincolo sull’area. Ma con quale brillante risultato?

Perché i Quarratini non riflettono anche su questo?

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domenica 11 aprile 2010

IL PUNTO


15. DAI MEDICI ITALIANI SEQUESTRATI IN AFGHANISTAN ALLA TRAGEDIA DEL TUPOLEV DEL PRESIDENTE POLACCO – A TORINO SI ESPONE LA SINDONE – ANCORA PRETI PEDOFILI E VESCOVI RETICENTI – E ‘LA PEGGIO SINDACA’ DI QUARRATA SI SVEGLIA DI COLPO…
Domenica 11 aprile 2010.

In Afghanistan non ce la fecero i Russi e non ce l’hanno fatta neppure gli Americani. Né mai ce la faranno. Quando le azioni sono ‘troppo blande’, è impossibile che abbiano un qualche risultato. E forse – anche se sembra un discorso cinico – certe popolazioni non vanno aiutate a procedere sulla via della democrazia: non sarebbe male, ogni tanto, che gli occidentali pensassero di più a casa propria e si ingerissero meno negli affari altrui, specie se chi aiutiamo il più delle volte non ha per niente voglia di essere aiutato. Ora siamo qui con il fiato sospeso per tre nostri medici che lavoravano in attività umanitarie e Frattini è sempre in mezzo per vedere di prendere al volo certe ‘patate bollenti’ che alla fine ci costano un occhio della testa.
Intanto il governo polacco è sparito di colpo per un atterraggio dell’aereo presidenziale nella nebbia. I Tupolev, vecchi ricordi dell’era della guerra fredda, sono pericolosi; lo sono sempre stati e continuano ad esserlo. Anche l’Aeroflot russa ne sa qualcosa. Una nazione intera resta, come si dice, decapitata in un momento delicato di crisi economica e di incertezza politica interna.
A Torino inizia l’ostensione della Sindone, il contestato e discusso lenzuolo che avrebbe contenuto il corpo di Cristo all’interno del sepolcro, prima della sua resurrezione. Polemiche e atti di fede si susseguono instancabilmente da sempre intorno a una reliquia destinata a dividere più che ad unire. Si attendono, in previsione, due milioni di visitatori. Certo è forse il caso di dire che sotto il profilo spirituale il cattolicesimo ha perso molti degli insegnamenti di Cristo stesso e si è fatto, fin quasi da sùbito, invece che semplice e ingenuo, fenomeno di massa oggi più che mai mediatico, spettacolare e propagandistico.
I preti pedofili colpiscono ancora. Anche a distanza di decenni, se è vero quello che scrive un gay di Savona. Senza nulla voler togliere alla testimonianza della presunta vittima delle attenzioni di un professore di religione – ignorato, come lui dice, anche da tre vescovi della città –, ci viene da chiederci come mai questa scomoda realtà sbuchi fuori solo oggi a distanza di vari decenni dall’accaduto. Anche qui un… mistero della fede?
E scendiamo a Quarrata, dove “la peggio Sindaca” è – dalle amministrative del marzo scorso ad oggi – quasi tutti i giorni sulle cronache locali. Una presenza solo di facciata, sia chiaro, e per questioni di inconsistente rilevanza.
Oggi la Sabrina è sul ‘Tirreno’ sia perché ha regalato delle canotte con la scritta ‘Comune di Quarrata’ ai podisti della Fattori che andranno a correre all’Aquila; sia perché, insieme con la sua fida Milaneschi, Assessore alla scuola e ai trasporti, ha scritto una lettera al Copit sul gravissimo problema del trasferimento del capolinea della società di trasporto pubblico a Firenze, da Piazza Santa Maria Novella alla Stazione Leopolda.
Basta questo a far capire il serio e profondo impegno politico di questo Sindaco fallimentare. Pensate solo a quanti Quarratini vanno a Firenze in autobus… quasi quanti sono i visitatori della Querciola!
La Sabrina non ha risposto a noi e a tutte le nostre domande; non ha fatto convocare le commissioni consiliari in tempi che permettessero alle opposizioni di poter studiare bene i problemi da dibattere; non è stata a sentire le lamentele degli Olmi negli ultimi 8 anni; non ha ascoltato i suggerimenti della gente – quella vera, non i suoi armigeri – sulla partecipazione e sul regolamento della partecipazione, e ora che si eleggono i “magnifici tre” rappresentanti del popolo che tale regolamento prevede, li farà “ungere democraticamente” con la formula bastarda del “consiglio + le associazioni di Quarrata”, gran parte delle quali sono clienti della Sabrina stessa, dai Cipressi, ai Baugiani, alle cooperative in cui operano personaggi di chiara fama come Nicola Magazzini.
Evviva la trasparenza, la legalità e la democrazia, vero Sabrina?
Volete aspettarvi qualcosa di buono da un Sindaco così marcatamente democratico e capace di risolvere i problemi della popolazione?
Accomodatevi, gente. E che buon pro vi faccia!

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sabato 10 aprile 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LE COMMISSIONI DEMOCRATICHE DI SS(G)


Ecco come funziona la democrazia della Signora Sabrina. Il 14 aprile prossimo, alle 18, è fissata la seduta congiunta delle commissioni consiliari Affari generali e Ecologia e ambiente. Nell’immagine vedete il testo della convocazione stessa firmata dai due rispettivi presidenti: Luca Marini e Alessandro Fortini.
All’ordine del giorno ci sono i seguenti punti:

  • Proroga convenzione gestione Farmacia Comunale.
  • Ratifica deliberazione n. 54 adottata dalla G.C. del 23.03.2010 ed avente ad oggetto: Bilancio di previsione 2010 – 1a Variazione.
  • Rendiconto Esercizio Finanziario anno 2009 – Approvazione.
  • Approvazione variazione di bilancio 2010 e integrazione disciplina tariffe SUAP.
  • Conto Consuntivo Ambientale 2009 - Approvazione .
  • Varie ed eventuali.

C’è altro? Ovviamente per sviscerare questi argomenti piuttosto consistenti, dovranno intervenire, per l’illustrazione dei temi, i vari funzionari e dirigenti del Comune.
Risultato: dalle 18 alle 20 quella che si chiamerebbe, in gergo tecnico, una sveltina. Il Comune di Quarrata è democratico così, in questi termini.
Mille volte è stato detto e chiesto, da parte delle opposizioni, di convocare le commissioni alle 21, con possibilità di proseguire l’esame dei punti da discutere anche il giorno successivo, per appropriati suggerimenti e proposte.
Ma la Sabrina vuole forse il confronto? Vuole davvero essere aperta al dialogo? Vuole suggerimenti forse?
Se è vero quello che Franco Burchietti, ex-Assessore alle finanze, va dicendo in giro dopo la sua estromissione e l’assunzione fra gli dèi della Signora Giovannetti, le intenzioni e il comportamento del Sindaco sono tutt’altra cosa: ogni decisione di SS(G) è un diktat da eseguire e basta.
Daniele Ferranti (Fi-Pdl) ha scritto così in risposta alla convocazione delle commissioni congiunte:

Mi sembra che con i Presidenti di Commissione non ci si capisca con l’italiano.
Abbiamo concordato di fare le commissioni alle 21.
Con un ordine del giorno denso come questo è indispensabile per assicurare la presenza di tutti e una ampia illustrazione:
  • Convocare commissione alle 21
  • Eventuale prosecuzione al giorno successivo in quanto punti all’ordine del giorno importanti che richiedono una tempistica maggiore.
Attendo vostre informazioni sulla variazioni di orario.
Invio messaggio per conoscenza anche ai Capigruppo per una loro valutazione

Daniele Ferranti
Consigliere Comunale
FI – Pdl Quarrata

Ma non c’è da aspettarsi alcuna risposta dato che, per poterla avere, la peggio Sindaca di Quarrata dovrebbe essere intelligente e questo già sarebbe un miracolo – cosa che, ai nostri giorni, può accadere a Medjugorje, non a Quarrata…

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venerdì 9 aprile 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: MUNNEZZ & SPACCIMM DI SS(G)


Ecco un altro bell’esempio di buongoverno democratico di quelli promessi dalla peggio Sindaca di Quarrata, prima delle elezioni amministrative scorse, a suon di citazioni di Pericle (da Tucidide, per l’esattezza) sul suo calligrafico blog, da dove sparge polveri sottili (drogatorie) per i suoi fedelissimi seguaci che la adorano.
Oggi, 9 aprile, su La Nazione, ma già da alcuni giorni sul blog di Andrea Balli, ecco la risposta di SS(G) ai malumori della gente della Catena, che è diventata terra di deposito dei rifiuti di Carmignano: insomma il munnezzaje del nostro Comune limitrofo.
Provate a immaginare quanto ritorno ci possa essere per questo abboccamento tra la Sabrina e il primo cittadino carmignanese. E se non siete stupidi, credete pure che la Sabrina abbia ottenuto qualcosa, un successo, facendo – come scrive Giancarlo Zampini – la voce grossa.
Eppure c’è da sottolineare che, da quando Berlusconi ha vinto le elezioni – perché le ha vinte – e nonostante che Rossi, amico della Sabrina, si sia insediato sulla poltrona di Chiti (la seggiola è sua per antonomasia), alla Sabrina è preso il palletico, il ballo di San Vito, l’argento vivo: non fa altro che intervenire su tutto e su tutti. Che qualcuno le abbia detto che deve farsi vedere di più per il bene del PD, il Partito Dei (muti)?
Può darsi. Ma ci vuol fede – come diceva Argante, il macellaio storico di Quarrata degli anni 50-60, che aveva bottega accanto alla attuale sede dell’ufficio tecnico comunale – per poter credere che questi siano impegni che possano essere minimamente rispettati.
Perché la cosa funzionasse, bisognerebbe che la Sabrina e il suo mirabile collega – che, come si legge nelle informazioni, si è dimostrato molto disponibile – restassero svegli tutte le notti per sempre a pattugliare la zona di confine: e ce li vedremmo bene, tutti e due, con un bel fucilino a tappo sulla spalla a fare le ronde antimunnezz.
Che efficienza, elettori! Che interesse, quello di questo Sindaco, nei confronti dei problemi reali dei suoi cittadini-sudditi! Che gloria, avere una donna così pronta nel dare risposte (inutili)!
Di tutti i problemi prospettati dalla gente di Catena – mancanza di parcheggi e disagi di ogni genere – ecco che SS(G) ha aperto bocca per dare soluzione e conforto al più grave: i cassonetti pieni.

E per i cassonetti pieni di spaccimm della sua amministrazione antidemocratica che non risponde mai delle proprie azioni, la Sabrina a chi chiederà aiuto e supporto?

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