domenica 14 marzo 2010

IL PUNTO


11. LISTE PDL: IL PD AMMANETTATO A DI PIETRO. LA CINA BACCHETTA GOOGLE. SANTORO, BERLUSCONI, MAGISTRATURA CHE VIOLA I SEGRETI D’UFFICIO: ECCO IL PAESE CHE DIFENDE LA LEGALITÀ. TUTTI IN PIAZZA CONTRO SILVIO. QUARRATA: ACQUA QUASI INQUINATA DAI RUBINETTI E, MAMEGAPISCINA IN ARRIVO.
Domenica 14 marzo 2010.

Quanto avrà abbaiato Di Pietro per la storia delle liste PDL? È un cane da pastore abruzzese, sa bene come si fa. E ha ragione, almeno in parte, in questo. La questione è stata gestita in maniera cialtronesca dagli uomini (attaccati a piccoli, squallidi interessi di nomi) di un partito che, con le sue risorse, avrebbe potuto avanzare a valanga, senza problemi: dando alla sinistra di Bersani – incapace di equilibrarsi a forza di voler fare l’equilibrista fra cattolici-margheritini e ultranonsisacché giustizialisti dell’Idv – quel ceffone che si merita per la sua improvvisazione nel decidere le posizioni da tenere. Bersani non può dondolare come una trottola e il PD non ha un ben chiaro profilo: cosa che gli ha fatto perdere consensi e che continuerà a farlo. Ma il PDL ha sbagliato e merita bacchettate sode sulle mani, checché ne pensino i vertici.
La Cina se la rifà con Google. Certo che Google non è uno stinco di santo; ma anche pretendere di imbavagliare internet, è una pia idea cinese. Bene o male anche la grande patria della giustizia sociale (vi ricordate quando negli anni 70 si diceva la Cina è vicina?) deve deporre le armi e arrendersi. Lo sta già facendo – in maniera bestiale – sul versante del capitalismo, dove tutto precipita per dare il passo alla produzione sfrenata e consumistica (allora era vero che i comunisti erano invidiosi dei capitalisti!); ora deve farlo anche sul versante della democrazia e del rispetto dei diritti umani, nonostante che il colosso accusi a sua volta l’Italia di non essere migliore sotto questo profilo – e in parte ha ragione: basta pensare a come funziona la giustizia…
Berlusconi vuole levarsi Santoro dai piedi. Almeno così si dice. In effetti – chiacchiere a parte – Santoro si è fatto un po’ pesante e, per certi aspetti, crediamo che abbia anche già fatto il suo tempo, con quell’aria da populista baccanoso che spesso toglie la parola che a chi non la pensa come lui e che lascia parlare sin troppo quel saputello poco ironico di Travaglio (il nome dice tutto…). Ma al di là di questo – anche il PD di Quarrata vorrebbe levarci dai coglioni, come dice Gaggioli: e nessuno si scandalizza –, ha ragione Alfano a mandare ispezioni a Trani: questa magistratura evidentemente rossa, vi sembra seria? E chi paga quando il segreto di ufficio viene violato? Credete che qualcuno andrà a casa e finirà interdetto dai pubblici uffici? Eppure il reato è tanto più grave perché avviene in un ufficio giudiziario ed è commesso da chi dovrebbe rispettare il segreto a rischio della sua stessa vita. Che ne direste se il vostro prete, dall’altare, la domenica, sparasse al popolo i temi della vostra ultima confessione? Sareste allegri e felici o piuttosto vi incazzereste? Eppure – ve lo garantiamo – nessuno sarà punito alla fine: e noi dovremmo credere ai magistrati e alla loro correttezza e imparzialità? Proviamo a rivolgere questa domanda al PD di Bersani o al vicepresidente del Senato, Vannino il chierichetto.
Tutti in piazza a Roma contro Berlusconi che vende “bolle di sapone”. Sì, forse. Ma meglio bolle di sapone come quelle dell’Aquila che una raffica di tasse come quelle sparateci a suo tempo dall’illustre Padoa Schioppa. Non so se ve le ricordate. Il clima arroventato delle elezioni che si fanno sempre più sotto, impone anche questa solita manfrina. Pigliàmocela e stiamo e vedere cosa succederà. C’è una corsa a strapparsi i capelli, la pelle del viso, quella della nobilissima napoletana uàllera (in siciliano uàddira), insomma quella cosa poco elegante in Toscana, la pelle dei… cosi tanto cari a Gaggioli. Vedremo chi avrà la meglio.
A Pistoia si gira un film in piazza del duomo. Bellissima piazza, dice Paolo Magli nel corsivo di commento di oggi, 14 marzo. Ha ragione. È l’unica cosa bella che ha Pistoia. Per il resto il capoluogo è ben radiografato da ciò che Magli stesso scrive nel commento: «La notte, quando la magia sembra sprigionarsi dalle pietre, la visita in piazza del Duomo si trasforma in un’esperienza culturale, perché all’improvviso ci si ritrova immersi nel medioevo». Già, perché questa è l’aria, questo il clima di questa microprovincia municipale che è rimasta, come mentalità, ai tempi di Dante. E basta guardare le amministrazioni che ci sono (Comune e Provincia) e i servizi che vengono erogati. O anche come funzionano le altre istituzioni che si adeguano all’impero del PD e non se ne staccano per il ben della pace… Il regista Neri Parenti ha visto solo la scenografia, la buccia di questo serpente sornione che è Pistoia.
A Quarrata ci sono sempre i volti e i soliti malanni. Si parte dalle disparità cui sono sottoposti i cittadini (nelle frazioni della Bassa la gente beve acqua quasi inquinata che sgorga dai rubinetti di Publiacqua: ma solo quando ovviamente ha l’acqua in casa…) e in centro invece, nel famoso chilometro quadrato della Sabrina, l’acqua è, se non perfetta, senz’altro bevibile. E allora Bianchi (An) e Pratesi (CittàPerTe) hanno presentato una interpellanza che, a lume di naso, sarà opportunamente ignorata dall’amministrazione della SS(G). Gli stessi hanno presentato anche un’interrogazione sul problema dell’incrocio degli Olmi e dell’inquinamento atmosferico: ma avete mai visto la Sabrina dare risposte concrete a Manetti e a Legambiente? Degli Olmi la peggio Sindaca di Quarrata sa solo che è quella frazione in cui c’è il Parco Verde, dove può andare a prendere il caffè – ma non troppo spesso, perché è un po’ il regno del Marini e… tra lei e Stefano non corre tanto buon sangue, no.
Ma la pillola per tutti i mali èccocela offerta da Mazzanti, l’uomo che ride, il precursore della Sabrina, l’interfaccia del Sindaco. Sì, proprio l’interfaccia: perché è lui che ci mette la faccia a salvare quella – di bronzo, o di tolla come si dice a Milano – della Illuminata. È bene che sia il Mazzanti a ricordare ai Quarratini che questa piscina-Piuss da oltre 5 milioni di euro, fatta e architettata da gente e con gente che a Firenze è finita agli arresti, tra poco (entro il 2012?) sarà il toccasana per gli arrivi di masse popolari in visita: da questa piscina la Sindaca si aspetta che qualcuno venga a Quarrata, per andare al mercato perché è bello, o per venire a vivere sulle nostre colline che sono belle perché la gente lì si ama e si adora e i bambini possono giocare all’aperto. Che fantozziane cagate!
Noi – bastiani contrari – vi proponiamo l’attenta lettura di due passaggi dell’articolo di Marta Quilici:
  • Giovedì il Comune firmerà con la Uisp di Firenze una convenzione grazie a cui la società sportiva si accollerà l’onere dei lavori di realizzazione della piscina in cambio di 25 anni di gestione dell’impianto: e così il privato farà affari;
  • fino al 2035 … un’entrata annuale costante … andrà ad incrementare, in un primo momento il fondo per i lavori, e in un secondo momento, quello per la gestione della struttura: e così per 25 anni il Comune (cioè i Quarratini, noi, la gente comune) pagherà e la Uisp lucrerà.
Se questo vi sembra voler bene ai Quarratini, speriamo che la Sabrina si decida a volerci male.
Lo diciamo anche a quegli intellettuali di sinistra che dicono e ridicono e ridicono, come un disco rotto, che noi siamo solo dei cialtroni.


Buona domenica a tutti!

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