lunedì 29 marzo 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: I TAVOLI CHE SERVONO SOLO A MANGIARE


Sabato scorso, 27 marzo, su La Nazione appariva questo articolo di Giancarlo Zampini:

Quarrata. Nuovo incontro per trovare soluzioni di rilancio. L’assessore Dalì: «Difficoltà ad accedere al credito»
CRISI DEL MOBILE, LE IMPRESE E IL COMUNE: «IL PROBLEMA PIÙ GROSSO RESTANO LE BANCHE»

Dopo l’incontro con associazioni ed imprenditori del 25 febbraio, e l’altro di martedì scorso, l’assessore Giovanni Dalì ed il sindaco Sabrina Sergio Gori hanno fatto il punto sulla crisi del mobile. Fu stabilito di dare vita ad un tavolo di lavoro diviso in due sezioni: una per la ricerca e lo studio di soluzioni immediate, la seconda per definire progetti per un periodo più lungo. «Il problema più grosso riguarda ancora le imprese che pure avendo i conti a posto trovano difficoltà ad ottenere credito dalle banche — dice Giovanni Dalì — dal tavolo è emersa la necessità che il comune di Quarrata e la provincia di Pistoia si facciano carico di contattare le banche del territorio». La palla passa al sindaco Sabrina Sergio Gori e al presidente della provincia Federica Fratoni. Sui progetti a lunga gittata hanno trovato consenso quello di dare vita a prodotti eco-sostenibili, l’altro usando materiali di recupero. Evidente che si tratta di iniziative che devono essere sostenute da un discreto numero di aziende in grado di fare gruppo, così da facilitare l’accesso al credito. Le banche in questo caso dovrebbero vestire i panni anche del partner. Il sindaco Sabrina Sergio Gori ha sottolineato che si sta andando verso Basilea tre: «Le banche dovranno tenere conto che la situazione internazionale è cambiata, i parametri di valutazione dovranno essere più favorevoli alle imprese. Fra i progetti contiamo molto su “Abitare l’arte”, che fa parte delle nostre richieste inserite nel Piuss. In collaborazione con il Museo Pecci di Prato si creerà un vero centro di ricerca e design che avrà sede presso villa “La Magia”».

Basta fare attenzione alle parole di Dalì, e ci renderemo immediatamente conto del fallimento del tavolo tecnico, ottenuto – solo come caramella consolatoria – dopo che gli imprenditori del mobile avevano riempito Quarrata di manifestini la notte prima di un sabato di mercato, verso la fine di gennaio, per l'esattezza il 23.
Un fallimento, si badi bene, che non dipende dall’amministrazione, che è assolutamente impotente, che non conta nulla e che non può ottenere nulla da parte delle banche e contro la loro volontà.
All’amministrazione, se mai, va addossata la colpa, non poca né lieve, di dare ad intendere, con mosse populiste di attivazioni di tavoli di lavoro e altro, che qualcosa si può fare, mentre non è assolutamente vero.
Un mese è già passato dal varo del tavolo, e tutto è come prima se non peggio: e lo sarà, diciamolo pure, anche tra tre mesi; anche con il nuovo governatore della Toscana, pur se si darà vita ad altri auspicati organismi, tipo il distretto del mobile, benedetti da Agostino Fragai e dal canuto Ambrogio Brenna.
Il grave è anche altro: e cioè il fatto che SS(G) inganni tutti trasferendo il problema verso altri obiettivi: Fra i progetti contiamo molto su “Abitare l’arte”, che fa parte delle nostre richieste inserite nel Piuss. In collaborazione con il Museo Pecci di Prato si creerà un vero centro di ricerca e design che avrà sede presso villa “La Magia”, dichiara il Sindaco allo Zampini.
In realtà – parliamoci chiaro – il progetto Abitare l’arte non è realizzato per gli operatori del mobile, ma per la gloria e l’interesse del Sindaco e basta; e il Piuss non inciderà sulla produttività e quindi sulla produzione, ma sarà solo finalizzato a realizzare questa amena buggeratura che non svilupperà assolutamente il design, ma servirà a spendere soldi pubblici, senza controllo, in incarichi e altri tavoli di lavoro, in cui molto si mangerà e poco si realizzerà in concreto.
Si deve ancora vedere un esempio di soluzione pubblica ai problemi privati: figuriamoci se ciò sarà possibile per una giunta che, più che pensare ai bisogni dei suoi elettori – ed è un anno che lo andiamo dicendo –, mira a spendere 20 milioni di euro in opere totalmente inutili e foriere solo di futuri debiti per le tasche degli elettori di Quarrata.
Ha voglia la Sabrina a dire che le banche dovranno tenere conto che la situazione internazionale è cambiata, i parametri di valutazione dovranno essere più favorevoli alle imprese! Le banche se ne fregano di Basilea tre e continueranno a fare quello che riterranno opportuno senza guardare in faccia nessuno, tantopiù un Sindaco autoreferenziale come SS(G), che pensa solo ai meeting sulla legalità e a buttar quattrini nell’arte (cosa che la avvicina fin troppo al Museo Pecci di Prato – e si veda anche il bell’esempio di Nannucci e dei suoi artistici tubi al neon da 150mila euro).

Non ci vuole molto a capire che né la Sabrina, né la Federica – invocata da tutti, ma di cui non abbiamo visto ancora una realizzazione di rilevo – non faranno assolutamente un bel niente per nessuno.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Anche il Dalì in cravatta sembra serio...