martedì 20 aprile 2010
UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: TIZZANA (E NON SOLO)
Stamattina (20 aprile) Marta Quilici, sul Tirreno, esce con un servizio incentrato sulle doglianze dei cittadini di Tizzana per il disinteresse con cui la Giunta SS(G) tratta la frazione.
La giornalista cita esplicitamente anche il nostro post di ieri: «ieri anche il blog di Mario Niccolai ha parlato di Tizzana e delle sue strade che salgono dalla Catena verso Tizzana e Colle rimaste ai classici 2 metri e mezzo delle vie di epoca romana e delle pendici assediate da costruzioni che nascono in un modo e finiscono in ville».
E quando scrivevamo di costruzioni che nascono in un modo e finiscono in un altro, abbiamo detto anche qualcosa di più: che né amministrazione né uffici tecnici vedono l’abusivismo estensivo che, giorno dopo giorno, finisce per strozzare le colline e impiccare, in quel reticolo di budelli di strade medievali, la gente che ha scelto – come sottolineava qualche tempo fa Renata Fabbri – la difficile vita dei collinari, ai quali il progetto di vita ecosostenibile di Mauro & Musumeci S.a.S. intende riservare il riscaldamento a legna, i trasferimenti a piedi, le notti a lume di candela e le strade senza un punto luce, ma in compenso una bella pista ciclabile che parte da Folonica e arriva, piano piano, fino a Tavola di Prato. E questa sì che è civiltà, anche se Mauro risponde che noi siamo capaci solo di sparargli addosso bloggate di fango!
Sarà anche vero, ma ditecelo chiaramente: questa Giunta non se le merita forse?
Col suo disinteresse per i problemi reali, con la sua faccia di bronzo, con i suoi sorrisetti bonari e molto sociali, con i quali si presenta a imbonire gli elettori, questo manipolo di sette nani è capace di progettare solo non per chi ha bisogni vitali, ma per chi ha da speculare nella logica del profitto.
Un esempio? Mentre a Tizzana (oggi), a Olmi, a Casini, a Catena (negli ultimi tempi) la gente si lamenta, sulla stampa, che non sa dove lasciare un cavolo-di-macchina, il signor Gaggioli, il padre della lingua italiana che invita le opposizioni a levarsi dai coglioni, d’accordo con i suoi colleghi maschi e femmine, progetta un parcheggio da 150 posti-auto per favorire la futura urbanizzanda area retrostante la BCC di Vignole, sulla quale sorgeranno 80 appartamenti (una caserma, a dir poco) e la gloriosa piscina da 5 milioni di euro (UISP-Bartoloni S.p.A.) che porterà guai a non finire per l’insufficienza delle infrastrutture locali, anch’esse strozzate da un traffico insostenibile, del tutto insufficienti ma rese prioritarie da scelte socialissime. E le spese non si fermeranno lì, perché i Quarratini dovranno pagare il futuro dei prossimi 20 anni.
Fra le voci di Tizzana, sul Tirreno di oggi, si legge anche quella di Cinzia Innocenti che dice: «Per anni il paese è stato abbandonato. Da due o tre anni, però, l’amministrazione è più attenta alle nostre esigenze: abbiamo richiesto e ottenuto, ad esempio, la sistemazione di alcuni cassonetti e della segnaletica stradale su alcune curve pericolose». In altri termini, dal tempo di Marini – anni 90 – a due o tre anni fa, Tizzana è stata del tutto ignorata. Poi, se Dio vuole, è arrivata la Sabrina: e Tizzana ha preso il volo…
Che ha ottenuto? Ha avuto alcuni cassonetti e della segnaletica stradale su alcune curve pericolose. Non c’è male, gente. Come impegno è stato davvero uno sforzo notevole, mentre a Quarrata-Centro-Chilometroquadro si prevedono spese per oltre 20 milioni di euro.
Se questo impegno PD-Sinistra redime la Giunta degli inutili e della peggio Sindaca di Quarrata dalle proprie colpe e responsabilità, è giusto che certi Quarratini abbiano il governo che, per 169 voti ottenuti con il rastrellamento degli elettori (un giorno vi spiegheremo bene cosa significa questa espressione), dà risposte ai bisogni del popolo con 4 cassonetti della spazzatura e tre segnali stradali, magari di divieto di (ac)cesso…
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
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1 commento:
Non c'è bisogno di andare tanto lontano! Noi abitiamo a soli 2 Km. dal grande centro di Quarrata e da 25 anni aspettiamo fognature (depuratori a spese nostre), gas metano (inspiegabilmente o,meglio, lo sappiamo, rimasto a metà strada) e almeno 2 lampioni, dato che questa strada è diventata ricettacolo di coppiette che lasciano, praticamente davanti a casa nostra, birre, bottiglie, fazzolettini e preservativi,che talvolta vengono anche raccolti da bambini. Per non parlare di quando piove e la strada diventa un fiume: per entrare in casa ho messo 3 mattoni!!!! In compenso un cassonetto lo abbiamo......
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