mercoledì 14 luglio 2010

Se il problema siamo noi, espelleteci tutti


Conoscete Mauro LaMantia? Io lo conosco da 16 anni. Lo ricordo adolescente, con il megafono, alla prima fiaccolata per Paolo Borsellino. Ne ho poi seguito le lotte studentesche e universitarie, la crescita politica fatta di sacrificio e militanza, fino al meritato riconoscimento del coordinamento dei nostri giovani in Sicilia, protagonista insieme a Carolina e tanti altri ragazzi siciliani di quella trama di lotte e memorie che ancora oggi ricorda ai palermitani che è meglio un giorno da Borsellino che cento da Ciancimino. Mauro non appartiene a Generazione Italia. Non e’…”finiano”…ma è bastata una parola di condanna e indignazione contro il nuovo processo di beatificazione del mafioso Mangano dal pulpito di una condanna a 7 anni per associazione mafiosa, a farlo mettere in croce.
Personalmente ero un po’ diffidente, lo confesso, verso Giulia Bongiorno. Per me, cresciuto nella temperie di quelle lotte e di quell’impegno, essere stata l’avvocato di Giulio Andreotti rappresentava elemento di perplessità. Poi via via ne ho apprezzato la straordinaria preparazione giuridica affiancata ad una sensibilità politica invidiabile.Giulia non era cresciuta certamente con qualche forma di sudditanza verso la magistratura ma una conduzione improntata alla legalità repubblicana della Commissione Giustizia della Camera è stato elemento sufficiente a farla etichettare come “una pericolosa giustizialista” da eliminare.
Italo Bocchino lo ricordo dalla stagione del Fuan. Ho sempre avuto molta simpatia nei suoi confronti anche, e forse, perché portatore di una antropologia e di una cultura politica molto diversa dalla mia. Italo ha sempre rappresentato una visione moderata e conservatrice della destra italiana, brillante braccio destro di Pinuccio Tatarella, ministro dell’armonia, ai nostri occhi di militanti della sinistra interna era quasi un democristiano. Da quando, con la sua sagacia comunicativa, reclama legalità e trasparenza ai vertici del Pdl, è diventato tout court un pericolosissimo megafono delle Procure.
Beppe Pisanu, grande allievo di Aldo Moro e straordinario Ministro degli Interni del precedente Governo Berlusconi, ha osato far ridiventare la Commissione parlamentare Antimafia, Commissione parlamentare Antimafia e cioè un organismo che si occupa e preoccupa del rapporto mafia politica e… apriti cielo.Quando poi temerariamente ha rilanciato la volontà politica di verità e giustizia sulle stragi del 92 e sulla trattativa Stato-mafia, è diventato seduta stante un torbido congiurato portatore di un progetto di ribaltamento della volontà popolare.
Angela Napoli, sapiente ed equilibrata parlamentare calabrese, era molto stimata per la sua competenza su scuola e pubblica istruzione, ma non appena si è schierata senza se e senza ma contro tutte le mafie e ha iniziato a denunciare l’infiltrazione mafiosa nella politica calabrese, è stata catalogata come pericolosa nemica del centrodestra.
Di Flavia Perina e dei miei amici siciliani Briguglio, Lo Presti e Scalia ho quasi pudore a parlarne, poiché oramai definitivamente ascritti alla categoria dei sovversivi o peggio.
Per il rispetto e l’affetto che ne ho, e per non offendere l’intelligenza di chi legge, ritengo inutile parlare di Gianfranco Fini e dei motivi che ne hanno causato la “caduta in disgrazia” agli occhi di Berlusconi e soprattutto dei berluschini e dei tanti che da lui hanno avuto tutto ma, sulla via di Damasco, hanno avuto un illuminazione e ne hanno finalmente scoperto la pericolosissima indole deviazionista e di sinistra, atea e forse massonica.
Allora visto che, per i vertici del Pdl la questione morale non esiste e il problema gravissimo e non più eludibile non è rappresentato da ciò che emerge, un quadro torbido di affari, logge, dossieraggi e associazioni a delinquere semplici, segrete o mafiose, il problema siamo noi.
Noi che parliamo delle inchieste e non chi delle inchieste è assoluto protagonista, in un girone dantesco che oscilla tra banda del buco e Romanzo Criminale.
Allora, se siamo a questo, provate ad espellerci.
Espelleteci tutti: per antimafia e difesa della Legalità.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Perchè non espellervi tutti per manifesto tradimento degli elettori!!! Perchè invece di farvi cacciare,non ve ne andate da soli,se come dice Bocchino,siete così tanti da far cadere il governo e andiamo a votare? Così voi potrete finalmente allearvi con rutelli,casini,bersani,franceschini con alla guida Montezemolo se non fosse che .....i vostri elettori non vi voteranno mai più! Il tradimento ha una sola pena:LA MORTE(in questo caso solo politica,eh). Ma fateci il piacere,a voi interessa solo il potere ed i soldi dell'ex MSI...siete uguali a Di Pietro e alla peggio sindaca di Quarrata. Che pena. F.B.

Anonimo ha detto...

meglio soli che con i ladri, intanto Scaiola, Brancher e Cosentino si sono dimessi, ora tocca a Verdini, non vorrei che nel PDL la consonante L invece di rappresentare la parola LIBERTà rappresentasse la parola LADRI....

Anonimo ha detto...

Qualcuno è stato costretto ad entrare nel pdl? Sì,solo dalla paura di scomparire dalla scena politica! Comunque,allora,cosa aspettano Fini ed i suoi ad andarsene visto che meglio soli? A proposito,di quelli tirati in ballo quanti sono stati condannati in via definitiva? Alla faccia del ragionevole dubbio!Ma fateci il piacere siete solo degli opportunisti politici,tali e quali a Di Pietro,ma verranno le elezioni e farete la fine della sinistra a Quarrata... a casa! F.B.

Anonimo ha detto...

pensavo che PDL volesse dire Partito Di Lapenna

Anonimo ha detto...

Se c'è qualche infiltrato comunista, fra questi commenti, si ricordi di cosa ha fatto il suo PCI, quanti morti in russia e come disse il nostro napolitano quando i russi invasero l'ungheria.
poi pensi a rosy bindi e si vergogni.
a franceschini e impallidisca.
e a di pieto: il bisturi del PCI.
ma un bisturi che fece come molti chirurghi italiani: tagliò anche il buono e lasciò molti tumori (anche lui era uno) che crescevano.
sono nauseato di questa seconda repubblica di banana. e di fini compreso, che una sua dignità politica non ha, Bianchi: troppo destrista per poter andare a Gerusalemme con la kippa in testa. io non riesco a crederci.
l'essenziale è non lasciare il comune in mano a quella bufala della Sabrina. il resto ci tocca poco....

Anonimo ha detto...

Berlusconi ha mezzo governo e mezzo partito sotto inchiesta. Di chi è la colpa? Ma di Fini, naturalmente.

I pubblici ministeri capitolini ritengono che Cosentino e Verdini abbiano dato vita ad un’associazione segreta con finalità poco commendevoli (per usare un eufemismo). Di chi è la colpa? Ma di Fini, naturalmente.

Nicola Cosentino, da altri inquirenti, è considerato connivente con la camorra, e sul suo capo, nei mesi scorsi, è piovuta una richiesta d’arresto. Di chi è la colpa? Ma di Fini, naturalmente.

La Lega si è opposta all’abolizione delle Province che il Pdl aveva promesso in campagna elettorale. Di chi è la colpa? Ma di Fini, naturalmente.

La Lega ha impedito la liberalizzazione dei servizi pubblici locali prevista nel programma del Pdl. Di chi è la colpa? Ma di Fini, naturalmente.

A causa del Federalismo fiscale che la Lega vuole a tutti i costi venga approvato in questa legislatura, Berlusconi non abbasserà le tasse come aveva promesso in campagna elettorale. Lo ha scritto anche Il Giornale “di famiglia”: “Il Cavaliere è stato categorico, soprattutto dopo che gli hanno spiegato nel dettaglio perché per abbassare la pressione fiscale bisognava attendere “l’entrata a regime del federalismo fiscale”. Che, tradotto, significa la prossima legislatura, anno 2013”. Di chi è la colpa? Ma di Fini, naturalmente.

La manovra finanziaria scritta da Tremonti inverte l’onere della prova a carico del contribuente: questi, in caso di contenzioso tributario, sarà considerato colpevole fino a prova del contrario. Una misura indubitabilmente comunista, da stato di polizia, e che manderà in bestia centinaia di migliaia di imprenditori che, c’è da starne certi, non voteranno mai più per il centrodestra. Di chi è la colpa? Ma di Fini, naturalmente.

La manovra finanziaria redatta da Tremonti introduce un’altra misura da stato di polizia: la tracciabilità dei pagamenti per importi superiori ai 5.000 euro. Una misura indiscutibilmente inutile. Che non riuscirà a contrastare l’evasione fiscale (perché facilmente raggirabile). E che, però, renderà ancora più onerosa l’esistenza a numerosi imprenditori onesti. Di chi è la colpa? Ma di Fini, naturalmente.

La manovra finanziaria di Tremonti avrà effetti depressivi – come ammesso dallo stesso ministro dell’Economia – sul nostro Pil. In più, dall’anno prossimo, a causa dei tagli – modesti, non selettivi e non strutturali – in essa contemplati, i cittadini dovranno fronteggiare un nuovo inasprimento della pressione fiscale locale (urrà!). Di chi è la colpa? Ma di Fini, naturalmente.

È colpa di Fini, ovviamente, ad avviso di quei gran geni che scrivono su Libero e su Il Giornale.

E c’è pure chi sostiene che i coglioni stiano solo a sinistra.

Anonimo ha detto...

Qualcuno che non sia fazioso, può autorevolmente ribattere a uno qualsiasi dei punti enunciati nel post sopra?
Se, onestamente, non si può, non sarebbe l'ora che anche a destra si cominciasse a ragionare INDIPENDENTEMENTE dal capo (Berlusconi) e, ancora peggio, dai vari "berluschini" locali (non importa fare nomi, li conoscono tutti....)?
Per F.B. : Ma sei davvero soddisfatto di questo governo? E' quello che ti aspettavi? Ha risolto UN solo problema, nonostante la stragrande maggioranza che ha? E allora, se come credo non lo sei, non è giusto che chi ha co-fondato il PDL possa legittimamente essere in disaccordo con questa egemonia leghista nel governo?
Amici miei, se continuiamo così, tutti contro tutti, non se ne esce.
Un saluto.

Alessandro Cialdi

Anonimo ha detto...

E c’è pure chi sostiene che i coglioni stiano solo a sinistra.

no i coglioni a sinistra non ci sono.
A sinistra c'è la vera P3 o 4 fatta di:
1. toghe rosse
2. pubblica amministrazione rossa
3. sanità rossa
4. università rossa
5. esercito rosso
6. finanza, polizia, carabinieri rossi
7. finanza rossa (caracciolo, debenedetti, e parenti di casa)
8. giornalisti (90%) rossi
9. e il resto del rosso, pomodori compresi, fuorché la faccia.
Peccato che non avete ancora capito, voi rossi, che alla gente gli avete rotto. E la gente ve l'ha detto:
1. con le politiche
2. con le amministrative.
Peccato che Fini si sia messo a sparare in casa, dando a quel coglione di Bersani (Crozza, dei vostri, lo rappresenta molto bene con il coro greco alla 7)il motivo per cagare sentenze inutili.
E a Di Pietro la voglia di far credere di essere laureato davvero...
Questa è l'Italia reale, altro che.

Anonimo ha detto...

Nuovi scenari politici:
Fini a destra
Berlusconi... addestra

Anonimo ha detto...

Sig. Cialdi,premetto che la stimo come persona e come consigliere ma non il partito che rappresenta che non ha proprio nessuna morale da insegnare a nessuno.Detto questo le dico che no,non sono contento di questo governo e del suo operato ma ritengo al tempo stesso che questo sia quanto di meglio si potesse avere viste le alternative.Tutte le leggi e le manovre sono perfettibili e mai nessuna metterà tutti d'accordo,specialmente alla luce della crisi economica. Le ricordo comunque che non sta parlando con un berlusconiano ma con un (ex) finiano che è rimasto molto deluso dal comportamento di quello che riteneva il miglior politico italiano attuale. A poco valgono le giustificazioni addotte dalle varie correnti(siamo diventati delle correnti,bella carriera!),è chiaro a tutti che sono tutte manovre per avere più potere. Detto ciò,è giusto che Fini dica ciò che pensa ma lei crede che lo abbia fatto nel modo giusto e veramente per migliorare la politica nel Pdl? Io no. Riguardo alle affermazioni a cui controbattere le dico che Fini non ha colpe dirette su quello scritto ma ,come ho scritto in altri post,quando gli indagati erano i suoi non li ha fatti dimettere(anzi) e quando l'intercettato era lui ha attaccato duramente l'uso delle intercettazioni,e quando è stato attaccato dai giornali(il giornale) non ha difeso la libertà di stampa sempre e comunque ma ha chiesto la testa di Feltri. Ma non le sembra Cialdi che il mio (ex)idolo politico sia diventato uguale a Di Pietro? Comunque qualsiasi cosa venga detta a difesa di Fini io alle prossime elezioni non avrò più,per la prima volta,il mio modello di riferimento.Spero comunque che queste situazioni non interferiscano sul lavoro fatto fino ad oggi dall'opposizione quarratina e che nel 2012 non ci ritroviamo il Mazzanti sindaco,questa sì sarebbe una vera sciagura! F.B.