Se ben ricordate, poco più di un mese fa, durante un Consiglio Comunale dedicato all’acqua, il Presidente di Publiacqua, Erasmo D’Angelis, aveva tessuto l’elogio dell’acqua distribuita dalla sua compartecipata: «Bevete tranquillamente dal rubinetto. La nostra acqua è analizzata tutti i giorni e presenta la massima garanzia di salubrità». Anzi, anche a Quarrata c’è addirittura il… rubinetto ecologico aperto a tutti per l’attingimento pubblico.
Si sta freschi a dare retta a questi caporioni. E si sta freschi a star dietro alle fantasie amministrative della Sabrina – come sostenne e sostiene il Bracalino, ex-Assessore delle giunte Marini. Se va bene, i nostri amministratori ci ammazzano con i furani delle macchine, le diossine dell’inceneritore di Montale e l’acquaccia di Publiacqua che però è migliore di quella altissima, purissima, levissima di Messner.
Del problema del bacino del Falchereto ne abbiamo parlato ieri, mentre il primo a portarlo all’attenzione della gente è stato Andrea Balli sul suo blog.
Ma quanto a cura dei nostri amabili amministratori nel pensare alla nostra salute e integrità fisica, è il caso di ritornare anche sul problema degli argini dei fiumi: proprio quelli su cui l’illuminato e cristallino Assessore Gaggioli promise (ci sono ancora i giornali dell’epoca, non facciamo i furbi, Gaggy!) di fare un tour insieme a Bianchi: tour poi sùbito smentito quando Gaggioli si accorse che forse alcuni dei suoi compagni di partito potevano aver costruito abusivamente lungo gli argini stessi (e non facciamo i furbi, Gaggy, perché ci sono le prove!).
Ecco cosa ha scritto Massimo Bianchi (An-Pdl) in un suo comunicato-stampa comparso sul Tirreno di oggi 15 luglio, dopo la notizia che i lavori sugli argini dei fiumi saranno effettuati:
«Noto con piacere che qualcosa si sta muovendo; prendo atto ed auspico che la sinergia di forza tra i vari enti possa mettere in sicurezza quanto prima i tratti più a rischio dell’Ombrone. Doveroso inoltre attivarsi e monitorare le varie situazioni dei cittadini i quali hanno subito danni e a quali le istituzioni devono fornire, con i fatti, il proprio supporto.
Ho letto l’intervento del consigliere regionale Udc Marco Carraresi, in larga parte condivisibile con spunti che invitano a riflettere.
Ho però sempre fatto presente un aspetto al quale non ho mai ricevuto risposta alcuna, cioè quello delle verifiche e dei controlli: insisto che deve essere effettuata da parte della Polizia Provinciale una verifica a tappeto e non a macchia di leopardo degli argini; il che significa partire dalla Caserana ed arrivare fino a Pistoia per accertare che non vi siano illeciti sugli argini da parte di privati e per appurare se eventuali concessioni edilizie o interventi in seno agli argini stessi siano stati rispettati alla perfezione e che non abbiano recato violenze tali da indebolirli o averne resa difficile la manutenzione.
Mi sembra che su questo si preferisca voltarsi dall’altra parte; spero di sbagliarmi e mi auguro, confidando fortemente nella Giustizia, che di fronte ad eventuali responsabilità siano presi i dovuti provvedimenti finalizzati a ribadire che la legge è uguale per tutti e che di fronte ad essa non vi è differenza tra deboli e potenti».
***
Conosciamo tutti Massimo Bianchi, un uomo limpido, un idealista. Vorremmo credere anche noi che la legge sia uguale per tutti, ma se così è perché il mistico Gaggy si rifiuta di fare una bella passeggiata sugli argini?In fondo è un perfetto ecologista anche lui, visto che avalla una spesa Piuss di 3 milioni e 700mila euro per una pista ciclabile da Quarrata a Tavola di Prato…
Che ne dite?
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