Stamattina, 3 luglio, dati il caldo e l’umidità dell’aria, solo una stoccata – o forse una toccata e fuga al Signor Mazzanti, eccellentissimo Vicesindaco e Assessore all’ambiente, di cui, per la verità, non sembra molto preoccuparsi…
Ecco Cencio che dice male di Straccio. Sulle colline la gente riempie le stradette solitarie di materiali inerti e inquinanti? È – dice il nostro solerte e impegnato difensore – perché c’è maleducazione o disinformazione.
Gli vogliamo ricordare, allora, che tutto il mondo è paese. A cominciare da casa sua. E da quell’ufficio dell’ambiente di cui mostriamo, per la quarta o quinta volta, la discarica che esso stesso lasciò che crescesse in virtù e saggezza per più di un anno. È – per chi non lo ricorda – la discarica abusiva presso la nuova sede della CRI di Quarrata, zona degli ex-macelli. È solo che se le discariche le fanno gli uffici comunali, nessuno dice nulla; se le fanno i cittadini, allo stress per colpa di un Cis che viene-nonviene-nonsisà, allora è maleducazione o disinformazione. I funzionari possono e la gente, invece, paga le multe, se beccata in flagrante. E hai voglia di dire: questa amministrazione è peggio di quella borbonica.
Nessuno, dinanzi alla discarica della CRI, ha fatto o detto nulla; neppure l’eccellentissimo ex-Segretario Generale Aronica, che pur si vantava di essere il garante del rispetto delle norme – mentre era forse solo il garante delle sue sigarette e delle sue interminabili navigate in Internet.
Lo stesso dicasi per l’invasione delle zanzare.
«Ma che colpa ne ha, il Mazzanti, dell’invasione delle tigri?», ci potrebbero obiettare i suoi seguaci di partito.
La risposta, come del resto la logica, è semplice: quella di spendere e far spendere alla sua Sindaca milioni di euro in piste ciclabili, balene e altre cazzate, senza convogliarli in opere pubbliche di necessità basilare, come le fognature, le fosse e i depuratori.
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