Mercoledì prossimo la Signora Sabrina prenderà – come si suol quasi dire – tre piccioni con una fava: in primo luogo intitolerà il giardino della palazzina Lenzi «Slargo vittime della strada»; in secondo pannellerà tutta piazza Risorgimento con le assurde proposte del Piuss, e spiegherà alla gente perché si devono spendere 40 miliardi delle vecchie lire nel famoso chilometro-quadro che comprende solo e unicamente il centro, mentre altrove il Comune fa acqua, per non dire schifo, dalle pendici del Montalbano fino alla piana; infine farà festa e baccanale con la «Clacson Street Band», appositamente chiamata per suonare tamburi, coperchi e i piatti, e imbambolare chi si lascia prendere per il naso dalla Sindaca che ha difeso un suo consigliere che aveva approfittato dell’alluvione per farsi i cosiddetti affari suoi. Si ricordi anche che questa Sindaca è trincerata nel suo palazzo dal quale non esce mai, quasi come un Dracula nella sua cassa: che Sindaca dei Quarratini è, dunque?
Tre piccioni con una fava, si diceva. Con una iniziativa multipla di dubbissimo gusto, occorre dire: perché, cittadini, unire le vittime della strada con una band che rumoreggia e sollazza la piazza, non è – crediamo – il modo migliore per essere seri, dato che anche la forma (di cui la Sindaca è perlopiù priva e digiuna) è sostanza.
Che squallore! Ma non è solo questo che volevamo mettere in risalto. Dato che “la peggio Sindaca di Quarrata”, sul suo blog, si era divertita a filosofare citando la democrazia ateniese attraverso le parole di Pericle, difensore di quella sua pseudissima democrazia, le vogliamo raccontare anche come andò a finire quella democrazia che a lei piace, per invitarla a tornare a fare la medica di base e a lasciare la storia a chi se ne intende davvero e non la cita a… hot dog.
Pericle, che la Sabrina sembra amare, non solo rubò e sperperò il tesoro della Lega di Delo per abbellire Atene facendosi i cavoli propri (l’Acropoli è infatti il risultato di un ladrocinio, non di una scelta politica onesta), come lei sta facendo con il chilometro-quadro di Quarrata: ma, in nome della democrazia che la Sabrina accosta al suo governo PD, attaccò Sparta per non dover rendere ragione del ladrocinio ai suoi alleati: se ha dubbi, la Sabrina si legga bene anche l’episodio dell’incontro del giovane Alcibiade con Pericle, riportàtoci da Cornelio Nepote. Quel grand’uomo democratico morì di peste durante la prima fase della guerra e, alla fine, Atene fu sopraffatta.
La città ebbe l’Acropoli, come Quarrata avrà il suo chilometro-quadro di balene assurde e piste ciclabili: ma arrivarono anche le guarnigioni spartane e i 30 tiranni; e tutto il resto come frutto di quella pseudissima democrazia. Se la ristudi bene, la storia, la Signora Sabrina, prima di scrivere a sproposito.
E mentre le guarnigioni spartane disfacevano le mura cittadine e confiscavano la flotta ateniese, eccetto 12 triremi; mentre interravano i porti del Pireo e del Falero, mettendo in ginocchio Atene; orchestre di suonatori di flauti – le allora «Clacson Street Band» – suonavano e tenevano allegri i cittadini che andavano verso il baratro della fame, delle spese e delle tasse di guerra. La Sabrina può leggere Senofonte, a questo proposito.
È simile a questo lo scenario che la Sabrina prospetta ai Quarratini, che fino a settembre potranno vedere, sui cartelloni di piazza, le sconcezze delle spese inutili che dovranno essere salatamente pagate.
Perché né la Regione né il suo personale amico Presidente Rossi regalano niente a nessuno: e i soldi che ci daranno sono soldi nostri e che comunque saremo chiamati a rimettere in termini di tasse regionali e locali. Sotto capestro, dunque.
Ma avesse voluto il cielo che si fossero progettate strade, acquedotti, fognature: e non cazzate di balene e piste inutili!
Ma evidentemente il comprendonio della Signora Sabrina funziona – come ebbe a dire l’ex-Assessore Bracali quando Montemagno si ribellò dopo l’ennesimo no alla riasfaltatura della sua strada – con molta «fantasia per il futuro» e molto poco realismo pragmatico.
Sì: con troppa fantasia, diciamo noi. E tanti debiti che cadranno anche sul groppone di Bracali. E dopo aver creato disagi a guai a non finire a lui, ma purtroppo anche a tutti i Quarratini che vivono – se così si può dire – fuori delle mura del chilometro-quadro.
Non lo diciamo solo noi Pdl. Lo dicono anche l’Udc, CittàPerTe e perfino l’Idv, che pure ha mandato la Sabrina al potere.
Quelli che tacciono e acconsentono, li conoscono molto bene Musumeci e Mauro…
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