lunedì 3 maggio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: BUGIE DELLA PIÙ BELL’ACQUA






















Lunedì 10 Maggio ore 21 nella sala consiliare del Comune di Quarrata si terrà l’atteso Consiglio Comunale aperto su “Approvvigionamento idrico del Comune di Quarrata e qualità dell’acqua potabile nelle frazioni della piana del Comune”.
I cittadini potranno formulare domande ai responsabili e/o tecnici di Publiacqua invitati all’incontro dopo che il consiglio comunale ha approvato una mozione presentata da Gabriele Pratesi (CittàPerTe) e Massimo Bianchi (An) emendata anche da buona parte del Pd e da Sinistra e Libertà.
In preparazione all’incontro il Comitato di Olmi e Legambiente (Circolo di Agliana-Quarrata) hanno redatto il documento “Qualità acqua potabile, come informare tutti i cittadini” contenente istruzioni dettagliate e utili consigli.

Si legge questo su un post del blog di Andrea Balli (30 aprile scorso) dal titolo: Tutta le verità sull’acqua che beviamo: lunedì 10 maggio consiglio comunale aperto con Publiacqua. La proposta di Legambiente.
Ma bisogna essere candidi per poter credere che Publiacqua venga a un consiglio aperto a raccontare tutta la verità.
Già a non dire la verità, in prima linea, c’è stata la peggio Sindaca di Quarrata, che, durante i lavori del Consiglio in cui fu varata l’iniziativa, scappò/non-scappò di sala, ma fece chiaramente intendere (e non poteva essere diversamente, data la sua anima ‘affaristica’) non solo di non essere d’accordo, ma di essere addirittura favorevole a privatizzare a oltranza. In secondo luogo non sarà forse neppure presente perché in tutt’altre faccende affaccendata – dato che la Sabrina ha da far tutto fuorché il Sindaco…
I cittadini vadano al Consiglio. Far vedere la propria presenza e il proprio interesse è sempre positivo: ma si rendano anche conto che, dalle privatizzazioni in poi, in questo nostro sciagurato Paese dove tutto grida efficienza, ma niente lo è davvero, è invalso un uso pericoloso, quello di guadagnare e lucrare a spese del cittadino, asino da soma e pecora da tosare.
E siamo convinti che, per buttar giù le compartecipate – così care da sempre alla sinistra da Prodi-D’Alema in poi –, ci vorrebbero le cannonate degli alleati che risbarcano in Sicilia e a Salerno e ripercorrono l’ascesa verso il Nord come 60 anni fa, vero Sabrina?

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