venerdì 28 maggio 2010
UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: GIUNTE LOGICHE E GIUNTE ACCATTONE
L’Amministrazione Comunale ha approvato il progetto presentato dalla ditta A.C.G. Italia di Pescia che prevede la concessione in comodato gratuito di un mezzo di trasporto per le persone svantaggiate.
Scaduta la convenzione che il Comune aveva dal 2005 con la ditta M.G.G. Italia, sarà la A.C.G. Italia di Fabrizio Scannerini, a concedere per quattro anni, rinnovabili, un nuovo automezzo a disposizione di cittadini, anziani e disabili.
Il veicolo sarà attrezzato appositamente per trasportare le persone, che, dopo la valutazione dell’assistente sociale, saranno accompagnate nei loro spostamenti, cercando di soddisfare così tutte le loro esigenze di mobilità sia per necessità primarie che ludiche: andare a fare visite sanitarie, raggiungere uffici pubblici o semplicemente recarsi a trovare un amico, prevenendo così anche i fenomeni di isolamento e solitudine.
L’auto, dotata anche di un elevatore per le sedie a rotelle, sarà messa a disposizione delle due associazioni di volontariato presenti sul territorio, Croce Rossa Italiana e Misericordia, che svolgeranno il servizio di accompagnamento degli utenti.
«Si tratta di una felice opportunità in un momento di estrema difficoltà economica per i Comuni – sottolinea l’Assessore alle Politiche Sociali Vincenzo Mauro (nella foto di L. Catalano presa dal blog di Andrea Balli). La manovra che il governo si appresta a varare, sottraendo in due anni 13 miliardi di euro a Regioni e Comuni, avrà come effetto il taglio netto di alcuni servizi alla persona e una riduzione generalizzata di altri in termini di quantità e qualità. Pertanto, le collaborazioni con il privato in futuro rischiano di trasformarsi da felici e virtuose opportunità in vere e proprie necessità».
«Nella fattispecie, la messa a disposizione di un mezzo, con il contributo di privati che acquistano quote di pubblicità, nell’ampliare l’offerta di mobilità per quei cittadini che non sono autonomi negli spostamenti – conclude l’assessore Mauro – concorre non poco alla valorizzazione della dignità della persona, che si esplica appunto anche mediante l’esercizio del diritto a una maggiore libertà di movimento. Colgo l’occasione per ringraziare a nome dell’Amministrazione Comunale tutte quelle ditte che con la pubblicità contribuiscono a fornire un servizio essenziale per tutta la comunità».
Questo il comunicato-stampa del Comune, come pubblicato da Andrea Balli sul suo blog.
E ora proviamo a leggere le dichiarazioni di Vincenzo Mauro, sotto un altro punto di vista: confrontiamo le sue filosofiche lamentele e le sue cocenti lacrime contro il governo assassino che strangola i poveri comuni del risparmio e della razionalizzazione della spesa pubblica, con il suo – di Mauro e Giunta SS(G) – mirabile progetto di pista ciclabile da 3 milioni di euro per permettere a massimo 50 ciclisti di andare, su e giù Casale-e-Baco, da Folonica a Tavola di Prato. E cerchiamo di vederne le stridenti, illogiche contraddizioni.
Poi facciamo un’altra considerazione sulla logicità di questa Giunta: analizziamo il comportamento di essa in relazione alla sorveglianza dello stato di salute dell’erba del grande stadio Raciti. Il Comune, in quel caso, spende diverse migliaia di euro all’anno per pagare un tecnico privato che deve semplicemente passeggiare per il campo e vedere se l’erba ha bisogno di una pettinata o di un antibiotico.
Detto questo: non vi sembra che le parole di Mauro e l’atteggiamento della Giunta siano una palese contraddizione in termini? Per risparmiare tutti quei soldi per l’erba, non basterebbe solo affidare a un vivaista la sorveglianza dello stadio Raciti, permettendo alla ditta di buona volontà di farsi pubblicità gratis all’interno del campo sportivo?
Ma siamo alle solite: quando interessa, si fa tutto; quando non interessa, non si fa niente.
Anzi, no: si fa demagogia contro il governo. Fa comodo e dà fumo negli occhi – specie se a farlo è una Giunta accattona.
E dei cittadini, chi se ne frega, vero Vincenzo?
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
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