domenica 28 novembre 2010

IL PUNTO (NELLE TENEBRE)


47. CHIARISSIMI PROF ILLUMINATI & GENTE AL BUIO
Domenica 28 novembre 2010

Stamattina Zetti della Nazione ci parla della sicurezza un po’ dappertutto e sulle strade. E parte la campagna per combattere le numerose morti che hanno segnato la nostra provincia negli ultimi mesi – morti di cui a Quarrata è toccata la sua parte.
Leggiamo e riflettiamo pure noi perché, per quanto molti non lo credano, possediamo ancora qualche neurone che può funzionare.
E vediamo sùbito che si parla anche della sicurezza su viale Europa, specie nel tratto peggiore – come si legge. E il tratto peggiore, guarda caso, è definito proprio quello che da Casalguidi va verso il regno della Sabrina e la sua reggia, La Màgia.
Sappiamo bene che la strada è provinciale e che gli interventi su di essa quantomeno dovrebbero essere concertati fra Comune e Provincia. Ma dinanzi alle parole di un lettore che individua sùbito il bug della questione, che cosa possiamo dire?

«Viale Europa, tratto Casalguidi-Quarrata, basta vedere il numero delle sagome nere, a testimonianza di incidenti mortali — ci scrive Franco Pieri — per capirne la pericolosità. E’ una strada stretta da sempre per il traffico che convoglia e soprattutto buia nel suo tratto più pericoloso, da Santonuovo a Quarrata. E’ aumentato anche il traffico del tratto rotonda Ponte Stella-Viale Europa Casalguidi, soprattutto di mezzi pesanti». Pieri suggerisce in entrambi i casi più illuminazione e la realizzazione di una pista ciclabile, oltre naturalmente, ad una maggiore attenzione ai limiti di velocità.

Allora, tutto è chiaro, no? Ma vallo a far capire, che forse ci vogliono molti più punti luce lungo le strade di Quarrata, a certi illuminati prof di filosofia che pensano – tutti avvolti nei loro panni teorico-intellettuali da cinici, vivendo, barba lunga, a pane e cacio e con la candela in mano – che una lampada in più non può danneggiare il mondo, ma se mai può salvare una vita.
Vincenzo Mauro – ossessionato dalle nostre bloggate di fango, ma salvatore dell’umanità – è convinto che non si debba accendere un lampione in più – e lo ha ripetuto decine di volte, da tutte le parti, quando gliene è capitata l’occasione.
Perfino Manetti di Legambiente e Comitato cittadini Olmi-Vignole ha suggerito di sistemare lampioni-led a basso consumo e impatto zero, ma il chiarissimo prof – ben sostenuto peraltro dalla sua amministrazione – non si è per niente pronunciato, se non in senso negativo, perché forse aspetta il definitivo cenno del capo della sua autorevole padrona della democrazia.
Solo che Lei preferisce spendere 30mila euro per un libro sulla fontana di Buren, piuttosto che decidere di inquinare con un lampione.
Salvo poi far l’inchino, alla Màgia, alle delegazioni cinesi che vengono a guardare – e magari a copiare – i modelli made-quarratini, pur sapendo (lo sanno anche le farfalle di Dinard) che i veri inquinatori del mondo non sono i lampioni di Quarrata, ma i milioni di tonnellate di carbon fossile che la caotica, scriteriata e deregolata industrializzazione del titano dell’ex-comunismo, brucia ogni giorno proprio per schiacciare, senza mezzi termini, la nostra irrilevante e ridicola economia, che al confronto è poco più di una caccola secca.

Alla faccia degli ecologisti, compagno Vincenzo!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

Nessun commento: