lunedì 31 maggio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: UNA GIUNTA CHE DIFENDE L’AMBIENTE


















In questi giorni abbiamo battuto il chiodo dell’arredo urbano: erbacce alle porte di Quarrata. La Nazione ha battuto quello delle infrastrutture: strade da vero schifo. Zampini picchiava su via Galigana e Ciottoli, vicecoordinatore del PDL, ha perfino fatto le misurazioni delle buche: una era di ben 16 centimetri di profondità.
Ieri – 30 maggio – La Nazione parlava di discariche a cielo aperto in via Boschetti e Campano, l’area delle bellissime colline (come di ce la Sabrina) che dovrebbe essere tutelatissima per la vicinanza con la Màgia. In realtà nessuno se ne interessa, perché l’ambiente, alla fine, non interessa a nessuno, a iniziare dal CIS che ci passa ogni giorno, ma che lascia tutto com’è.
Oggi torniamo un passo indietro, a una serie di foto che abbiamo scattato non più di un mese fa in una giornata di pioggia sul piazzale che sta dietro all’Istituto d’Arte, ma all’ingresso della città.
Guardate le foto e cercate di rendervi conto di cosa può essere questa zona in pieno degrado.
Al tempo stesso domandatevi come sia possibile che un’amministrazione che si definisce attenta a tutto, che è padrona di una villa medicea, che invita i bambini a nascere a Quarrata, terra del bengòdi e della felicità, possa lasciare – dopo più di una segnalazione e svariate proteste (anche se la Sabrina dirà, secondo il suo stile, di non avere ricevuto alcuna comunicazione, come rispose a un abitante di Santonuovo tempo fa sul problema dell’acqua) – domandatevi come sia possibile che un’amministrazione non si faccia carico di chiudere, come dovuto, una fogna a cielo aperto.
A 20 metri dalla scuola, quello che vedete nel cerchio giallo è lo scarico dei liquami della palestra polifunzionale. E come puzza!
Questa è roba del Comune e non di un cittadino privato.
Ma se fosse stata di un cittadino privato, credete che non sarebbero intervenuti con cattiveria gli uffici comunali per sanzionare l’irregolarità?
Eppure: qui cacca a cielo aperto e cacca anche al depuratore di via Galigana. E chissà da quante altre parti proprio nei beni comunali. Mentre la Giunta sale sul podio di marmo e si autoeleva un monumento alla sua perfetta operatività, rispettosa di tutto e di tutti, accusandoci di spargere (come dichiarò alla stampa Mauro, l’Assessore all’ambiente) bloggate di fango.
La legge – come andiamo ripetendo da molto – non è davvero uguale per tutti.

Vergogna, Giunta della legalità!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

domenica 30 maggio 2010

IL PUNTO






















22. IMAM E TERRORISMO – LA MANOVRA DELLA DISCORDIA – GIUSTIZIA DOPO 17 ANNI – BERGHEM E NON PIÙ BERGAMO – PONTE A CINGHIA TIRATA – FOLLIA I-PAD – INCENERITORE SICURO: SÌ, NO, NON SI SA…
Domenica 30 maggio 2010

Maroni sarà ferreo: rispedirà l’imam terrorista a casa sua. E fa bene. Abu Imad è destinato a far testo, d’ora innanzi. D’altronde è l’ora che le ondate musulmane di terroristi la smettano di scambiare l’Italia per la terra che accoglie tutti a braccia aperte e lascia fare a tutti quello che vogliono. Un punto a vantaggio di Maroni.
La «manovra della discordia» continua a lasciare perplessi. I 24 miliardi di euro previsti hanno fatto ondeggiare anche la solida maggioranza. La politica ha sempre un limite: quello di basarsi sui compromessi. Il risultato è sempre un problema: specie per la gente comune, che è l’unica a pagare davvero i costi di tutto. Se è vero quello che si legge – che cioè sono stati ammorbiditi i tagli a Magistrati, Corte dei Conti, Consiglio di Stato e Avvocati dello Stato – provate a immaginare diversamente da chi pensa che sono loro i veri padroni della nostra Repubblica basata sul lavoro: ma crediamo che sarà molto difficile.
Il caso Claps va verso una conclusione? Sembra. E tuttavia c’è da porsi una domanda tragica: che razza di giustizia è una giustizia che giunge dopo 17 anni? Lo abbiamo scritto e lo ripeteremo all’infinito: una riforma necessaria, in questo Paese, è quella della Giustizia. Troppa autonomia ai magistrati; troppi privilegi, troppa discrezionalità e troppa arroganza impunite in molti di loro. Non è vero che la legge è uguale per tutti e non è vero neppure quello che si scrive oggi nelle aule giudiziarie, che cioè la giustizia è amministrata in nome del popolo italiano. Sono solo parole che non cambiano una sostanza profondamente deludente e sostanzialmente immorale.
Berghem al posto di Bergamo. Si chiamerà così la città di Bossi? Alleati o non alleati di governo, certe soluzioni ispirate dalla Lega non sembrano assolutamente compatibili con le idee leghiste di altro àmbito: pronti alla globalizzazione dell’economia, favorevoli all’euro, ecco che i più estremisti ripropongono i nomi della lingua locale e del più crudo dialetto. Non si capisce perché, allora, certe menti non partoriscano anche l’idea di rinunciare all’euro per tornare allo scudo come moneta. Sarebbero almeno più coerenti.
E a proposito dell’euro, guardate due comportamenti contrastanti di questi ultimi giorni. Dinanzi a una crisi e a una richiesta di sacrifici senza precedenti, da una parte gli italiani non faranno il ponte del 2 giugno per risparmiare (si prevede), mentre dall’altra intere folle sono rimaste in piedi una notte intera per accaparrarsi l’I-Pad, ultimo gioiellino di casa Apple. È sempre la stessa risposta di chi vive una realtà dissociante: da una parte la massima prudenza e dall’altra il chiedersi – non del tutto senza ragione, purtroppo – se valga la pena darsi tanto da fare, sacrificarsi tanto per poi essere vittime dei soliti rastrellatori di soldi, che non pensano mai ai bisogni della gente e passano anni a sbranarsi e a riscuotere senza muovere un dito.
Ma la situazione più grave la viviamo con l’inceneritore di Montale. Basterà leggere Il Tirreno – apertura e taglio di centro – per rendercene conto. Da una parte si inneggia alla sicurezza dell’impianto più discusso d’Italia e, sùbito sotto, la dottoressa Gentilini smentisce tutte le strombazzate rassicuranti di politici e amministratori del CIS.
Se ci fosse Gramsci, direbbe che la letteratura difensiva dell’inceneritore sin qui assomiglia a quel romanzo di edificazione cristiana che sono i Promessi sposi: una emerita prise de cul per rassicurare i diseredati e tenerli buoni. Insomma una farsa per i citrulli.
A chi credere? Ai politici invischiati negli interessi economici o a una persona come la Gentilini che, oltre che parlare con cognizione di causa, ha fatto, della sua professione medica, un’arma per combattere qualsiasi mistificazione?
Sarebbe interessante porre questo stesso quesito al nostro Sindaco-Medico, ma in un dibattito pubblico dinanzi alla gente e non dalle stanze della sua superprotetta segreteria politica.
Su questo problema, infine, un bravo sincero va ad Alessandro Romiti, grande provocatore con la sua idea di portare polli morti al dibattito-show di Agliana: una provocazione alla quale nessuno ha risposto forse perché la verità non può essere negata quando è evidente come il sole.

Buona domenica a tutti.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

sabato 29 maggio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: UNA GIUNTA ‘AMENA’






















Il più delle volte – va detto – la Giunta SS(G) è irritante: arrogante, musona, scostante, rozza (si pensi alle fini parole di Gaggioli rivolte all’opposizione), offensiva (si pensi alla estrema difesa di Magazzini da parte della Sabrina), autoreferenziale, egocentrica fino a giungere all’egotismo.
Altre volte – anche questo va detto – è patetica fino a sfociare nell’ameno, nel grottesco, nel divertente, nell’improbabile, nel gustoso da macchietta: si pensi a quando la Signora Giovannetti, fresca fresca di nomina, si presentò in Consiglio e dichiarò che lei, lì, non c’era come donna politica, ma come donna tecnica – e potrebbe essere vero se si pensa che la Sabrina l’ha scelta con perfetta tecnica veterocomunista per levarsi di torno (dai coglioni, direbbe Gaggioli) un altro vetero come il Burchietti. Da questo punto di vista noi consiglieremmo vivamente, a tutti gli aficionados delle sinistre sabriniane, di godersi un bel film Il sole ingannatore (titolo in russo Utomlyonnye solntsem), pellicola del 1994 diretta da Nikita Mikhalkov, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al 47° Festival di Cannes e dell'Oscar al miglior film straniero; un film – come dice la didascalia – per quelli che sono stati bruciati dal sole della Rivoluzione.
Se questa Giunta fosse a Livorno, sai tu che ampia materia di interventi per il nostro inimitabile Vernacoliere!
Oggi ne parliamo come di Giunta amena, tanto per sdrammatizzarne un po’ l’estrema povertà spirituale e mentale. E la prendiamo sotto due aspetti particolari: la scelta dei rappresentanti nel comitato della partecipazione e il taglio dell’erba che sembra echeggiare il titolo di un romanzo dimenticato di Cassola, Il taglio del bosco.
Con la nomina dei tre, siamo nell’àmbito della falsa fanta-democrazia della Sabrina. Una volta spesi 19mila euro – concessi da Fragai della Regione – per stilare uno statuto di pochi articoli che non danno alcun potere a chi vuole partecipare, come ricorderete SS(G) ebbe la firma di avallo delle sue amate associazioni.
Venerdì prossimo il Consiglio Comunale di Quarrata, esautorato e sommerso ancora una volta da organi esterni (sempre le associazioni) pilotati dalla peggio Sindaca di Quarrata, si vedrà imporre i «graditi al sistema». E qui la prima amenità: la repubblica di banana accoglierà i deputati ad esprimere i pareri inutili e le osservazioni di cui non si terrà conto.
L’altra amenità riguarda lo stato delle strade di Quarrata.
Si lamentano in via del Casone – dove un tir andò fuori strada – del fatto che l’erba è alta un metro e c’è pericolo per la circolazione. Gli abitanti del luogo non hanno visto cosa non c’è a Lucciano o a Montamagno e da chissà quante altre parti del nostro territorio.
Ma il buon Mazzanti è subitissimo pronto: l’erba sarà decapitata il 7 giugno, quando è diventata adulta e maggiorenne e non potrà lamentarsi di essere maltrattata come i minori dell’asilo. Leggete Il Tirreno di oggi, 29 maggio.
Obiettivamente noi credevamo che l’erba andasse tagliata quando dava noia ed era pericolosa e non dopo che si fosse sposata e avesse messo su famiglia!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

venerdì 28 maggio 2010

«GENERAZIONE ITALIA» A QUARRATA











Anche a Quarrata è nato il movimento «Generazione Italia», area politico-culturale che fa riferimento al Presidente della Camera, Gianfranco Fini.
Presidente del movimento è stata eletta Sara Tofani, vicepresidente Luca Lo Iacono e tesoriere Alfiero Sali.
Al movimento, oltre che ad un nutrito numero di semplici cittadini, hanno aderito tre dei cinque consiglieri comunali locali del Pdl: Massimo Bianchi, Mario Niccolai e Maurizio Ciottoli, e la quasi totale ex dirigenza quarratina di Alleanza Nazionale.
Dal neonato movimento ci tengono ad assicurare che non si tratta di una corrente interna al Pdl, ma di un’area culturale che ha come obiettivo quello di elaborare buone idee per avere una “buona politica” e rafforzare l’azione politica sul territorio finalizzata ad una valida alternativa di governo della città puntando sul merito, alle tematiche ambientali, alle esigenze degli operai e dei pensionati, alla razionalizzazione della spesa pubblica e al rilancio dell’indotto produttivo della “città del mobile”.

Cliccare sull'immagine per ingrandirla.

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: GIUNTE LOGICHE E GIUNTE ACCATTONE






















L’Amministrazione Comunale ha approvato il progetto presentato dalla ditta A.C.G. Italia di Pescia che prevede la concessione in comodato gratuito di un mezzo di trasporto per le persone svantaggiate.
Scaduta la convenzione che il Comune aveva dal 2005 con la ditta M.G.G. Italia, sarà la A.C.G. Italia di Fabrizio Scannerini, a concedere per quattro anni, rinnovabili, un nuovo automezzo a disposizione di cittadini, anziani e disabili.
Il veicolo sarà attrezzato appositamente per trasportare le persone, che, dopo la valutazione dell’assistente sociale, saranno accompagnate nei loro spostamenti, cercando di soddisfare così tutte le loro esigenze di mobilità sia per necessità primarie che ludiche: andare a fare visite sanitarie, raggiungere uffici pubblici o semplicemente recarsi a trovare un amico, prevenendo così anche i fenomeni di isolamento e solitudine.
L’auto, dotata anche di un elevatore per le sedie a rotelle, sarà messa a disposizione delle due associazioni di volontariato presenti sul territorio, Croce Rossa Italiana e Misericordia, che svolgeranno il servizio di accompagnamento degli utenti.
«Si tratta di una felice opportunità in un momento di estrema difficoltà economica per i Comuni – sottolinea l’Assessore alle Politiche Sociali Vincenzo Mauro (nella foto di L. Catalano presa dal blog di Andrea Balli). La manovra che il governo si appresta a varare, sottraendo in due anni 13 miliardi di euro a Regioni e Comuni, avrà come effetto il taglio netto di alcuni servizi alla persona e una riduzione generalizzata di altri in termini di quantità e qualità. Pertanto, le collaborazioni con il privato in futuro rischiano di trasformarsi da felici e virtuose opportunità in vere e proprie necessità».
«Nella fattispecie, la messa a disposizione di un mezzo, con il contributo di privati che acquistano quote di pubblicità, nell’ampliare l’offerta di mobilità per quei cittadini che non sono autonomi negli spostamenti – conclude l’assessore Mauro – concorre non poco alla valorizzazione della dignità della persona, che si esplica appunto anche mediante l’esercizio del diritto a una maggiore libertà di movimento. Colgo l’occasione per ringraziare a nome dell’Amministrazione Comunale tutte quelle ditte che con la pubblicità contribuiscono a fornire un servizio essenziale per tutta la comunità».

Questo il comunicato-stampa del Comune, come pubblicato da Andrea Balli sul suo blog.
E ora proviamo a leggere le dichiarazioni di Vincenzo Mauro, sotto un altro punto di vista: confrontiamo le sue filosofiche lamentele e le sue cocenti lacrime contro il governo assassino che strangola i poveri comuni del risparmio e della razionalizzazione della spesa pubblica, con il suo – di Mauro e Giunta SS(G) – mirabile progetto di pista ciclabile da 3 milioni di euro per permettere a massimo 50 ciclisti di andare, su e giù Casale-e-Baco, da Folonica a Tavola di Prato. E cerchiamo di vederne le stridenti, illogiche contraddizioni.
Poi facciamo un’altra considerazione sulla logicità di questa Giunta: analizziamo il comportamento di essa in relazione alla sorveglianza dello stato di salute dell’erba del grande stadio Raciti. Il Comune, in quel caso, spende diverse migliaia di euro all’anno per pagare un tecnico privato che deve semplicemente passeggiare per il campo e vedere se l’erba ha bisogno di una pettinata o di un antibiotico.
Detto questo: non vi sembra che le parole di Mauro e l’atteggiamento della Giunta siano una palese contraddizione in termini? Per risparmiare tutti quei soldi per l’erba, non basterebbe solo affidare a un vivaista la sorveglianza dello stadio Raciti, permettendo alla ditta di buona volontà di farsi pubblicità gratis all’interno del campo sportivo?
Ma siamo alle solite: quando interessa, si fa tutto; quando non interessa, non si fa niente.
Anzi, no: si fa demagogia contro il governo. Fa comodo e dà fumo negli occhi – specie se a farlo è una Giunta accattona.
E dei cittadini, chi se ne frega, vero Vincenzo?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

giovedì 27 maggio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: GIUNTA DEGLI SPRECHI






















Lo spazio che stamattina, 27 maggio, La Nazione dedica ai punti di vista di Maurizio Ciottoli, coordinatore vicario del PDL, è sufficiente per far capire alla gente cosa accada in casa della Giunta SS(G): sprechi, sperperi, megalomanie, progetti come scopo di vita e… servizi quasi zero per le necessità più elementari della gente, di quegli elettori che dei maxiprogetti della Sabrina fanno solo le spese in ogni senso.

Ciottoli denuncia una situazione di fatto a dir poco paradossale: il Comune di Quarrata, con appena 150 dipendenti (più o meno quelli che aveva al momento in cui Amadori cedette il testimone a Caramelli: 1975), ha più sedi del municipio di New York ed è – non ci vuole tanto a capirlo – più una immobiliare che una sede pubblica in cui si affrontano i problemi e si danno risposte ai bisogni della gente.
Sotto un certo punto di vista, il Comune di Quarrata può essere giustamente definito il palazzo che rende folli, definizione che Asterix il gallico dava al palazzo civico in un noto lungometraggio-cartoon anni 70.
Quel palazzo ha reso folli la Sabrina e la sua Giunta impegnata nel sociale: teatri, ville medicee (di cui loro sono padroni), poli tecnologici, Urp, Vigili Urbani, uffici tecnici, archivi decentrati e, insomma, d’ogni cosa un po’, per una città che, più che pensare alla spesa, dovrebbe darsi una regolata e tappare le buche di 16 centimetri presenti sulla strada: e non soltanto via Galigana, che è una sola di pochi chilometri in un reticolo di diverse centinaia di chilometri di strade rimaste se non all’epoca granducale almeno a quella degli anni 50, quando le auto non erano Suv e pick-up come oggi, ma semplicemente le Topolino e le Giardinette Fiat.
A chi si lamenta delle eccessive spese, la sinistra quarratina compatta risponde che alle amministrazioni serve fantasia perché devono superare il contingente e pensare al futuro radioso dei propri cittadini.
Se è così, allora è bene assi che inizino a pensarci sùbito a questo futuro, e spendano le milionate di euro, che ora buttano al vento, per preparare le strade di domai quando al posto delle supermacchine di oggi, le signore andranno a fare la spesa con i Tir.
Il resto, cara Giunta SS(G), sono tutte chiacchiere ed emerite stronzate (citazione da Edward di Pretty woman) che non fanno farina, ma solo fumo.
La vostra, così com’è, è sempre la Giunta delle buche e dei buchi: nelle tasche dei Quarratini, ovviamente.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

mercoledì 26 maggio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: DEMOCRAZIA & SQUALLORE


Leggete appena questa notiziola, apparentemente minimale, sulla cronaca del Tirreno.
Poi riflettete, per un istante, sul fantasma della democrazia: gli abitanti di una frazione di Quarrata che, per far vedere che esistono, sono costretti a raccogliere le firme da portare all’amministrazione di cui sono soggetti – ma più propriamente dovremmo dire sudditi.
Da anni SS(G) ha promesso interventi sul territorio, da anni questa stessa Giunta si disinteressa puntualmente dei problemi della frazione.
C’è quasi da pensare che le dimissioni di Burchietti siano state provvidenziali: hanno tolto dai piedi della Sabrina un ‘rompiscatole’ e hanno eliminato il problema-Montemagnio, al quale, per palliativo, è stata concessa una toppa di asfalto sulla via tanto chiacchierata e dissestata, all’inizio della salita, a Santonuovo, poco prima del bivio che porta al bacino per l’approvvigionamento idrico. Una toppa che comunque non risolve il problema dell’abbandono e dell’ignoranza dei bisogno della popolazione.
E quando dei cittadini sono costretti a raccogliere firme per sottoporre problemi che sono arcinoti e a cui non si dà mai una risposta, più che di democrazia delle amministrazioni lungimiranti di sinistra dovremmo limitarci a parlare di vero e proprio squallore da demagoghi.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

martedì 25 maggio 2010

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: E SE QUALCUNO VA NEL FOSSO ?



Montemagno. Ieri l’altro mattina, 23 maggio, abbiamo fatto una passata dopo che, nell’assemblea PDL-cittadini, era stato sollevato – fra gli altri problemi – anche quello del ponticino dei Gironi.
In effetti, oltre al fatto che la strada è ancora quella delle amministrazioni Amadori (ma degli anni 50, di quando fu asfaltata per la prima volta), la curva nella forra, sotto cui scorre un fosso, sta sopra un ponticello dell’inizio del secolo scorso (se non addirittura dell’800) senza spalletta, senza parapetto, senza segnalazione e, in questo momento, per giunta, con erbacce che impediscono di vedere oltre il bordo della carreggiata: basta uno che non sia pratico della zona e, se si prende la curva un po’ più stretta a salire, si finisce nel torrente e all’ospedale al medesimo tempo.
Anche questa è dimostrazione della cura con cui l’amministrazione Sergio Gori segue con attenzione i problemi della gente e la sicurezza dei suoi cittadini. Qui, su queste belle colline – come ripete ossessivamente il Sindaco – i bimbi possono venire al mondo per essere accolti in una realtà lieta e sorridente, ma che non ha nemmeno una mulattiera decente per permettere alla gente di tornare a casa in tutta sicurezza dopo una giornata di lavoro.
«I bambini sono una ricchezza per la propria casa ma anche per tutta la comunità, futuri attori di un mondo che spero davvero sia animato da valori profondi – sottolinea il Sindaco Sabrina Sergio Gori in un comunicato stampa per la cerimonia di benvenuto ai nuovi nati 2009 –. L’iniziativa, che si ripete ormai da anni con successo, vuole essere un momento di festa per ribadire l’importanza della vita e della famiglia, con la speranza che il futuro sia davvero luminoso come il sorriso dei bimbi, pulito e vero, fresco e positivo»…
Ma non si può fare, crediamo noi, una così gratuita retorica sdolcinata, quando gran parte dei problemi della gente restano irrisolti: e proprio quelli del giorno per giorno, che sono i più fastidiosi, come la via di Montemagno dissestata o il ponte dei Gironi abbandonato a sé stesso da anni.
Non è stato della nostra opinione Marcello Bracali durante l’incontro del PDL con la gente di Montemagno. Bracali ha affermato che la Giunta – ogni Giunta – deve guardare al futuro e non può preoccuparsi delle cure meschine di ogni giorno. È una bellissima ottica, questa. E anche noi la condividiamo completamente.
E allora la Sabrina continui a fare balene, Querciole e Màgie, mentre la gente è senza strade e davvero – come dice la Presidentessa delle Provincia, Fratoni – domani è qui, ma sempre peggio di ieri.
A Bracali, ex consigliere ed ex assessore, vorremo suggerire, tanto per richiamarlo alla razionalità, questa provocatoria domanda: se davvero le Giunte devono pensare al domani e lungimirare, due giunte Marini e una e mezzo Sergio Gori, dal 90 ad oggi, hanno guardato davvero lontano o solo alla punta di loro piedi, se, dopo 20 anni, le strade delle belle colline del Montalbano sono ancora quelle di Vittorio Amadori anni 50?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

lunedì 24 maggio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: UN INGRESSO DA VERGOGNA






















Ecco la rotonda dei Martiri. Come si presentava ieri mattina, 23 maggio, verso mezzogiorno.
La cura dell’immagine della città del mobile, della grande Quarrata che la Signora Sabrina dice centro delle attenzioni del mondo intero, è questa: siamo a 500 metri dalla villa medicea di cui gli amministratori si vantano di essere padroni – come dicono loro – e sembra di essere letteralmente in mezzo alla savana. Se viene un po’ più di sole, potremmo aspettarci di vedere spuntare un naso di leone o, così come stanno le cose, pare di essere sul padule di Fucecchio, per cui una cicogna su un palo della luce ci starebbe anche bene.
Vicino a questo erbaio, sulla destra, si trova anche l’area di sgambatura dei cani, un’opera che, nei giorni scorsi, a Montemagno, durante l’incontro PDL-cittadini, ha destato non poche perplessità.
Vi sembra che questo spettacolo possa corrispondere alle parole che il Sindaco spende per accreditare la sua estrema attenzione a questa nostra città e alla sua immagine?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

domenica 23 maggio 2010

IL PUNTO






















21. LA CRISI MORDERÀ ANCORA – CELLULE CREATE DAL NULLA – SANTORO, L’ETERNO ABBAIATORE – SIAMO UN POPOLO DI SPIONI – INCENERITORE SENZA PACE E SENZA GARANZIE – E AL COMUNE RISPONDE LA VOCE BIONICA
Domenica 23 maggio 2010

Barroso a Firenze ha detto che la crisi non è finita e che ha spazzato via 10 anni di crescita economica. Complimenti al Presidente della Commissione Europea! Ci voleva proprio una grande intelligenza per arrivare a queste conclusioni. Ma la crisi non finirà finché non toglieremo il mondo dalle sgrinfie degli speculatori: bene ha detto Benedetto XVI invitando i governi a punire gli speculatori e a togliere loro di mano la possibilità di manovrare l’isterico mondo della finanza. Fermo restando, anche, che non dobbiamo tirare di continuo ciambelle di salvataggio a chi ha taroccato i conti pubblici: la Grecia dovrebbe essere il punto e basta, poi chi sbaglia dovrebbe essere pagato e messo alla porta dall’Unione.
Cellule create dal nulla. E poi? Quando avremo creato il superbatterio che risolverà i problemi delle discariche del mondo e mangerà il sudiciume dell’umanità, se dovesse scapparci un baco? A che santo mai ci voteremo? Mangiamo alimenti geneticamente modificati, vivremo tra malattie geneticamente inventate? Davvero il problema della bioetica comincia ad essere un aspetto molto grave del nostro mondo.
Santoro, ovvero il grande abbaiatore. Sta abbaiando da decenni. Si sente il solo salvatore dell’umanità. Per certi aspetti, bisogna dirlo, rasenta il patetico. Si pone quasi come un Gesù di sinistra pronto a caricarsi sulle spalle il fardello dei peccati del mondo. Si presenta come un vergine e martire. È e non è, dice e disdice. In molti non ne possiamo più. È vero che propone casi interessanti e veri, ma è anche vero che è fazioso, che toglie la parola, che non dà spazio a chi pensa diversamente da lui. Che se ne vada è forse meglio: da solo potrà fare di più per il suo mondo giusto in cui lui guadagna milioni di euro.
Le intercettazioni saranno sempre un problema. Bersani e la sinistra le vogliono: ma in questo momento, e solo perché fa loro comodo – e perché le procure, per lo più di sinistra, le intercettazioni le fanno solo in certe direzioni. Spioni da sempre – gli Italiani sono abituati al confessionale e all’indicibile… – le intercettazioni vanno regolate. La stampa si lamenta di essere messa a tacere: ed ha ragione. Perché il problema sta lì, sia per le destre che per le sinistre, tappare la bocca alla stampa. Forse sarebbe il caso di dire tappiamo la bocca ai magistrati che indagano, alle Procure e a chiunque, in possesso delle intercettazioni, le trasmettono alla stampa. È la riforma della giustizia ciò che è necessario all’Italia. E il fatto che, quando un giudice sbaglia, debba essere licenziato, non spostato presso un altri tribunali e basta!
L’inceneritore di Montale ha avuto ieri gli onori della cronaca per il corteo dei mille. Limitiamoci alla semplice osservazione dei fatti e al giudizio dell’esperto americano Paul Connet. Smettiamola di prenderci per i fondelli, di lasciar parlare gente del CIS, che apre la bocca solo perché si fa ricca di profitti, e dei Sindaci – anche la nostra medica Sabrina – o della Signora Fratoni che hanno interesse solo per l’interesse del CIS e per sé stessi. Tutta questa gente piccola piccola deve essere messa con le spalle al muro e il viso contro le proprie responsabilità: la gestione dell’inceneritore è intrasparente e la gestione tecnica è tecnologicamente antiquata. E che i tumori pistoiesi siano in continuo aumento è un dato di fatto: come si spiega questo, se il nostro è un ambiente ecologicamente ineccepibile?
Il Comune di Quarrata, infine, ha sostituito il centralinista di ciccia con quello sintetico. Un altro buon servizio per il cittadino: si è passati dall’interfaccia umana a quella disumana, che finirà per mettere in crisi i Quarratini che dovranno pigiare bottoni e bottoni per poi arrivare in fondo e sentirsi dire l’impiegato è fuori stanza.
A parte che a Quarrata siamo bene abituati a non avere risposte. A cominciare dal Sindaco…

Buona domenica a tutti.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

sabato 22 maggio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: TANGENZIALI & STROZZATURE






















È di stamattina, 22 maggio, la notizia, già apparsa ieri sul blog di Andrea Balli, che sono iniziati i lavori per la tangenziale che dovrà unire Prato a Quarrata.
A Casini si sta demolendo l’abitazione al cui posto dovrà sorgere una rotonda che, immettendo il traffico su via Firenze, lo porterà alle porte di Quarrata.
Squilli di tromba e rulli di tamburo da parte dell’amministrazione, che ha allertato e allarmato i due quotidiani locali con questa opera presentata come il toccasana dell’unione di due aree altamente produttive. Parlano, come tamburini sardi, sia la peggio Sindaca di Quarrata che il peggio Vicesindaco: quello, per intenderci, che dà di bugiardi a tutti pubblicamente, difendendo l’indifendibile Sabrina, latitante di Publiacqua.
Anche quest’opera è utilizzata, evidentemente, come specchietto per le allodole al fine di mostrare come amministrazioni come questa di SS(G) non ce ne siano state altre per Quarrata. Ed è vero, perché messun’altra ha mai fatto tanto danno in lungo e in largo, senza risolvere neppure un solo problema dei cittadini: dalle minacce-fiumi, all’assetto del territorio, alla sicurezza delle infrastrutture (strade dissestate e scuole che cadono a pezzi: Vignole), all’emergenza ecologica (depuratori e fogne), alla rete di distribuzione acqua-gas.
Avremo la tangenziale che ci porta a Prato e all’imboccatura dell’autostrada, avremo piste ciclabili milionarie che ci portano a Tavola di Prato, avremo una villa medicea che ci richiederà milioni di spese e che frutterà 50mila euro l’anno per matrimoni e paparazzate varie, ma quando arriveremo a Quarrata, percorrendo la tangenziale a 70 km all’ora (anche se poi ci pianteranno sopra autovelox per tirare su almeno 200mila euro l’anno di multe ai danni di chi si distrae e non vuole giungere da Prato in un’ora e mezzo), ma quando arriveremo a Quarrata, si diceva, ci troveremo su una rotonda in cui un tir sarà costretto a salire sull’aiola perché della grandezza di una torta di compleanno, e poi in un reticolo di straducole che andavano bene appena nel 1916, quando Elipio Matteoni, postino di allora, fu fotografato su una cartolina postale a Spedaletto dinanzi alla storica bottega del Danti, dove si comprava il carburo per fare i botti – questo non lo sa più nessuno dei nostri ammirevoli amministratori, dalla Sabrina al Mazzanti, dal pio Gaggioli agli stranieri come la Signora Milaneschi, qua a caso piovuta.
Ce lo dovrebbe spiegare la Sabrina, che sarebbe medico, cosa succede se tutto il sangue dell’aorta non trova sbocco altro che in un reticolo di capillari.
Lei che sa tutto – fuorché rispondere in maniera democratica e nel rispetto delle regole – provi a fare uno sforzino come quei bambini che tanto ama e che invita, ogni anno, a venire al mondo a Quarrata: un posto dove si vive bene, se siamo Sindaci e Assessori…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

venerdì 21 maggio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: SORRISI & TAPPETI
















Sorridente e felice, ecco la peggio Sindaca di Quarrata che si appresta a dare il benvenuto ai nati del 2009.
Risiamo in onda con la solita vieta retorica del lasciate che i fanciulli vengano a me nel paese delle cicogne e nel posto dove si vive bene. Che bello!
È possibile, nel 2010, avere un Sindaco che si occupa solo di queste storielline da Grand Hotel e che sui problemi reali è assolutamente invisibile e latitante come quei boss che Lei combatte a suon di settimane & meeting della legalità?
Provate a chiedere a questo primo cittadino (??) a quante assemblee di Publiacqua è stato presente e vi risponderà a tutte, mentre Mazzanti urlerà che siete dei bugiardi maledetti se osate dire che SS(G) è stata assente a 17 consigli su 20.
E intanto eccola, la Sabrina, ancora sorridente alla manifestazione-pagliaccia dei Sindaci, svoltasi a Firenze per addossare al Cavaliere tutte le colpe d’Italia.
La scritta della manifestazione è profeticamente veritiera: STANNO METTENDO AL TAPPETO IL TUO COMUNE…
Ovviamente il soggetto della frase è: I SINDACI COME LA SABRINA.

PS – Grazie a Daniele Ferranti per averci inviato la foto dei Sindaci in rivolta. E ci scusino benevolmente i nostri lettori: per un maledetto problema tecnico di software, in questi giorni non siamo in grado di fare il solito lancio delle nostre news per posta elettronica.
Che siano le ‘benedizioni’ della Sindaca…?
Ma voi seguiteci e fateci seguire ugualmente dai vostri amici e conoscenti.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

giovedì 20 maggio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: PIENI DI CONTRADDIZIONI






















Anche le notizie di oggi non depongono a favore dell’Amministrazione SS(G), che appare come un G7 eterogeneo e in contraddizione con se stesso ad ogni piè sospinto.
Ben vengano le soluzioni dei problemi ecologici (fogne & cacca): ma il fatto di iniziarci a pensare solo ora, a un tiro di schioppo dalle prossime amministrative, rimandando il tutto al 2016 (sei anni ancora!), sa tanto di volata elettorale alle ambizioni del Mazzanti.
Per il resto, il depuratore di Catena non va, non vanno gli altri depuratori e, finora, la Giunta se n’è stata a mani in mano a progettare balene caccose, piste ciclabili che lasciano i Quarratini nella peste delle non-fogne, e piscine da 5 milioni di euro che servono solo alla speculazione edilizia e agli interessi economici di certi gruppi di potere chiacchieratissimi.
E ben vengano i 41 nuovi lampioni – anche qui siamo dinanzi a un anticipo di campagna elettorale mazzantiana? –, ma chiariamoci le idee chiedendoci se Quarrata vuole essere una fiat lux o se vuole dare credito a quel Lucifero di Mauro che ha più volte dichiarato di voler fare restare al buio la gente perché si rispiarma (come dicevano i Quarratini old style) e perché si inquina meno il mondo – fosse già poco inquinato… anche da certe amministrazioni come la sua!
Tolleranza zero? Macché! Chiarezza di idee zero.
Specie se si pensa che 41 lampioni costeranno 70mila euro, mentre per mettere a posto la frazione di Montemagno ne sarebbero bastati appena 10mila in meno, cioè 60mila: e i montemagnesi avrebbero potuto viaggiare al sicuro e non sulla loro scassatissima via, fonte di polemiche e, stasera – 20 maggio – oggetto di dibattito in un incontro della popolazione collinare con i consiglieri e il coordinamento del PDL.
E a proposito di chi si chiede, scetticamente, dove si possono trovare il coordinamento del PDL e il PDL stesso, ecco la risposta: si trovano fra la gente, vanno tra la gente, ascoltano la gente, lavorano per la gente.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

mercoledì 19 maggio 2010

DANIELE FERRANTI RISPONDE all’anonimo e critico elettore di centro-destra
















Carissimo elettore di CENTRO-destra, anche se con un po’ di ritardo ritengo che meriti una risposta.
Il suo cattivo buon gusto nell’affermare falsità la annoverano fra coloro che tengono all’apparenza e non alla sostanza.
Questa opposizione e il nuovo sodalizio tra An e FI ci porta, come affermato dall’amico Mario Niccolai, a non essere sempre e comunque prime donne o TUTTOLOGI ma a specializzare la nostra azione amministrativa per specifiche competenze cercando di trarre dei benefici per i cittadini.
Ritengo anche che il lavoro svolto da Massimo Bianchi sia stato eccellente nel metodo, nel merito, per i toni di esposizione ma soprattutto per essere riuscito a portare all’attenzione dei cittadini una problematica sentita dall’intera popolazione. Così come l’attacco di Maurizio Ciottoli all’Amministrazione che è stato puntuale a smascherare una delle peggiori amministrazioni che hanno governato la Città del Mobile.
Riguardo alle mie uscite, peraltro limitate (3) in tardo orario (circa le 24) come dimostrano gli atti e i verbali, sono dettate da coincidenze con impegni familiari e lavorativi. Resta comunque inalterato il mio impegno e il mio profondo entusiasmo nel continuare un mandato degli elettori all’interno di FI prima e adesso nel PDL.
Continuerò a pensare anche che per il futuro si debba continuare all’interno del PDL a lavorare affinché ognuno per le propri competenze e le professionalità che sa esprimere intervenga in Consiglio Comunale. Non è l’intervento, fuori luogo e intriso di demagogia che apporta un vantaggio alla cittadinanza. Le ricordo comunque che su i temi economici, di sanità, sugli sprechi, sulle anomalie nella costruzione della piscina e per tutto quello che avverrà nel futuro mi troverà sempre in prima linea. Le ricordo anche che durante l’estate fu proprio il primo partito di opposizione e il sottoscritto a denunciare le rotture di tubazione, con l’amico Ennio Canigiani, in via Campriana e in via di Mezzo che non pochi problemi hanno causato ai cittadini. Basta che legga i giornali.
Inoltre condivido la sua analisi per quanto concerne gli interventi di Pratesi e Cialdi. Questo PDL e soprattutto il sottoscritto ritiene di essere fortunato di sedere e di avere rapporti di amicizia con politici e professionisti seri e responsabili aperti al confronto indipendentemente dal fatto che questi appartengano a partiti e liste civiche che a livello nazionale non si riconoscono nell’azione di Governo. In fondo anche nel PDL ci sono persone e amici che sono apertamente critici. Ma il sale della democrazia e il bene civico si ottengono dal giusto mix di confronto su tematiche di alto profilo e non basate, come nel passato, su scontri personali dettati solo da arrivismo ed egocentrismo. Ben vengano in futuro sia all’interno del PDL il confronto e soprattutto con tutte quelle forze civili, sociali e politiche che sono alternative all’amministrazione di centro sinistra che sta portando alla deriva la nostra città.
Resta comunque il fatto che se il mio atteggiamento le ha dato fastidio è giusto e corretto che le chieda profondamente scusa sperando di poterla conoscere e confrontarci insieme sugli argomenti e sul mio impegno che ha messo in dubbio.
Un affettuoso saluto alla “squadra del blog” per il prezioso aiuto che fornisce a tutti i cittadini informandoli quotidianamente.
Con affetto
Daniele Ferranti
Consigliere Comunale
Forza Italia verso il PDL

***

Ieri, intanto, sempre il nostro anonimo lettore ha inviato un altro suo spunto critico che stigmatizza lo stile del blog, a suo giudizio troppo aspro nei confronti del Sindaco.
Dopo essersi poste le domande «Dov’è il centro destra? Dove posso incontrare il coordinatore? In quale sede?», l’anonimo prosegue – richiamandoci a lezioni di etica con queste parole che assomigliano alla seriosità di Livia Turco espressa lunedì sera in Porta a porta da Vespa – con queste parole: «molto spesso si ha l’impressione che la critica non sia solo di sostanza politica, ma, anche e soprattutto di astio personale. A mio parere non occorre essere scortesi e talvolta offensivi nei confronti del potere, che tuttavia è stato votato dalla maggioranza dei quarratini».
È una opinione e la prendiamo come tale, ma forse il solerte elettore di CENTRO-destra, come sottolinea Ferranti, non tiene conto che non è stata la maggioranza dei Quarratini a votare la peggior Sindaca di Quarrata: gli sfugge che la maggioranza è qui, nella opposizione e non là, fra PD e MusuMaur.
E continuando su questa linea, il nostro “fustigatore anonimo” cerca di infliggerci una solenne sculacciata scrivendo «Ho votato la Lega alle regionali soprattutto per non votare un certo tipo di PDL, tuttavia, così facendo, non pensate che l’elettore passi dalla parte della vittima, che nel vostro caso è sempre il Sindaco????».
E qui – si diceva una volta – ha toppato: non si capisce, infatti, perché si rivolga a certo tipo di PDL se il suo cuore, ormai, dalle regionali, batte Lega. La sua scelta l’ha fatta, non occorre che rincorra, tutto compunto, chi già ormai non condivide né accetta più.
Il problema – anche e soprattutto del nostro “moralista” – è un altro: ed è che la coerenza è una qualità che richiede sacrificio in prima persona e che non si può scagliare come un sasso in testa agli altri per poi ritirare la mano. Questo è il blog di Mario Niccolai; qua c’è un nome, un volto e una identità: e che siano uno o mille a scrivere non ha importanza, perché, se qualcosa compare su questo blog, quel qualcosa è approvato, condiviso e sottoscritto da Mario Niccolai – e tanto basta.
All’ultima osservazione dell'anonimo, «Vorrei una ed una sola espressione corretta ove si citi una “cosa ben fatta dal Sindaco”», rispondiamo che di cose ben fatte dal Sindaco non ne vediamo nemmeno una, ma possiamo citarne alcune che potrebbero essere davvero ben fatte:
* smettere di difendere gente come Magazzini
* chiedere scusa a Ciottoli per le offese arrecategli in Consiglio stesso
* iniziare a rispondere alle nostre domande pubblicamente
* ammettere pubblicamente che, su 20 riunioni assembleari di Publiacqua, lei è stata presente solo tre volte (fatto, crediamo, molto più grave delle “fughe” di Ferranti) e chiedere scusa a tutti i suoi concittadini che ogni giorno maltratta con la sua sprezzante arroganza
* smettere di comportarsi come si comporta e lascia che i suoi Assessori si comportino: Gaggioli che manda a quel paese i consiglieri di opposizione e Mazzanti che li tratta da bugiardi.
Ma soprattutto la Signora Sabrina potrebbe fare una cosa eccellente e davvero ben fatta togliendo il disturbo a cui ha sottoposto, finora, 25mila persone che vivono, lavorano e sono costrette a pagare di tasca propria le inefficienze e i disservizi di una amministrazione inqualificabile improntata al suo assurdo e antidemocratico egotismo.
Questo cerchi di capirlo, una volta per tutte, anche il sedicente affezionato di CENTRO-destra che ha deciso di votare Lega, con la quale, più coerentemente, può sin d’ora liberamente militare e alla quale può legittimamente rivolgersi con tutti i suoi dubbi e tutta la sua correttezza.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

martedì 18 maggio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: GIGANTI COI PIEDI DI ARGILLA






















È famosa in tutto il mondo la significativa metafora del gigante con i piedi di argilla: una statua enorme che non può stare in piedi perché poggia su un materiale che non può reggere alcun peso.
A questa immagine si può accostare quella dell’amministrazione di Quarrata che, con il sussiego e la superbia di chi dice siamo padroni di una villa medicea – vedi Sabrina nel famoso articolo a Repubblica sul paese delle cicogne –, ma in realtà è solo un povero pezzente che, non si sa come, è riuscito a indebitarsi e a indebitare la propria famiglia acquistando una casa-castello che è solo una spesa continua e che finirà con il portarlo direttamente al fallimento.
Ecco, in cartellone, due mirabili esempi, il diritto e il rovescio delle stessa medaglia: cittadini che restano imbarazzantemente impantanati nel parcheggio della villa medicea di cui siamo padroni, e Sindaco che sproloquia nel ricordarci che scaloni e appartamenti da contesse sono stati recuperati alla fruizione pubblica. Ma forse più che scaloni sarebbe meglio dire scalogne, perché i debiti futuri altro non saranno che danni a non finire per gli elettori di Quarrata.
Giudicate da voi e datevi una risposta.
Pensate se tutto questo sia degna cosa per un’amministrazione che dovrebbe pensare la bene dei suoi cittadini: ma di tutti – dalle frazioni collinari senza strade e senza servizi e fino alla piana di Manetti senza acqua e fogne e aria pulita e silenziosa – e non solo di una esigua minoranza megalomane pronta a pensare solo alle proprie immature ambizioni di grandeur.
E dimenticavamo: si può sapere, dalla peggio Sindaca di Quarrata e dall’assessore-filosofo al sociale Mauro, quanti sono di preciso i cani che ogni giorno vanno a sgambarsi alla Màgia proprio accanto al pantano del parcheggio del nostro gigante con i piedi di argilla?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

lunedì 17 maggio 2010

NOI PDL LAVORIAMO COSÍ – Risposta a un lettore del blog

















Sono un cittadino di centro-destra, più centro che destra, che vi ha votato sempre, e vorrei rivolgervi una domanda. Perché i consiglieri dell'ex Forza Italia non parlano più in Consiglio? Ero anch'io presente all'ultimo Consiglio con Publiacqua e tutti hanno potuto notare chi conosceva la materia e chi no. Ha parlato Bianchi (bene) Cialdi (molto bene) Pratesi (molto bene anche lui) Romiti (ridicolo) Musumeci (per carità...) e Ciottoli (facendo casino, ma ci voleva); Ferranti, come spesso succede, preso il gettone, dopo poco se ne è andato... Mantellassi era assente e te, Mario... zitto.
Credo, ma come me lo credono in tanti, che il più grosso partito del Comune debba farsi sentire anche nelle sedi istituzionali, oltre che sul blog. Come vostro elettore, sono un po’ deluso. Cosa ne pensi?

15 maggio 2010 15.26

***

Caro lettore del blog che ha scritto alcuni giorni fa il commento sopra riportato, Forza Italia e Alleanza Nazionale sono due partiti che oramai da tempo non esistono più, si sono sciolti per dare vita al Popolo delle Libertà che a livello nazionale e anche nel nostro comune sono il primo partito.
Il gruppo consiliare, pur essendo formalmente ancora distinto in due gruppi, lavora di concerto e in modo unitario sia nel partito, del quale il consigliere Ciottoli è coordinatore vicario, sia per quanto riguarda i lavori del consiglio.
Per quanto riguarda il consiglio comunale aperto con Publiacqua, il consigliere Bianchi ha, da oltre un anno, seguito le problematiche riguardo ai ritardi e alle inefficienze di questo carrozzone pubblico, insieme al comitato di Olmi e al consigliere Pratesi.
A tale riguardo insieme a Pratesi, aveva presentato alcuni mesi fa una mozione che poi fu approvata all'unanimità dal consiglio, e che portò alla convocazione del consiglio comunale aperto del 10 maggio.
Mi è sembrato giusto, e lo avevamo concordato tra noi, che fosse il consigliere Bianchi, a nome del PDL, a porre i problemi sul tema ai dirigenti di Publiacqua, e lo ha fatto con la sua consueta precisione e competenza.
Avevo preso degli appunti per un intervento conclusivo al termine del dibattito, ma la querelle tra il vicesindaco Mazzanti e il consigliere Ciottoli, ha praticamente chiuso il dibattito, e, dopo le clamorose menzogne del vicesindaco, ogni ulteriore intervento mi è sembrato inutile.
Per quanto riguarda gli appunti che il lettore muove al consigliere Ferranti, mi sembrano fuori luogo e strumentali: il consigliere Ferranti, che, come molti altri consiglieri non vive di politica ma deve anche alzarsi la mattina per andare al lavoro, alcune volte ha lasciato il consiglio prima della fine, così come è accaduto ad altri consiglieri – forse il lettore non segue tutti i consigli, ma il collega Ferranti, spesso interviene su temi specifici e con la competenza che gli è consueta.
Per concludere, mi pare che il gruppo PDL lavori con serietà e passione senza fare sconti a una amministrazione, la peggiore dal dopoguerra, che non ascolta né i cittadini né tantomeno i consiglieri di opposizione.
Lavoriamo di concerto con gli altri consiglieri di opposizione per proporre alla città un'alternativa di governo credibile, onesta e competente, che sappia interpretare le vere esigenze della città e dei suoi abitanti.
Questo è il nostro impegno, per questo lavoriamo ogni giorno.

Mario Niccolai

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

domenica 16 maggio 2010

IL PUNTO






















20. €UROPA CHE DISASTRO – SU MAOMETTO NON SI SCHERZA – FINI & CITTADINANZA A TUTTI – RENZI VITTIMA DELLO SCERIFFO DI SHERWOOD – ITALIANI, TAGLIAMO TUTTO! – E LA SABRINA CI RIPROPINA LA MÀGIA COME OMBELICO DEL MONDO
Domenica 16 maggio 2010.

Volevamo andare da Palermo a Helsinki senza cambiare la nostra vecchia lira nelle varie valute? Ce l’abbiamo fatta solo in parte, perché se entriamo nel regno di Elisabetta II, paghiamo ancora in sterline e se andiamo a Stoccolma dobbiamo ancora cambiare in valuta svedese; ma quel poco-assai che abbiamo fatto ci sta costando l’osso del collo: doni miliardari alla Grecia e tagli da capogiro, per non dire una vera e propria castrazione. L’€uropa valeva davvero tanto, signor Prodi e collegati? Ed era il caso di pigliarci delle cosiddette gatte-ai-coglioni adottando Paesi strapoveri e straviziati stile Grecia e, presto, anche la Turchia? Ma chi ce l’ha fatto fare, viene da chiederci.
E soprattutto vale la pena far cadere la mannaia dell’austerità sui nostri piedi? Bene Calderoli che vuole tagliare gli stipendi ai rappresentanti del popolo: ma le pensioni? I contratti del pubblico impiego? Sono già in ritardo e li vogliono ancora ritardare di un anno o addirittura far scivolare di tre? In questo Paese ex-comunista (perché la realtà è questa), non c’è mai stata una riforma che sia durata più del ministro che l’ha fatta. Si cominciò con il taglio della scala mobile, unica difesa in grado di far recuperare, almeno in parte, la perdita del valore di acquisto degli stipendi, ed eccoci a che punti siamo arrivati, dopo aver privatizzato tutto – anche il pubblico – fino all’osso, e ad avere stabilito la calendarizzazione dei contratti pubblici con incrementi al tassi di inflazione programmato: cioè una presa di culo. E a rimetterci saranno sempre i poveri, non i veri ricchi.
Fini parla di dare la cittadinanza a chi nasce in Italia, e con questi interventi, che possono sembrare inopportuni e frutto di un eccessivo protagonismo, il Presidente della Camera, a nostro avviso, si muove con grande senso dello Stato e lungimiranza, e sarebbe sbagliato che, per contrastare le tesi di Fini sull’immigrazione, si contrapponesse la notizia di quello che è avvenuto in Svezia all’autore delle vignette su Maometto: due cose completamente diverse che non si possono confondere tra loro; l’estremismo, islamico o comunque esso sia, va contrastato e combattuto con tutti i mezzi e basta.
Intanto il disinvolto Sindaco-bamboccione di Firenze becca una multa per eccesso di velocità inchiodato da un autovelox. Sempre troppo poco, lasciatecelo dire! Bisognerebbe che tutti i giorni gli amministratori venissero bersagliati come lo sono, ormai da tempo, i cittadini: e senza che nessuno prenda le loro difese. Autovelox e T-red non sono mezzi per regolare il traffico: lo sanno anche i somari matricolati. Sono solo mezzi di rapina – per lo più taroccata – che servono agli amministratori per pelare la gente. Pensate che Quarrata in un anno ha raccattato 200mila euro di multe (400 milioni delle vecchie lire) e Pistoia – patria della democrazia e della legalità di Berti & Vannino – ben 2 milioni di euro, sempre in un anno: cioè 4 miliardi antichi. Se non vi sembrano bestialità, dite cosa sono. E soprattutto chiedetevi: ma quando le procure hanno saputo che gli strumenti (come successe a Pistoia) sono fuorilegge, che cosa hanno fatto? Si sono impegnate o hanno girato la faccia dall’altra parte? Quindi: poveri noi, sempre e solo noi. E basta.
Infine il sogno di una notte di mezza legislatura con la Sabrina che, sul Tirreno, ci fa parlare ancora della Màgia e delle sue grandiose bellezze, della sua potenziale virtù di portare a Quarrata 5 milioni di visitatori all’anno. Le solite cretinate presuntuose e untuose senza senso. Per ora, alla Màgia, ci spendiamo solo delle belle milionate – e senza ritorno se non per 50mila euro (una pisciata in mare) per qualche matrimonio da fotografare. Anche il prossimo Piuss prevede altri 2 milioni di euro buttati via, mentre Quarrata non ha né acqua, né strade, né… un’amministrazione di gente normale.

In che mani di fata siamo! Buona domenica a tutti!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

sabato 15 maggio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: UN PONTE, UN OBBROBRIO






















Anche stamattina – 15 maggio – possiamo limitarci a far parlare i fatti e le immagini.
Giancarlo Zampini esce su La Nazione con un servizio sul ponte di via De Nicola. E non è la prima volta.
Noi ne avevamo parlato l’anno scorso nel mese di aprile su questa stessa colonna. E avevamo pubblicato anche le foto, preannunciando che le case, che si fossero trovate in prossimità del ponte, ne sarebbero uscite malconce in termini di valore venale complessivo: chi la vuole una villetta dinanzi al cui primo piano corre una strada di transito? Uno sbando e ti ritrovi un’auto ai piedi del letto!
Oggi sembra che il danno sia ancora più rilevante se – come si sente dire e si legge sulla Nazione stessa – tutto il traffico sarà stornato da via Montalbano a via De Nicola.
Si sente dire. E sùbito il Vicesindaco Mazzanti si incazza, nel suo piccolo (perché così è e resta) come le formiche. Lui perde le staffe e inizia sùbito a dare di bugiardi ai residenti della zona che se ne lamentano: parola sua!
Marco Mazzanti dice, infatti, allo Zampini: «Può scrivere che quanto si vocifera non risponde a verità. Via Montalbano continuerà ad essere transitabile fino a Piazza Risorgimento» e dunque non ci saranno pericoli per via De Nicola.
E chi si fida, Marchino? Nel Consiglio comunale del 10 maggio scorso, hai dato di bugiardo al Consigliere Ciottoli, mentre lo sapevi benissimo che alle ultime 20 sedute di Publiacqua Quarrata è stata assente per ben 17 volte e presente solo 3 (il voto che ti meriti in rispetto della verità e della trasparenza legale).
Se le vostre verità comuniste & sociali sono queste, compagni, si capisce anche dove vada a parare il… terzo segreto di Fatima.
Intanto ripensate a cosa scrive il Sindaco sul suo blog: «Questo è l’aspetto più gratificante: essere a contatto stretto con le persone, poterci parlare, dialogare, cercare di capire, essere al loro fianco. L’aspetto più bello è senza dubbio fare un viaggio tra le persone, che è di certo il viaggio più bello che esista: “il momento in cui finisce la notte e comincia il giorno è quando riconosci nell’altro il volto di tuo fratello”».
Deve essere vero… Anche qui, in via De Nicola, Lei ha fatto un “viaggio”, ma alla cannbis. C’è venuta con il suo mistico Gaggioli. Ha ascoltato tutti e poi… ha costruito un ponte che ha messo sotto le case e che costringe – rileggete lo Zampini – i disabili a salire e poi ad attraversare la strada a metà del ponte stesso.

Quarratini, che fortuna avere amministratori così! Continuiamo a votarli!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

venerdì 14 maggio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: ACQUA? ME NE FREGO!






















Ecco come si comporta la peggio Sindaca di Quarrata. La riprova la abbiamo qui sotto gli occhi: è comparsa stamattina sulla Nazione.
Se ieri un cittadino di Santonuovo si lamentava che dai rubinetti di casa sua non esce abbastanza acqua, la Signora Sabrina non perde tempo per difendere il proprio operato legalitario: «Non ho visto niente, non ho ricevuto niente, non sono stata informata, l’ufficio relazioni col pubblico è all’oscuro di tutto, gli altri non dicono il vero, sono io la bocca della verità». E stupidaggini simili all’infinito.
La avete mai sentita risponde, la peggio Sindaca di Quarrata, a domande serie, sostanziali, rilevanti?
Lei parla solo per sottolineare l’insulso o il faraonico: nel gap che esiste nella sua testa fra essenziale e accessorio, sembra che esista solo il vuoto assoluto.
È possibile avere e continuare a sostenere un Sindaco così?
Vediamo, allora, se risponde anche a noi su questi precisi argomenti:
  • cosa ne dici, Sindaco, delle tue sole tre presenze alle ultime 20 assemblee di Publiacqua?
  • perché sei andata solo tre volte?
  • chi avevi delegato – se mai hai delegato qualcuno –, il tuo amorevole Marco Mazzanti?
Sei capace, Sindaco, di dare una risposta o dovrà scrivertela la tua Segreteria Politica?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

giovedì 13 maggio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: PD, UN SOLO PARTITO E UN SOLO SENSO DELLA LEGALITÀ






















Anche stamattina non vogliamo dire molte cose. Vogliamo invece lasciare che esse parlino da sé.
Ci sono state due vicende – in questa nostra provincia blindata da ex-pci e vanniniani di fede a cui si sono uniti anche ex-dc che hanno fatto… “il salto di qualità” – ci sono due vicende che rappresentano, come una vera e propria TAC, l’anima profonda degli amministratori di sinistra: la vicenda SS(G) Magazzini/Mazzanti/Publiacqua e lo sconcio DelSanto/Copit/Berti.
Vi invitiamo a leggere cosa dice stamattina Il Tirreno sull’uno e l’altro aspetto. E vi invitiamo a rispondere, in tutta coscienza, se questi due campioni del PD, Berti & Sergio-Gori, abbiano o meno il più pallido rispetto di quella legalità di cui in continuazione si riempiono la bocca.
Eccoli gli amministratori che le sinistre si sono scelti. Ecco gli uomini su cui puntano per cambiare l’Italia, facendone una Italia dei loro valori.
E poi tutto il PD, compatto come uno yogurt Danone, se la piglia con il Cavaliere e parla di incompatibilità.
L’Italia è tutta una incompatibilità: a partire da chi, dal dopoguerra in qua, in maniera lenta ma instancabilmente progressiva (Togliatti fu un grande, sotto questo profilo), ha infilato i propri uomini, uno ad uno, nella magistratura, nella scuola, nell’università, nella sanità, nell’amministratore, nella polizia, nell’esercito, nei carabinieri, nella finanza e perfino nella chiesa cattolica apostolica romana.
Questa Italia è rosa alla radice. La speranza è davvero poca.
Da Togliatti in poi, il nostro Paese ha vissuto il fenomeno dell’invasione: come domani ci accadrà con gli extracomunitari, oggi siamo alla fase in cui paghiamo il pedaggio dell’infiltrazione silenziosa finora avvenuta.
Riflettete su Berti e su SS(G), elettori di sinistra.
E se potete, provate a diventare rossi per la vergogna.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

mercoledì 12 maggio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: UNA GIUNTA DI PAGLIACCI











































Fermiamoci un attimo – basta davvero poco per capire come stanno le cose – sull’incontro cittadini-Publiacqua. Rimandiamo ad altro momento la nostra valutazione sulle scuse che Publiacqua ha portato dinanzi ai cittadini di Quarrata: e proprio senza faccia, come avevamo del resto previsto e scritto nei giorni scorsi.
Focalizziamo, invece, la nostra attenzione sul diverbio che è scoppiato, sotto gli occhi di tutti, tra il Vicesindaco Mazzanti e Maurizio Ciottoli, allorquando il rappresentante di An ha puntato il dito contro l’amministrazione e ha accusato Mazzanti di non essere quasi mai stato presente a rappresentare Quarrata in seno all’assemblea di Publiacqua. Lo ha preso di contropiede chiedendogli quante assenze avesse fatto: e Mazzanti, come uno “studentello forcaiolo” ha risposto che lui era stato sempre presente; che non era mancato mai – ricoprendosi ovviamente di ridicolo.
Lì Ciottoli ha sventolato alcune delle delibere di Publiacqua da cui risultava, invece, tutto il contrario: ma gli è stato impedito di poter mostrare la verità, perché questi sono i sani princìpi democratici e legalitari dell’amministrazione di Quarrata.
Ebbene, dinanzi a un fatto come questo, elettori di Quarrata e soprattutto elettori di sinistra di Quarrata, guardate bene i documenti ufficiali delle assemblee di Publiacqua. Li abbiamo riportati nel nostro tabellone perché possiate rendervi conto di quante assenze Mazzanti e l’amministrazione abbiano totalizzato in questi ultimi due o tre anni. E tenete presente anche questo: che questi 8 documenti che vi abbiamo riprodotto sono soltanto una parte delle “forche” dell’amministrazione SS(G).
Leggetevi dunque la voce Quarrata e guardate se il Comune della Sabrina e delle sinistre (dato che sembra essere un loro possedimento personale) è stato o no presente alle assemblee dal 2007 ad oggi. Fatevi una opinione se Ciottoli aveva o meno ragione di prendersela con un bugiardo come Mazzanti.
Le parole sono belle, ma i documenti parlano molto meglio: e possono troncare la voce anche a chi, da anni, impedisce ai Quarratini di poter sapere e valutare la verità.
Ebbene: dinanzi ad una sfacciataggine tanta e dinanzi a una spudoratezza come quella di Mazzanti, che altro dire se non che la Giunta di Quarrata se ne frega dei suoi amministrati, non ha faccia ed è, in buona sostanza, una “Giunta di pagliacci”?
Lo ripetiamo forte e chiaro per chi non avesse capito: questa è la Giunta SS(G), arrogante e sprezzante della verità, ma che lotta in prima fila per l’affermazione della legalità; che apre intere settimane di meeting della legalità: e tuttavia, per come si comporta, è chiaramente una Giunta non solo all’antipodo della legge, ma addirittura meritoria di un atto prefettizio di scioglimento. Ricordatevi solo lo sconcio scandaloso della vicenda Magazzini e l’arroganza con cui la Signora Sabrina apostrofò Ciottoli accusandolo di fare affari con il Comune: anche in quel caso una infamia assolutamente falsa, di cui “la peggio Sindaca della legalità” non ha mai chiesto scusa, perché Lei fa solo così.
A Mazzanti oggi, 12 maggio, diciamo che può anche aspirare a fare il prossimo “Sindaco più peggio ancora di Quarrata”. Ma intanto deve vergognarsi di come si è comportato in Consiglio, di come ha apostrofato Ciottoli, e soprattutto di come ha negato, da vero pagliaccio, la verità dei fatti per coprire le sue inqualificabili mancanze e la sua inettitudine presuntuosa e cialtrona.

Cliccare sulle immagini per ingrandirle.

martedì 11 maggio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: IMMAGINI DELLA CITTÀ DELLE CICOGNE






















Guardate cosa scrive oggi – 11 maggio – Marta Quilici sul Tirreno. E fate, per un istante, mente locale alla bellissima città delle cicogne, al posto dove si vive bene.
Non è demagogia questa nota. È semplicemente un richiamare alla valutazione della ragione umana, la stridente differenza che passa tra l’immagine che il peggio Sindaco di Quarrata cerca di vendere di questa città, e la verità vera; quella destinata a ripercuotersi direttamente sulla vita delle persone, che non sono mai state un’immagine idillico-bucolica che la SS(G) rinnova ogni volta che apre bocca (o magari ogni volta che la sua segretaria politica le scrive un discorso o un comunicato filtrato dall’ideologia hellokittiana del partito).
Fermatevi un istante e riflettete sui misfatti amministrativi di una Giunta che butta 20 milioni di euro in cretinate inutili, ma non garantisce e non dà l’essenziale: e proprio in momenti come questo.
Fermatevi e pensate agli sperperi megalomani e arroganti della Màgia, della Querciola, della scritta di Nannucci (50mila euro fumati per nulla).
Fermatevi e pensate per un istante al Mauro che non mette un lampione in più in via di Mezzo né altrove perché – nonostante il buio medievale – un lampione in più rovinerebbe le sorti del mondo ecosostenibile.
E pensate anche alla politica sociale del Comune nel settore degli asili, con un bell’aumento del 10% netto del tariffe rispetto allo scorso anno. Ce lo insegna la Paola Milaneschi.
Sappiamo tutti che il momento è difficile e che i tempi sono durissimi. Ma tra questo e lo sperperare quattrini (… anche i 72 mila euro al Cipresso per le fiere e le feste dell’uva) addossandone il danno ai Quarratini, signori cari, ce ne corre.

Ecco perché questa è senz’altro una Sindaca cialtrona e una Giunta di perfetti cialtroni come lei.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

lunedì 10 maggio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: VIA TORRICELLI, CARTELLI PREISTORICI

















Acqua: dal cielo e nell’atteso Consiglio aperto con la presenza dei responsabili di Publiacqua. Siamo arrivati alla resa dei conti – almeno a parole. Anche se non c’è da farsi troppe illusioni: la Publi verrà e dirà che non ha colpe se tra i Quarratini c’è chi può bere acqua dal rubinetto e chi no: l’essenziale è che tutti paghino le bollette e anche la sovrattassa per le fognature che non ci sono ma che, forse, nel giro di qualche decennio… potrebbero esserci.
E mentre piove a dirotto in questa non-primavera bizzosa, l’occhio cade su via Torricelli, appena dietro alla direttrice di via Pistoia.
Via Torricelli è, da qualche anno, una via tranquilla, almeno sotto il profilo delle soste dovute a quello che era il locale da ballo della casa del popolo di Quarrata.
Con la dismissione dell’attività di dancing, in parte – non completamente, ma su questo torneremo nei prossimi giorni… – è cessato l’allarme per le soste selvagge.
Oggi questo cartello non ha forse più senso – o dovrebbe essere adattato a nuove realtà.
Giriamo la segnalazione a chi di (in)competenza.
Buon 10 maggio bagnato e stasera… tutti in Comune all’acqua!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.