giovedì 31 dicembre 2009

UN 2009 CHE SI CHIUDE FRA IL PATETICO E L’IMMORALE


È proprio un anno che si chiude tra i toni del patetico e la durezza di quanto c’è di più immorale. Se un solo problema fosse stato risolto, sarebbe un quasi-successo; ma ripensate bene a quest’anno che se ne va e lungamente ci dice addio – come direbbe Cardarelli –, e non potrete accusarci di pessimismo.
La vita della Provincia è stata costellata di ogni tipo di problema: il patetico sono state le risposte degli amministratori e dei politici; l’immorale si è sviluppato lungo percorsi vari: dalle tristissime vicende della scuola Cip e Ciop, ad altre meno eclatanti ma non meno immorali situazioni, tipo quella di Luciano Del Santo e della sua – come oggi scrive Il Tirrenolettera manomessa.

Patetici anche i toni di molte amministrazioni, come quella di Quarrata, che fin dall’inizio di questo vecchio 2009 che passa, ha iniziato a strillare come un’oca spennata che la crisi ci stava mangiando il cuore: e ha fatto tanti bei passi per alleviare i problemi del mondo (niente fuochi a settembre, niente cartoline di auguri, ma soldini al fondo di solidarietà), ma non ha pagato 80 euro di Enel ad una persona bisognosa, perché Vincenzo Mauro non ha una lira, mentre la Sabrina – sostenuta sempre dallo stesso Vincenzo Mauro, che fra l’altro è anche della sinistra radicale! – ha potuto spendere e spandere e giocare a tutto campo con decine di migliaia di euro, le più immorali delle quali (anche se non piacerà tanto al politburo della Sabrina, notoriamente favorevole alle opere architettoniche e agli architetti…) sono state quelle sperperate per dare ospizio in un campo a una scritta stupida e senza senso, ma firmata da Nannucci, un gran birbante se riesce a vendere l’elisir d’amore del dottor Dulcamara ai gonzi delle campagne e delle zone rurali. Del resto i contadini (in questo caso i provinciali di Giunta) sono stati sempre al centro delle beffe di ogni letteratura.
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Zone rurali in cui arriva, come lo Spirito Santo, l’ADSL, la banda larga: e Alessandro Cialdi (UDC), in un commento al blog di Andrea Balli, scrive: Era l’ora...... certo è carino essere ancora considerati “area rurale della Toscana”... Alessandro Cialdi, 27 dicembre 2009 16.06; mentre un anonimo che lo segue, aggiunge: perché la Sabrina il che ti sembra, cialdi? un sindaco o una contadina rincivilita...? 28 dicembre 2009 09.02.
È stato un anno caratterizzato anche da una montagna di polemiche da parte dei comitati contro l’inceneritore di Montale, a cui, in maniera spesso immorale, hanno risposto le due sindachesse della piana, Eleanna & Sabrina, le nuove gemelline Kessler, ballerine che zompettéano (per usare un’espressione degli Squallor, li ricordate?) per sostenere l’assoluta innocenza degli sforamenti di un inceneritore fermato per più di 40 volte, come si è letto in questi giorni. Mentre l’unica risposta e l’unica apertura di dialogo sul problema – come pure ha sottolineato Alessandro Romiti che, quanto a sconti, non è mai disposto a farne a nessuno, dal neosindaco di Montale, Scatragli.
Poi, come dulcis in fundo, èccoti il Natale e l’alluvione. La disperazione, la rabbia.
Qui il patetico si evidenzia dalla parte del comitato Per l’Ombrone che in Provincia incontra due uomini con le palle (ormai l’espressione non è più da considerarsi volgare, visto il linguaggio che si sente in TV o nelle sedi istituzionali): l’assessore Mauro Mari, ex-tutto ed oggi politico di professione – pur se avrebbe preferito aver sfondato, ma non ebbe troppa fortuna, come deputato DC –, che ha sempre predicato: all’origine da cappellano dai banchi della DC quarratina, oggi da priore o addirittura da proposto, ma non ancora da vescovo, dai seggi del PD – quam mutatus ab illo, dice Virgilio quando Enea all’inferno vede il povero Ettore dopo che è stato ammazzato da Achille: com’è diverso dall’errore di un tempo!
Ma lo stesso tono patetico sta anche nell’arrabattarsi del Comitato di Olmi che da anni chiama la Santa Sabrina e da anni ne è respinto con promessuole che si rinnovano di anno in anno, ma che non giungono mai alla conclusione: alla Santa e alla sua Giunta interessano di più gli interessi del monopresidente della Querciola e della Màgia, il signor Meoni, scrittore di fiabe ecologico-faunistiche e ancor oggi uomo di illustre spicco agli occhi di questa amministrazione; si sa, no?, che la zona bassa deve essere umida, per gli uccelli; e comunque prima che l’acqua si alzi fino alla Màgia ce ne vuole…
Il Mari e la Fratoni (sempre più Catherine Deneuve, con spiccate spimpatie per le sfilate di moda...)
hanno rassicurato la gente con l’acqua in casa: qualcosa si farà, ma ci vuole tempo. Quando si dice ci vuole tempo, è come dire che si farà il giorno di caprafica, antico detto che indica le calende greche o il giorno di San Mai a Milano.
Ma è inutile essere polemici. Leggete il pezzo che Andrea Balli ha pubblicato sul suo blog.

Eccolo:

PISTOIA-QUARRATA_ Una delegazione di 15-20 cittadini di Ferruccia e Barba appartenenti al comitato Per l’Ombrone costituitosi nello scorso gennaio nella frazione di Ferruccia – dopo il franamento di un consistente tratto d’argine in prossimità del Ponte dei Bardi - è stata ricevuta stamani nella sala Nardi della Provincia dall’assessore provinciale Mauro Mari e dal presidente della provincia di Pistoia Federica Fratoni. Interpretando le preoccupazioni delle popolazioni di Ferruccia e Barba i rappresentanti del comitato Per l’Ombrone hanno manifestato le crescenti preoccupazioni per le gravi condizioni idrauliche e per la stabilità stessa in cui versano gli argini dell’Ombrone sia per quanto riguarda la parte di Quarrata che quella di Agliana. Sono attualmente almeno sei i punti pericolosi su cui sono stati stesi i teli di nylon: vi sono presenti vistose falle, edifici appoggiati direttamente alla terra dell’argine, alcune infiltrazioni sotto i muri, diverse imbracature senza considerare il tratto vicino alla chiesa di Ferruccia dove erano appena iniziati i lavori di consolidamento. “In provincia – ha detto Federico Rafanelli – ci hanno assicurato che prenderanno seri provvedimenti e che di conseguenza anche il Consorzio di bonifica Ombrone-Bisenzio dovrà obbligatoriamente fare la tanto sospirata ricognizione delle arginature anche alla presenza dei membri del nostro comitato”. “Dopo la fase dell’emergenza si tratterrà di dar corso ad una completa riqualificazione con interventi di somma urgenza che siano davvero risolutivi”. Da parte sua l’assessore provinciale Mauro Mari ha dichiarato che “sono 10 anni che non vengono fatte manutenzioni degne di tale nome (il compito spetta al Consorzio di bonifica Ombrone-Bisenzio, ndr). Il presidente della provincia Federica Fratoni ha confermato che da parte della provincia è stato avviato un duro lavoro “per raddrizzare la situazione nei confronti del consorzio”. Ha annunciato poi che “superato il periodo dell’emergenza” dovrà essere effettuata una accurata verifica dell’intero tratto. I rappresentanti del comitato Pro Ombrone da parte loro hanno ricordato le numerose lettere inviate dal febbraio scorso alle istituzioni sulla necessità di interventi urgenti a Ferruccia. “Per fare qualcosa – ha spiegato Mauro Mari – bisognerà comunque aspettare che abbassi l’acqua”. Già da subito saranno inviati tecnici a verificare le situazioni pericolose segnalate. “Essendo mancata la necessaria manutenzione ordinaria – hanno detto i rappresentanti del comitato – e poiché i cittadini pagano salati contributi i responsabili del Consorzio Ombrone dovranno rispondere dei lavori e su come sono stati fatti”. Federica Fratoni, arrivata a riunione pressoché chiusa, ha comunque rassicurato i cittadini “sulla volontà di intervenire e sulla serietà del voler fare”. “Ora – ha assicurato – le cose prenderanno un’altra strada”. Intanto è stata convocata per lunedì 4 gennaio alle ore 21,15 presso il Circolo Mcl La Tranquillona (g.c.) una assemblea pubblica nella quale il comitato Per l’Ombrone incontrerà gli abitanti di Ferruccia (Quarrata e Agliana), Barba e frazioni limitrofe per relazionare sull’incontro in Provincia. Durante la serata saranno illustrate anche le iniziative attivate ed in corso di attivazione dal Comitato “per sollecitare gli enti affinché provvedano, una volta esaurita l’emergenza, a mettere in sicurezza tutta l’area delle frazioni sopra indicate”. A.B.

Fermiamoci, ora, sui titoli del nostro cartellone. «Sacchi di sabbia? A pagamento», e poi Il consorzio: stavolta la Regione non ci ignori; ma anche Il Consorzio si difende «Il cedimento degli argini non è colpa nostra»: e ci mancherebbe anche questo, che cioè fosse stato il Consorzio a manomettere gli argini! Ma la gente non si rende ancora ben conto che è il sistema ad essere in tilt? E tutto questo per quale motivo?

Se leggete gli articoli delle cronache di oggi, capirete meglio. Qualcuno, riguardo ai disastri per incuria e negligenza, parla di inviare un esposto alla Procura della Repubblica: ma che Paese è quello in cui la gente è costretta a segnalare un disastro al Magistrato? Anche qui emerge uno dei problemi di questa Repubblica: l’inefficienza della magistratura e la sua assoluta disarticolazione dalla realtà che conta, non solo da quella dei reati di cui le nostre pagine sono piene; compreso quello che vedete, della donna denunciata perché ha rubato 3 orologi del valore di 10 euro! Ma riflettiamo un attimo: si può perdere tempo per 30 euro, lasciando fuori dell’uscio questioni come quelle delle periodiche alluvioni invernali?

Intanto l’USL tranquillizza Maurizio Ciottoli (An-Pdl) sui timori di veder mettere da parte il progetto-Caselli, ma non una riga viene dalla segreteria politica della Signora Sabrina, che si darebbe agli affari con la società che gestisce la Villa Sarteschi – e questo è bello?

E mentre la gente fischia, con problemi di acqua in casa, luce, gas, fogne, depurazione e il peggio del peggio, date un’occhiata al titolo Neve, frane, allagamenti: parte la caccia ai risarcimenti. Esemplare, sotto il profilo giornalistico, e perfino in rima. Ma pensate solo un istante alla parola caccia e riflettete. Non è bella per niente, non dà un’idea di serietà positiva, ma di arraffamenti e di corse a fare a chi è più bravo. Ci dispiace per gli amici della Nazione, ma anche la forma è sostanza.
Una nota positiva, però, ce la abbiamo e ci riguarda da vicino. Fino ad oggi il nostro blog ha contato (i dati sono visibili a piè di pagina) 71.436 pagine visitate.
Abbiamo avuto lettori da dentro (Quarrata) e da fuori. Ci hanno letto gli amici di area e gli avversari politici: amministratori compresi, anche se alcuni di loro (Sabrina, professor Burchietti, assessore Milaneschi) ci hanno schifato e forse – lasciatecelo dire con orgoglio – con poca intelligenza, perché i veri democratici leggono per primi i propri avversari e l’opposizione.

Come blog siamo partiti da posizioni di assoluta umiltà e, nei mesi da aprile ad oggi, siamo cresciuti finendo con l’essere un vero e proprio quotidiano locale, attento ad ogni spirar di vento. Insomma, nella classifica dei blog politici e senza l’ausilio di aggregatori di sorta, ci siamo attestati per lo più fra il 50° e il 100° posto per lettura e consultazione.

Ogni giorno è stato dunque un successo, di cui ringraziamo tutti i lettori.
Ora vorremmo che il nostro successo fosse, nel 2010, quello di spingere le menti ancor più alla riflessione, perché ognuno capisse come la ragione non stia tutta a destra o a sinistra; ma come in questo momento, a Quarrata, a sinistra non ci sta comunque in assoluto.

Un buon 2010 a tutti!
Un 2010 a cui garantiremo il nostro impegno per una informazione di opposizione, ma non certo di parte – e certi sostegni, che ci sono giunti anche da sinistra dopo l’alluvione, lo dimostrano già.

Buon anno a tutti, ancora!
La vostra "Squadra del blog"

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Auguro a tutti voi del blog e a tutti i nostri concittadini un sereno 2010! Alessandro Cialdi

Anonimo ha detto...

"Spes contra spem"
Mario, con i migliori auguri per un sereno e fruttuoso anno nuovo.
Renata Fabbri