venerdì 25 dicembre 2009

UN NATALE SENZA PACE



Non credevamo di dovere tornare a scrivere proprio nel giorno di Natale. E non credevano neppure di dover testimoniare un problema come quello che vedete nelle foto.
L’Ombrone ha rotto nella zona di Ponte del Castellare (Bottegone) e ha raggiunto anche via Ricasoli, nella zona di Barba di Quarrata, dove vedete le auto che avanzano nella strada allagata.
L’allarme è iniziato ieri sera dopo cena e ha allertato protezione civile e volontari.
C’eravamo anche noi sul luogo – abbiamo visto anche il Sindaco di Quarrata.
Verso le 4 del mattino la situazione si presentava in tutta la sua gravità tragica. La rottura nei pressi di Bottegone ha salvato, in qualche modo, da danni ancor più gravi, la zona bassa di Quarrata, al Ponte dei Baldi, di cui vedete le altre tre foto, per niente confortanti.
Sull’argine dell’Ombrone si notano i teli di plastica che dovevano servire a salvare le popolazioni della pianura – o almeno queste erano le pie intenzioni della Provincia e del Consorzio Ombrone – per tutto l’inverno: di lavori, infatti, se ne potrà parlare solo a primavera.
Torneremo ancora su questo argomento, di vitale importanza per Quarrata.
Ma intanto diciamo che è impensabile che da anni questi argini siano lesionati e nessuno li abbia ancora ripristinati.
Non serve parlare: occorre agire e dare sicurezza alla gente della piana. Né Provincia né Consorzio Ombrone possono permettersi di menare il can per l’aia durante tutta l’estate per poi giungere all’inverno in queste condizioni e a questi punti: una negligenza colpevole che non può avere alcuna attenuante.
Neghittosità? Può darsi. Eppure anche l’assessore ai lavori pubblici della Provincia, Mauro Mari, in tutti gli anni che è stato consigliere DC di Quarrata, di questi temi ne ha dovuti masticare abbastanza.
E cerchiamo di non trovare scuse neppure per le abbondanti nevicate.
Fatto è che da decenni la politica del territorio e dell’ambiente non si muove per quando dovrebbe, prevedendo casse di espansione nella parte alta dell’Ombrone e non progettandole a valle, verso Quarrata, dove, appunto, la massa d’acqua è già incontrollabile quando arriva con l’onda di piena.

Avremo occasione di riparlarne con più particolari. Intanto dobbiamo segnare questo Natale con il lapis nero: è stato un vero disastro.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

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