ALL’ECCELLENTISSIMO SEGRETARIO
GIUSEPPE ARONICA
Pino Aronica parte da Quarrata:
va a Terni, segretario e in più promosso.
Scrive a tutti un’epistola, commosso:
per l’occasione fa la sviolintata.
Elogia tutti: pur la sciamannata
Giunta PD che ci ha ridotti all’osso
con le inutili spese a più non posso;
più di una lacrimuccia gli è scappata…
Vuol essere di noi concittadino
pur se informale, con la bicicletta
(giacca a cravatta no), con l’orecchino.
Gli dispiace partire così in fretta:
fumando, e al bar, da noi stava benino
– e di stipendio aveva una gran fetta.
Non come una servetta:
centomila testoni e ancor di più
si prese ogni anno che restò quaggiù.
Mentre che con noi fu,
scrisse libri e fumò: or ci ringrazia
dicendo che il suo cuor tutto si strazia.
Se a Terni più alto spazia,
lo salutiamo ben felici in coro:
«Va’! Al nemico che fugge, ponti d’oro!»
Pasquino da Tizzana
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