lunedì 21 giugno 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: QUARRATA, CITTÀ DELLA ‘RETORICA ROSA’


Diceva, l’emerito primo cittadino di Quarrata su Repubblica, il 12 settembre 2009:
«Ai bimbi ci si tiene. I cittadini, prima di mettere al mondo altri cittadini, vogliono essere sicuri che la comunità abbia preparato per loro il nido giusto». Il nido giusto!
E su una delle reti del Cavaliere, sempre la numero 1 dichiarava, spavaldamente, che questa città è un posto in cui si vive bene. Qualche tempo prima – con i soliti stucchevoli escamotage delle sinistre – ecco che la Sabrina aveva fatto realizzare i parcheggi rosa; non per i vecchi e i disabili, no: per le signore in dolce attesa.
Ha avuto pienamente ragione la signora Renata Fabbri quando ha scritto che la Signora Sabrina vive in un suo mondo sostanzialmente dissociato: una sorta di propaggine infantile nella quale il peggio Sindaco di Quarrata si ricrea un habitat in cui fuggire dalla realtà e sfuggire la realtà.
Ma in questo paese delle cicogne, in questo posto in cui si vive bene, la realtà quotidiana è ben diversa che non quella di Ken e Barbie, della stalluccia delle stelle, di Hello Kitty, per non dire della bella addormentata nel bosco.
Leggete la notizia che Giancarlo Zampini ha pubblicato oggi, 21 giugno, su La Nazione. Leggete le cronache dei giorni scorsi, con Santona e collegàti. Osservate le strade, le piazze, i fiumi, i ponti. Ascoltate le lamentele della gente che, di giorno in giorno, affiorano sui giornali di cronaca, dal Barba alla Catena e da Montemagno-Lucciano-Buriano-Tizzana-Colle alla Ferruccia: e dopo chiedetevi se davvero questa è la Quarrata da bere che ci propone – e ci propina – la Signora Sabrina, o se invece non è ben altra cosa.
Questa città, in mano a un ventennio di sinistra, èccola qua: schiacciata da idee bislacche e velleitarie, da sogni di grandeur che hanno portato debiti come la Màgia e la Querciola, da una bambinificazione in forme di favolosi animali come le balene di Pinocchio da piantare in centro, Quarrata è stata, dalle amministrazioni di sinistra che si sono succedute finora, mortificata e presa a calci; instupidita e stordita con un sacco di discorsi che non hanno fatto neppure un po’ di farina.
Chiedere alla Sabrina che se ne renda conto, è chiedere troppo, dato che lei vive in una sua enclave di pura e pericolosa fantasia, più che di favola o di ottimismo.
E allora il compito più importante, quello di correre ai ripari per toglierle il potere di mano, ce l’hanno solo i cittadini, quelli espropriati dei servizi essenziali – acqua, fogne, illuminazione, gas, strade decenti, parcheggi e quant’altro – a favore di spese milionarie per piscine, piste ciclabili inutili, arte-tarocca come le scritte di Nannucci o insulsi meeting della legalità da parte di chi, la legalità, se la mette ogni giorno sotto i piedi e la calpesta in ogni maniera.

Riflettete, cittadini di Quarrata!

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