domenica 25 ottobre 2009
GRAFFI & PUNTESECCHE: IL PENTIMENTO DI MARRAZZO
Le primarie dei compagni del PD partono col piede sinistro, dopo lo scandalo che ha coinvolto il loro Governatore del Lazio.
Franceschini, con l’aria un po’ più isterica e schizzatina del solito, aveva già detto “si dimetta”.
Marrazzo lo ha fatto. Ma il problema è che se questo gesto, prima di cedere al ricatto dei carabinieri, sarebbe stato un atto di altissima civiltà civica, lo stesso, dopo che Marrazzo ha ceduto al ricatto (e, quindi, dopo che ha dato ampia prova della debolezza umana, che in primo luogo in un politico è debolezza morale), sa di accomodamento e di compromesso, più che di valorosa scelta.
Si sarebbe dimesso mai se il ricatto fosse passato del tutto inosservato e non avesse occupato tutte le prime pagine di tutti i giornali?
Questo interrogativo può sembrare una cattiveria, ma in politica la cattiveria è d’obbligo. L’essere buoni va lasciato ai compagni, specie gli ex margheritini, che in generale pregano e inquisiscono con la croce in mano e la chierica francescana in testa, seri e sicuri, sulle péste del loro famoso predecessore Torquemada.
La tragedia della attuale politica, quella post-industriale e post-dipietrica, è che alle spalle di coloro che, come dice Dante, si ‘sobbarcano’ accettando di fare i cirenei per il bene comune, sta perlopiù un solo fattore: un’ambizione personale sfrenata e l’arrivismo ad ogni costo.
Manager rampanti della politica, i più di questi epigoni della ‘peste tangentopolica’, privi di scuole di partito – e quindi del necessario tirocinio di umiltà come si fa in una professione qualsiasi – arrivano in 24 ore alla RAI, in 48 ai Comuni e alle Province, in 96 alle Regioni e in 100 al Parlamento.
Si lasciano dietro solo una strada di parole d’aria.
Ebbri e frenetici di tal ‘formula-1’, non capiscono più niente, soffrono di crisi di onnipotenza e si pentono – ma solo dopo.
E con un atto che sa di muffa e gronda sugna.
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4 commenti:
se non fossimo di fronte ad una crisi economica senza precedenti e dalla difficile quanto sconosciuta possibiltà di uscita, quelli dell'arrivismo e dell'improvvisazione sarebbero i più pesanti lacci alla possibiltà di vivere in un paese civile...
Purtroppo la classe politica che abbiamo, più o meno consapevolmente espresso, è lo specchio della società in cui tutti razzoliamo. Una volta la Politica cercava di darsi un immagine tendente al meglio e comunque doveva essere specchio di competenze e capacità e si faceva caso anche a che, chi sceglievamo, esprimesse un forte senso etico. Oggi - soprattutto fra chi ha responsabilità di governo -....... cascano le braccia comunque ti giri. Abolite le preferenze (che non erano comunque la panacea assoluta, con le liste bloccate e le decisioni prese nella stanza forse neanche del partito, per non parlare delle cosiddette primarie, ci troviamo dinanzi ad assemblee prosciugate di competenze - è vero - ma spesso anche di spessore. La politica, cioè il suo simulacro, o meglio il potere, sono altrove, fuori dal controllo degli elettori. Onore al merito a Marrazzo che si è "sospeso" ma la questione non sono le sue "debolezze" ma l'aver ceduto al ricatto. Non si può pretendere la santità per un politico, ma un briciolo di onestà intellettuale, di coerenza e di rispetto per le istituzioni, farebbe - e fà - sicuramente onore in tempi come questi.
raf
Il mitico Grillone ha sempre detto : " QUARRATA PAESE DI BABBALOCCHI " Non Interessa niente se Marrazza si sia dimesso oppure no, questo rimasuglio di sinistra, non evita di portare i propri anziani sotto braccio o con la mazza per sostenere il loro camminare, nei seggi a votare, questo gesto gesto fa ancora intravedere che pur avendo un'amministrazione arrogante, continua impeterriti a far danno
i ds fanno proprio quello che una volta facevano i preti. e preti sono sempre stati anche loro, credevano nel nulla invece che nel tutto. comunque, per rispondere anche a raf, se nessuno scopriva nulla, marrazzo non si dimetteva. poco onore a lui che ha fatto proprio schifo. doveva dire che andava con chi gli pareva e faceva come voleva a quei quattro scemi che sono anche loro lo specchio di questa nazione. allora sì sarebbe stato morale perché di quello che la gente fa a letto, ma chi se ne frega, basta che sappiano fare le cose che devono fare.
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