Siamo l’opposizione era il titolo del nostro post del 4 ottobre scorso.
Un nostro lettore anonimo ha scritto, a commento: Anche io ho appreso dalla Nazione che l'opera d'arte resterà in nostro possesso solo per due mesi. Cioè, non ho capito bene, e dopo? che succede? Cioè, spiegate meglio, amministratori, l'opera non è nostra, che per quanto discutibile sia, resterebbe comunque ad adornare Quarrata. Che significa che verrà smantellata e trasportata altrove, come scrive il giornalista? Significa quindi che questi famosi 100.000 (dico centomila) euro sono quindi un affitto? un affitto di due mesi? Ho capito bene? spero di no, credo di no francamente. Prego chi ne sa di più di correggermi ed informarmi meglio. E comunque cosa vogliamo fare con questa fissa dell'arte contemporanea? Dove vuole arrivare l'amministrazione comunale? Qual è il disegno che cè dietro? Far diventare Quarrata un centro di riferimento? Non siamo Pompidou, non siamo Bilbao, e non lo saremo mai, diamoci progetti un pochino più fruibili e meno ambiziosi. Sento sempre parlare del ponte sullo stretto come simbolo della volontà di strafare del nostro Premier, beh, questa scritta che scimmiotta pateticamente Holliwood (ma ve lo immaginate Holliwood a Quarrata?) mi sa tanto del vostro ponte sullo stretto. Ma dove volete arrivare? Ditecelo anche a noi (7 ottobre 2009, ore 23.24).
Al nostro anonimo dovremo purtroppo dire che i 100mila euro della Caripit – e il resto delle aggiunte del nostro Comune, e quindi delle sue stesse tasche – saranno un affitto per questa gloriosa e profetica opera che ci avvisa che qualcosa è successo. A metà dicembre l’impareggiabile opera d’arte, incomprensibile a chi non capisce niente come il popolo, sarà smontata e sarà esposta altrove, se troverà chi vorrà ancora sprecare 100mila euro per esibirla come la testa di Oloferne decapitata con mano virile da Giuditta.
Glielo diciamo noi, al nostro lettore, perché la Giunta, come al suo solito, non glielo dirà mai. La Giunta SSG8 è capace solo di sparare o enormi menzogne o mezze verità: dinanzi alla realtà oggettiva più evidente e concreta, essa si azzittisce e diventa muta, una vera sfinge. E in effetti non saprebbe cosa dire se non arrossire per la vergogna o brocciolare che… i Quarratini sono solo dei rozzi che non capiscono il profondo e coinvolgente valore di un’opera d’arte moderna che, quanto a riflessione sulla vita (qualcosa è successo), supera di gran lunga le banalità della Bibbia stessa.
Gli amministratori partecipativi e popolari di Quarrata èccoli qua che ci rispondono con le immagini che compaiono sotto la scritta fatale.
Complimenti a chi crede a questa farsa, anonimo sventurato cittadino di questo posto in cui si vive bene!
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