Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Matteo, 7, 6
Matteo, 7, 6
Diamine! Il Cavaliere cattivo, quello che dice che la Rosy Bundestag è più bella che intelligente, ha chiuso sì i rubinetti dei quattrini ai Comuni, ma la Regione Toscana, grazie a chissà quale rubinetteria sofisticata, ha guardato Quarrata dall’alto dei cieli e ha fatto piovere su SS (Santa Sabry) e la sua masnada (in senso dantesco, beninteso) un’abbondante pioggia di dindi: 10 milioni di euro, che serviranno a soddisfare la mania spendereccia di una Giunta che non dà 80 € a una disabile per pagare la bolletta della luce (pena il distacco dell’Enel), ma che s’embriàga come Gasperino er carbonaro in Il marchese del Grillo.
È proprio vero il proverbio che chi ha denti non ha pane e chi ha pane non ha denti: insomma, uno meno merita e più ha. Ne sanno qualcosa i 600 di Legambiente degli Olmi che ancora aspettano di sapere dove passano gli acquedotti e dove non sono le fogne a Quarrata. E intanto schiantano di smog e di furani (la parte terminale del nome non è bella…).
Il mondo, se non vogliamo essere credenti, è crudele: non dà le perle ai poveri, le getta – sempre secondo il proverbio – ai porci, che non sanno cosa siano e le mangiano nel trògolo (una cosa che torna a palla con l’inaugurazione del grande museo della Casa di Zela, quasi come quello etnografico di San Pietroburgo).
Ebbene – è necessario sottolinearlo – né il Consiglio Comunale di Quarrata sa niente, né niente sanno, di questi 10 milioni, i capigruppo. La Giunta SSG8, la trasparente, la clemens, la pia, la Giunta della dulcis virgo Maria, della turris eburnea, ma soprattutto della domus aurea e della foederis arca (l’arca dell’alleanza DS-Regione), quella Giunta che sta per spendere quanto? – ah, la Sabrina non ce l’ha detto: lei parla solo con i giornalisti, e i rappresentanti del popolo, che essa ama, li manda a quel paese e li avverte solo attraverso scoop giornalistici – quella Giunta che adora, ama, caldeggia, assaggia, massaggia, incoraggia, ingaggia, vezzeggia, inneggia, amoreggia con la legalità; quella giunta lì non avverte i rappresentanti del suo popolo: scaglia fulmini mediatici come dall’arca dell’alleanza partivano razzate immani sul popolo d’Israele. E come il popolo d’Israele questa Santa Sabrina tratta i capigruppo dell’opposizione: perché lei vede di miglior occhio i palestinesi e i premi Nobel per la pace stile Arafat – del resto Marini aveva fatto la strada soda in Palestina a sostegno di queste idee…
Quarrata, sei messa male! Perché l’arrivo di questi 10 milioni, pisciati addosso al Prof. Burchiéttolo e al suo carréttolo con cui scende da Montemagno, non portano bene: portano, come si vede anche dai poveri conti della serva (ingrandite l’immagine) circa una ventina di miliardi di debiti a carico dei gropponi dei Quarratini.
C’è da fidarsi poco di amministratori che spendono
- 7 miliardi delle vecchie lire per una pista ciclabile (se si contano le biciclette di Quarrata, si vedrà che bell’investimento in quest’opera);
- 5 miliardi per la nuova sede della Misericordia (gridavano i grilli, quando gli detter fuoco alla capanna, diceva una vecchia canzone dell’epoca della bella vita contadina da museo di Zela);
- 4 miliardi per il recupero della Màgia (chiama e rispondi per ripigliarli e ammortizzarli!);
- 1 miliardo per un Info-point (di tutte, questa è la più ridicola che si possa pensare) in centro, come se Quarrata avesse una viavai di gente che viene a vedere gli scempi del territorio e del paesaggio, e le discariche spontanee ignorate a occhi chiusi dai bravi architetti dell’ufficio tecnico, elogiati dalla Sabrina forse perché hanno saputo bene gonfiare le spese del PIUSS NONUS, ottenendo attenzione (ma starà così?) dalla Regione (o forse più grazie alla raccomandazione di qualche vicepresidente del Senato che ha dato una mano, come il metano).
9 miliardi delle vecchie lire partiranno anche per lo spazio polivalente di Vignole, a onore e gloria della banchina, che sborsa e dona e che d’onor s’incorona, in nome di Giancarlo che vuol farlo e degli interessi della stirpe Marini, che da là trae la sua nobil prosapìa. Ma la piscina potrà sempre servire per… affogar di debiti.
Nel frattempo piangi, Quarrata – e tu, Giunta, vergógnati dei tuoi comportamenti così trasparenti, limpidi e democratici – da veri filosofi socràtici!
Cliccare sulle immagini per ingrandirle (ma tenere i sali a portata di mano).
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