Le foto che vedete in questo collage sono state scattate il 30 settembre scorso, dalle 18 in poi.
Per chi non lo avesse capito, siamo dinanzi al quadro di comando della famosa scritta Something happened che abbellisce le notti quarratine e continuerà a farlo fino al 20 dicembre prossimo.
Si parla di sicurezza sui luoghi di lavoro; si parla di morti bianche; si parla del Presidente della Repubblica che esterna la sua preoccupazione in questo senso (Napolitano: morti bianche inaccettabili. Oltre 7mila le vittime negli ultimi cinque anni – ANSA, 12 ottobre, 07:50), ma il Comune di Quarrata, che sempre da Napolitano ha ottenuto la medaglia per le sue campagne a favore dell’arte, monta la scritta di Nannucci e ne lascia il quadro in balìa del primo venuto – e non cerchiamo di truccare correndo ai ripari, le foto sono qui, sono vere e non si cancellano.
Quarrata è un Comune davvero legalitario? È vero che – con tutte le sue iniziative a favore della legalità – può dimostrare di essere perfettamente in regola? O – come abbiamo più volte scritto, senza alcuna risposta istituzionale neppure da parte degli organi di vigilanza – il Comune della Sabrina parla e parla, ma per sé, per i suoi funzionari, per i suoi dipendenti, chiude spesso e volentieri gli occhi e fa finta che tutto vada bene?
Domande dirette:
- Sindaco, è giusto e legale che solo i cittadini debbano rispettare le regole e che gli amministratori e i loro dipendenti siano immuni da qualsiasi obbligo, onere e responsabilità?
- È giusto che esistano dei piccoli lodo Alfano da usare ad hoc nelle piccole realtà provinciali?
- è giusto, secondo voi, che gli amministratori e i dipendenti non debbano mai pagare per i propri errori?
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7 commenti:
A me piace la legalità dei fatti, non quella delle parole, e deve essere fatta rispettare. E' facile parlare di legalità e pero' quando poi succede qualcosa di brutto si trovano giustificazioni infondate. La mia legalità è quella che quando si commetta un reato si paghi per tale reato, senza passare da 10 anni di carcere, poi a 7, poi 4, poi 2 e poi a casa per l'indulto, questa legalità mi fa schifo, la legalità che mi piace è quella che se si ha una condanna di 10 anni si fanno tutti e 10.
Spero in queste poche righe di aver almeno espresso il concetto.
Saluti
Lorenzo
Sono d'accordo. E ci vuol coraggio a parlare di legalità in questo paese. E' una gara tipo "lui è peggio di me". Guarda un po', più i pezzi sono grossi e più si fanno leggi su misura per evitare processi, galera, etc.
Mettiamola così: perché i capi dell'ufficio tecnico non si scottano mai le chiappe? E' uno schifo e la gente lo vede tutti i giorni. Sarebbe l'ora che li facessero scontare gl'errori!
Già...peccato che i politici di ambedue le parti siano quasi esclusivamente dipendenti pubblici o para-pubblici.
Quello che spesso manca alla pubblica amministrazione, che vive comunque in simbiosi con gli amministratori, è una assunzione piena di responsabilità. Invece di riconoscersi e assumersi ognuno la propria di responsabilità, scatta il gioco dello scarica-barile. E dire che fior fiore di norme negli ultimi anni hanno tentato di dividere la responsabilità di chi amministra (dà gli indirizzi e controlla) dalla funzione gestionale e operativa. C'è, evidentemente, ancora tanta strada da fare.
raf
C'è davvero molta strada da fare. Sembra che ormai chi sa fa e chi non sa fa politica. E occhio, Niccolai fa politica dai tempi di Lev Trotsky (hanno fondato insieme l'Unione Sovietica).
Ben venga Mario, se ha fatto politica con Trotsky, almeno sarebbe un verace! Il problema è per qegli che fanno politica oggi perché l'hanno imparata in Vaticano come Franceschini, la Rosy Bindi e la Sabrina. Con loro sono dolori perché sono più falsi di giuda.
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